Dematerializzazione: è la scomparsa del documento cartaceo?

Dematerializzazione: è la scomparsa del documento cartaceo?

La gestione del documento cartaceo è onerosa ed inefficiente: la dematerializzazione può venire in soccorso della Pubblica Amministrazione. Quattro chiacchiere con Michele Mantovani di EMC per approfondire l'argomento

di pubblicato il nel canale Software
 

Introduzione

Con il termine dematerializzazione, che pare preso a prestito da un'opera di fantascienza, si intende quella complessa serie di processi che hanno come fine ultimo il passaggio dal tradizionale documento cartaceo - e dalla gestione ad esso correlata - al documento digitale, avente pieno valore giuridico.

La parola "dematerializzazione" ha iniziato a circolare per la prima volta nel corso degli anni ottanta, all'interno degli ambienti della finanza. Allora il termine veniva usato in maniera particolare riferendosi ai titoli di credito, a seguito di una necessità di spingere la diffusione di forme di circolazione virtuale in luogo della circolazione "materiale". Si tratta pertanto di un termine che è entrato nel lessico giuridico, ove via via viene sempre più usato per la documentazione delle pubbliche Amministrazioni, in questo caso con particolare riferimento alla natura digitale-virtuale e sempre meno fisica degli archivi tradizionalmente costituiti da documenti cartacei e del passaggio, di questi ultimi, a forme digitali.

La dematerializzazione rappresenta un concetto cardine della società dell'informazione, basata in maniera preponderante sulle tecnologie dell'informazione della comunicazione. L'esigenza di dematerializzare è dettata da una serie di vantaggi, in primis l'incremento di efficienza e la riduzione dei costi. La gestione del tradizionale documento cartaceo è infatti particolarmente onerosa e, se vogliamo, carente da diversi punti di vista: difficoltà di condivisione, facilità di smarrimenti, elevati tempi di ricerca e via discorrendo.

Nonostante questo la documentazione cartacea e, pertanto, fisica continua a sembrare ancor più rassicurante dell'immaterialità della documentazione digitale, vista ancora con diffidenza e sospetto. Diffidenza e sospetto sono atteggiamenti che spesso vengono manifestati nel momento in cui si verifica una discontinuità in un processo ormai consolidato nei fatti e nelle tradizioni, spesso anche a causa di scarsa informazione e confusione che può circolare attorno all'argomento.

E' importante sottolineare come nell'ambito della realtà italiana, la dematerializzazione sia regolamentata da una normativa consistente ed in costante evoluzione: ad occuparsene è il CNIPA - Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione che già con la pubblicazione, nel corso del mese di marzo 2006, del documento "La dematerializzazione della documentazione amministrativa", ha definito un importante punto di riferimento per il processo di dematerializzazione da avviarsi nella pubblica Amministrazione.

 
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