SSD, un mercato ancora incerto?
Il mercato degli SSD non è ancora decollato, nonostante al loro debutto furono visti come una rivoluzione capace di rimpiazzare in toto i tradizionali HDD. Non tutto è perduto, ma bisogna correre presto ai ripari, tagliando i costi e riconsiderando il target
di Andrea Bai pubblicato il 01 Settembre 2010 nel canale PerifericheDa eredi a comprimari
Stando alle stime di iSuppli, il prezzo per le memorie NAND flash a tre bit per cella si manterrà mediamente sul valore di 1,20 dollari per l'intero quarto trimestre, per scendere ad 1 dollaro entro la fine dell'anno. Si tratterebbe così di una flessione importante rispetto ai livelli registrati nel corso del primo trimestre del 2010, quando il prezzo medio per le memorie a tre bit per cella si era assestato attorno agli 1,80 dollari, mentre le memorie Flash a due bit per cella erano quotate a 2,05 dollari. L'ultimo periodo in cui le memorie NAND Flash sono state al di sotto della soglia di 1 dollaro per GB risale al quarto trimestre del 2008, quando le memorie di tipo MLC erano quotate a 90 centesimi per GB.
Michael Yang, senior analist per iSuppli per ciò che concerne il mercato dello storage e delle memorie, ha dichiarato: "Nel momento in cui il prezzo delle memorie NAND cadde al di sotto della soglia di 1 dollaro alla fine del 2008, in molti hanno ritenuto si trattasse del segnale di avvio per lo storage basato su soluzioni a stato solido, permettendo alla tecnologia di essere competitiva, dal punto di vista dei costi, con le soluzioni tradizionali HDD. Durante i trimestri successivi il prezzo è però cresciuto per via della forte domanda e della bassa capacità produttiva, limitando così gli SSD al mercato server a bassi volumi, impedendo una larga adozione nei mercati business e consumer ad alto volume".
Nonostante tutto, la cautela è d'obbligo. Lo stesso Yang, infatti, sostiene che gli Hard Disk tradizonali hanno avuto modo, proprio in questi ultimi due anni, riguadagnare molto terreno grazie a prezzi in discesa e capienze in crescita. Gli SSD potrebbero pertanto avere grosse difficoltà a riportarsi al passo delle soluzioni tradizionali. Secondo Yang il prezzo per GB delle memorie NAND dovrebbe flettersi fino a 40 centesimi di dollaro entro il 2012, in maniera tale che un SSD da 100GB possa essere commercializzato ad un prezzo di circa 50 dollari, rendendo così lo storage basato su tecnologia a stato solido più interessante per il mondo consumer e corporate.
Parlando del mercato consumer è interessante notare come gli SSD non siano ancora usciti dalla fase di cosiddetta "early adoption". A tal proposito Eli Harari, fondatore, presidente e CEO di SanDisk Corporation, ha dichiarato al Flash Memory Summit dello scorso 9-11 agosto a San Francisco: "Costi e prestazioni sono i problemi. Saranno necessarie una o due generazioni prima che gli SSD possano diventare attraenti per il mercato di massa". La posizione di Harari, pertanto, coincide con quella già citata precedentemente di Mario Morales di IDC. Le opinioni di Harari e Morales sono sovrapponibili anche per quanto concerne il target: secondo Harari saranno i mercati emergenti, il mercato mobile e quello delle soluzioni e-book e tablet a rappresentare un fattore di traino per le unità a stato solido.
Nel corso del Flash Memory Summit qualche altra importante voce ha espresso il proprio parere in merito al mercato degli SSD: Andy Walls, responsabile della divisione System and Technology di IBM, ha dichiarto che gli SSD assumeranno un ruolo importante nei data center e in generale nel settore enterprise, in maniera particolare in quei segmenti di processi di transazione, analitica e applicazioni Java-enabled.
Walter Fry, Distinguished Member Technical Staff per HP, ha affermato: "Gli SSD non andranno a rimpiazzare gli Hard Disk, in quanto questi ultimi continueranno a conservare il primato in termini di cost-per-capacity". E sul fatto che il passaggio di consegne tra SSD e HDD sia solo una chimera, concorda anche Richard Tomasewski, responsabile della divisione Strategic Commodities Engineering per HP: "Non li vedo come un rimpiazzo per gli hard disk. Prima che possano realmente diffondersi sul mercato di massa devono diventare più affidabili e resistenti".
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe prestazioni del mio pc sono notevolmente aumentate in ogni ambito di utilizzo e me ne accorgo quando uso il portatile che ha un normale Hard Disk...
per cui consiglierei l'acquisto a quelli che smanettano abbastanza con il pc
p.s. per ora non ho notato cali di prestazioni e CrystalDiskInfo me lo da ancora al 100% dopo 500GB di scrittura e 2000 ore di utilizzo.
Ma cosa dice 'sto buffone? Ma lo sa cos'è un SSD? Inaudito.
Io ho da ormai quasi un anno un SSD Intel da 160 GB, pagato 510 CHF.
È quasi noioso ripeterlo, ma è veramente l'upgrade più rilevante che uno può fare al proprio PC.
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dice la realta dei fatti ,il mercato è ancora troppo acerbo, pieno di bug nei firmware e prestazioni non ancora costanti in tutte le reali situazioni di utilizzo, basta vedere i 100 modelli usciti in un tempo brevissimi
il fatto che uno compra un disco ssd e gli va tutto non significa che questo capita a tutti, io ho gia in uffcio persone che hanno unita ssd guaste o con problemi vari
I problemi sono soprattutto nei controller e relativi firmware.
Se hai voglia, sarei curioso di sapere più in dettaglio cosa erano quei problemi vari. Per curiosità e conoscenza, non per dire "non ti credo".
Le prestazioni del mio pc sono notevolmente aumentate in ogni ambito di utilizzo e me ne accorgo quando uso il portatile che ha un normale Hard Disk...
per cui consiglierei l'acquisto a quelli che smanettano abbastanza con il pc
p.s. per ora non ho notato cali di prestazioni e CrystalDiskInfo me lo da ancora al 100% dopo 500GB di scrittura e 2000 ore di utilizzo.
Se è per questo anche io noto una differenza importante con i miei nuovi due samsung F4 da 320 gb in raid 0 rispetto ai miei due vecchi Maxtor Diamondmax plus 9 da 80 gb sempre in raid 0.
Ma ho speso in totale, per 640 gb, 74€.
Riguardo l'articolo, sulla base della mia esperienza fin d'ora, mi chiedo anch'io se il vantaggio in termini di velocità valga il prezzo superiore e i possibili problemi di affidabilità.
I problemi sono soprattutto nei controller e relativi firmware.
Se hai voglia, sarei curioso di sapere più in dettaglio cosa erano quei problemi vari. Per curiosità e conoscenza, non per dire "non ti credo".
be insomma penne usb che perdono dati che diventano illegibili e che non sono piu trovate dal sistema operativo , di questi casi ne ho provati tanti
tutti i dischi guasti che ci sono capitati avevano il contoller che perdeva dati in maniera casuale dove l'aggiornamento del firmware in un caso per un bug ha cancellato direttametne il contenuto e bloccato direttamente l'unita
il problema è proprio controller e relativi firmware, i dischi classici da questo punto di vista sono un ordine di grandezza piu testati e piu affidabili perche sono in circolazione da anni. Basta leggere i changelog dei firmware di varie unita per prendere paura dal tipo di errori che vanno a risolvere in tanti casi e anche parlando di unita come i vertex 2 della ocz
gli ssd per ora sono un gan bel giocattolo molto costono che sicuramente mi compro e consiglio agli appasionati e amici ma il mercato di massa non è pronto e non solo per il prezzo
Ma ho speso in totale, per 640 gb, 74€.
non è una differenza importante...è proprio che all'apertura le applicazioni partono instantaneamente.
Secondo me a meno di un qualche tipo di rivoluzione tecnologica consistente la distanza in termini di capienza tra i solidi e i meccanici è destinata a crescere e non a diminuire.
Se mai si arriverà ad un punto in cui il solido sarà sufficente per un uso comune.
Cosa che per ora non è, sul mio portatile in 1 mese ho occupato 200 giga dei 500 disponibili, è impensabile che compri un unità da 100 giga per un notebook. Magari sempre un taglio sufficente oggi , ma dopo 6 mesi cosa fai?
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