Un server deve vantare una costruzione impeccabile, capace di
supportare un funzionamento ininterrotto a pieno carico 24 ore su 24, 365 giorni all'anno;
i server, soprattutto se per applicazioni web, sono macchine che devono garantire un
uptime, cioè un tempo di funzionamento on line, per quanto possibile pari al 100%.
Supermicro è un produttore noto per le proprie schede madri dall'elevata qualità
costruttiva e tale fama viene confermata anche nel sistema 6010H.
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Nel lato destro della scheda madre sono posizionati i due
Socket 370 per i processori e gli Slot memoria. In dotazione con il sistema Supermicro
6010H sono forniti anche due dissipatori di calore in alluminio per i processori,
specificamente disegnati per questo sistema Rack. |
I dissipatori di calore forniti in
dotazione sono in alluminio, con fitte alette di raffreddamento; la loro particolarità è
data dal design asimmetrico a forma di trapezio, così da ottimizzare il flusso d'aria che
viene soffiato dalla ventola interna e garantire che l'aria possa fuoriuscire dal Rack
attraverso le feritoie sul pannello posteriore. Nell'immagine si intravede anche il
dissipatore di calore montato sul north bridge del chipset: anch'esso ha un design atipico
a forma di trapezio, così da sfruttare al meglio il flusso d'aria della ventola di
raffreddamento. |
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I moduli memoria che devono essere utilizzati sulla scheda
madre Supermicro 370DER sono quelli DIMM ECC
Registered; questi moduli hanno un'altezza superiore a quella dei tradizionali moduli
SDRAM in quanto integrano anche i chip per il controllo d'errore (ECC). Per questo motivo,
gli Slot Dimm sono orientati a 45° così che i moduli non superino, una volta montati,
l'altezza complessiva del case Rack e, inoltre, non ostacolino il flusso d'aria che
raffredda il north bridge del chipset e i dissipatori di calore dei due processori. |
All'interno del case è montata una ventola
di raffreddamento con design a turbina, da 10 cm di dimensioni; compito di questa ventola
è quello di aspirare l'aria dalla parte anteriore del Case, forzando il passaggio di aria
direttamente nei due casettini degli hard disk, soffiandola poi in direzione del north
bridge del chipset e, soprattutto, dei due dissipatori di calore dei processori. Questa
soluzione, molto efficace, garantisce un flusso d'aria forzato all'interno del case e
ottimizza il raffredamento interno, elemento critico per un server Rack ad 1 unità.
La parte frontare del case, quella nella quale si trovano i cassettini hot swap per
gli hard disk, il lettore CD-Rom e il floppy drive è divisa da quella posteriore, nella
quale si trovano alimentatore e scheda madre, da una paratia che isola completamente i due
volumi interni del Rack: questa scelta fa in modo che l'aria che si sposta dalla parte
anteriore del case a quella posteriore debba necessariamente passare attraverso la ventola
di raffreddamento interna. |
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Dal pannello frontale è possibile accedere direttamente ai
due cassettini per gli hard disk Hot Swap: i cassettini hanno connettore SCA e possono
essere estratti anche con sistema acceso per la sostituzione di un disco difettoso. La
possibilità di intervenire direttamente sugli hard disk senza dover spegnere il PC è,
ovviamente, un grande vantaggio per un sistema pensato per restare sempre acceso ed in
funzionamento. |
Sul lato destro del pannello frontale sono
stati posizionati il lettore CD-Rom e, immediatamente sotto, il floppy drive; queste due
unità sono di tipo a basso profilo, pari a quelle montate nei personal computer portatili
e occupano molto poco spazio all'interno del Rack. |
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