Il futuro dello storage enterprise fra SATA, SAS e SSD
Grande fermento nel settore storage, con sempre più proposte Solid State Drive ma cono interfacce SATA forse non ancora pronte. Ecco come di profila il settore per i prossimi anni
di Alessandro Bordin pubblicato il 02 Luglio 2010 nel canale PerifericheUna risposta per tutte le nuove esigenze?
Tutti gli analisti si dicono convinti nel vedere i Solid State Drive come la giusta armonizzazione fra prestazioni e compatibilità con le nuove limitazioni imposte dalle restrizioni Green, pur rimanendo ben netta la differenza in termini di prezzo per GB fra hard disk tradizionali e Solid State, specie per quelli più sofisticati e performanti. In questo periodo però si nota un certo stallo, dovuto ai sopravvenuti limiti fisici dell'interfaccia attualmente più diffusa, ovvero la SATA 3Gbps, seconda generazione Serial ATA che è risultata quasi immediatamente stretta alla moltitudine di SSD giunti sul mercato nel corso dell'ultimo anno.
Se da una parte questo stallo è riscontrabile prettamente in ambito consumer, è anche vero che si osservano ripercussioni anche nel campo business e enterprise, proprio in virtù di quella maggiore vicinanza di questi mondi rispetto al passato, come accennato in prima pagina. Non mancano molti esempi di modelli SSD del tutto simili con differenze solo a livello di interfaccia, SATA, SAS o Fibra Ottica, mentre in passato non era possibile trovare un solo disco rigido a piatti rotanti con interfaccia ATA oppure SCSI.
L'industria tende quindi a uniformare il prodotto e, nel caso della fascia alta, differenziarlo talvolta per interfaccia. Quello che ci attende verso la fine dell'anno è una ventata di aria nuova sotto il profilo dei controller integrati sia nelle schede madri che nei dischi a stato solido, così come una nuova ondata di prodotti. Il SerialATA di terza generazione porterà con sé una bandwidth raddoppiata rispetto a quella attuale, arrivando a 6Gbps, permettendo così la realizzazione di unità disco aggiornate con nuovi controller in grado di sfruttarli.
Sarà forse quello il momento in cui il mondo enterprise inizierà a muoversi verso i Solid State Drive con maggiore convinzione, magari in occasione del rinnovo del parco macchine. Rimarranno sempre i dischi a piatti rotanti per elevate esigenze in fatto di storage, ma assisteremo senza dubbio a un proliferare di soluzioni Solid State Drive nell'ambito server, complice l'evoluzione tecnologica e il conseguente abbassamento dei prezzi di queste unità.
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