Xeon 3,6 Ghz vs Opteron 250

Xeon 3,6 Ghz vs Opteron 250

Intel ha recentemente introdotto una nuova versione di processore Xeon 3,6 Ghz, dotata di 2 Mbytes di cache L2 integrata on Die. In sistemi biprocessore questa cpu si posiziona a diretta concorrenza con il processore AMD Opteron, soluzione qui provata nella versione 250 a 2,4 GHz di clock

di pubblicato il nel canale Server e Workstation
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Dual processor e applicazioni

L'analisi di architetture biprocessore implica il puntualizzare alcune metodologie di analisi, che devono essere ben chiare al lettore e potenziale acquirente di un sistema a due cpu. Innanzitutto, l'avere due processori non equivale in nessun modo a raddoppiare le prestazioni del sistema in tutti gli ambiti applicativi; per beneficiare della presenza del secondo processore è indispensabile che l'applicazione utilizzata si serva della seconda cpu nell'esecuzione di programmi, in modo parallelo con la prima cpu.

Vi sono ambiti applicativi, tipicamente quelli legati ad applicazioni server e workstation, che più di altri beneficiano della presenza di un secondo processore all'interno del sistema. In altri, invece, la presenza del secondo processore non porta a nessun vantaggio diretto in quanto l'applicazione non è tale da avantaggiarsi della presenza di più di un processore nell'esecuzione di calcoli e operazioni.

Vediamo di seguito alcuni esempi di applicazioni utilizzate nell'analisi prestazionale, e di come sfruttino o meno la presenza di più processori.

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Il più classico esempio dei benefici prestazionali che è possibile ottenere nell'utilizzo di un sistema con due o più processori è il rendering, con programmi come 3D Studio Max o Lightwave; nell'esempio è stato utilizzato proprio quest'ultimo in versione 7.5, mostrando come nel rendering di un frame di una scena i due processori installati nel sistema vengano utilizzati al 100% delle proprie risorse.

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Povray, software di Raytracing, è un esempio classico di applicazione single threaded, che quindi non si avantaggia della presenza di due processori di sistema. Questo è chiaramente evidenziato nell'operazione di rendering osservando il task manager di Windows, che rimane fisso sul 50% di occupazione del processore a indicare che una delle due cpu è impegnata al 100% delle proprie risorse, mentre l'altra resta pressoché inattiva. Il passaggio da 1 a 2 processori, con questo genere di applicazioni, non porta a nessun diretto beneficio prestazionale.

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La conversione di un filmato MPEG2 in standard Divx, attraverso l'utilizzo di Auto Gordian Knot, mostra chiaramente come l'occupazione dei due processori non sia mai piena al 100%, ma spesso si avvicini a questo valore. La diretta conseguenza sarà che le prestazioni complessive saranno superiori con un sistema biprocessore rispetto ad uno a singola cpu di pari frequenza di clock, pur se con un margine d'incremento non così elevato quanto si potrebbe pensare.

Le osservazioni appena fatte per il contesto di sistemi a due processori valgono anche per le cpu Intel dotate di tecnologia HyperThreading; queste cpu, comprese quindi anche quelle Xeon oggetto di questa analisi, vantano un'architettura tale per cui il processore viene riconosciuto dal sistema come composto da 2 distinti Core logici, pur essendo fisicamente un solo Core. Questi processori si comportano come un sistema biprocessore, anche se con prestazioni velocistiche inferiori in quanto i due Core sono solo logici e non fisici come in un sistema biprocessore puro; per questo motivo si avantaggiano rispetto a processori dalle medesime caratteristiche ma senza tecnologia HyperThreading soprattutto quando si utilizzano applicazioni che sfruttano, per la loro natura, due o più processori contemporaneamente nell'elaborazione di codice.

HyperThreading, e per analogia i sistemi biprocessore, si avantaggiano sulle architetture a singola cpu anche quando nel sistema si utilizzano applicazioni che sfruttano un solo processore, ma contemporaneamente. Si pensi, ad esempio, ad un sistema nel quale si masterizza un DVD e contemporaneamente si esegue una scansione dell'hard disk con un antivirus: in un ambito d'utilizzo di questo tipo entrambi i processori vengono utilizzati dalle due applicazioni, con una risposta del sistema molto più fluida e priva d'inceppamenti rispetto a quella di un sistema a singolo processore. E' purtroppo molto difficile riuscire a fornire misure oggettive che mostrino questo particolare comportamento dei sistemi biprocessore e/o con tecnologia HyperThreading; un uso sul campo è la migliore conferma di questo andamento.

Osservando quello che sarà lo scenario dei processori nei prossimi mesi, le linee guida di funzionamento dei sistemi a 2 processori sono valide anche per sistemi Dual Core, attesi al debutto da Intel e AMD nei prossimi mesi. Per queste nuove tipologie di processori, infatti, sarà importante trovare quali ambiti applicativi riescano a sfruttare al meglio i due Core integrati nel processore, soprattutto con le tradizionali applicazioni per ambiente desktop.

 
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