VMware: la direzione è sempre più quella del cloud

VMware: la direzione è sempre più quella del cloud

Cloud computing sta diventando una parola d'ordine nel panorama IT. Se da un lato mette a disposizione dei consumatori la possibilità di fruire di nuovi servizi e modelli d'uso dei dispositivi, dall'altro permette alle aziende di ripensare in maniera più efficiente l'infrastruttura IT. VMware sta camminando a lunghe falcate sulla strada della nuvola

di pubblicato il nel canale Software
 

Horizon App Manager: un accesso per tutti

In occasione del VMworld 2010 di San Fanceisco, VMware diede una dimostrazione di un servizio di gestione cloud-based - conosciuto con il nome in codice di Progetto Horizon - che si propone di estendere in maniera sicura le identità enterprise nel cloud e di offrire nuovi metodi per il provisioning e la gestione di applicazioni e dati basati sull'utente e non sul dispositivo o sul sottostante sistema operativo.

Il concetto su cui verte Progetto Horizon è abbastanza semplice: stabilire una "Cloud Identity" dell'utente, in maniera tale che sia possibile estendere ad essa, in maniera sicura, i servizi directory on-premise tra cloud pubblici e privati. Lo scopo è quello di mettere i clienti nelle condizioni di poter sfruttare al meglio la flessibilità dei servizi cloud pubblici, con la sicurezza ed il controllo propria dei loro cloud privati.

Il primo tassello a concretizzazione del progetto Horizon è stato presentato qualche settimana fa e prende il nome di VMware Horizon App Manager: si tratta di un servizio di gestione che consente l'accesso ad applicazioni e servizi in maniera "ubiquitaria" e che permetterà agli utenti l'accesso sicuro ad applicazioni, dati e desktop virtuali con gli standard di sicurezza e controllo richiesti a livello enterprise. In altre parole Horizon App Manager consente all'utente di accedere alle risorse necessarie al proprio lavoro mediante cloud pubblici e privati, impiegando qualunque dispositivo egli voglia.

Tramite VMware Horizon App Manager gli utenti potranno accedere in maniera sicura ad una serie di applicazioni, desktop virtual e dati, con i livelli di sicurezza e di controllo richiesti a livello enterprise. Nel concreto ciò si trasforma in una possibilità per l'utente di accedere alle risorse necessarie al proprio lavoro tramite cloud pubblici e privati da qualsiasi dispositivo.

Horizon App Manager si occuperà ad esempio di estendere l'identità utente definita in ambienti LDAP, come Microsoft Active directory, ad applicazioni terze nei cloud pubblici come Box.net, BroadVision, Google, Salesforce.com, WebEx e Workday e altri. In questa maniera vi è la possibilità di semplificare la gestione delle credenziali di accesso multiple, un'esigenza che nasce dal crescente numero di applicazioni SaaS sempre più spesso utilizzate all'interno degli odierni contesti aziendali.

VMware Horizon App Manager mette inoltre a disposizione una piattaforma aperta che da modo di accedere alle applicazioni cloud da un unico portale applicativo raggiungibile da una vasta gamma di dispositivi dell’utente. Per mezzo del portale gli utenti potranno accedere in maniera unificata alle loro applicazioni cloud tramite qualsiasi dispositivo. Di contro gli amministratori IT avranno la possibilità di controllare i diritti e l'accesso a qualsiasi applicaione cloud attraverso un "catalogo" centralizzato delle applicazioni. L'IT regolamenta l'accesso tramite gestione su policy e fornisce un monitoraggio in tempo reale sull'utilizzo delle applicazioni. Attualmente Horizon App Manager supporta numerosi dispositivi e piattaforme, attraverso i maggiori browser internet tra cui Internet Explorer, Firefox e Safari.

Attualmente VMware Horizon App Manager è stato reso disponibile negli Stati Uniti e nell’area Asia Pacifica al prezzo di 30 dollari per utente. In altre regioni, Europa compresa, è offerto in forma trial ed arriverà sul mercato in forma definitiva solo in un secondo momento parallelamente ad una nuova fase del progetto Horizon.

12 Commenti
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Gymvideo09 Giugno 2011, 09:22 #1
da un giorno all'altro è capitato che se non sei cloud sei out
ulk09 Giugno 2011, 10:01 #2
Uno si butta nel cesso e tutti dietro a buttarsici dentro. Mai fare qualcosa di alternativo,nooo. Mi domando se tutti i potenziali laureati in tecnologie hanno questo andio perchè se fosse così.. a zappare la terra anche se hai tre laure e 10 dottorati.
Pier220409 Giugno 2011, 10:29 #3
Io direi che il vantaggio maggiore in ambito aziendale è un abbattimento dei costi per le infrastrutture IT, passando tutto per i servizi già disponibili come questi e non è poco.

questo è il primo successo per i servizi, poi chiaramente la flessibilità del cloud è facilmente comprensibile.

risparmio di costi, flessibilità, indipendenza dei device , il successo si può tradurre in questi tre fattori.

forse il problema più grande che si oppone è la sicurezza dei dati, ma anche nei sistemi tradizionali questo problema esiste.
Obelix-it09 Giugno 2011, 13:51 #4
Io direi che il vantaggio principale per le aziende lo vedete da come sono andate le Poste nei giorni scorsi.....

Come diceva il mi' nonno, bisogna avere i dati, non la testa, nel cloud...
utente_medio_09 Giugno 2011, 15:09 #5
x le poste è tutto un altro discorso...
rockrider8110 Giugno 2011, 09:14 #6
Questi sistemi accentratori di dati viaggiano in parallelo con il mercato della pubblicità che ovviamente paga cifre enormi .

Fine.
Baboo8510 Giugno 2011, 09:31 #7
L'unico motivo per il quale tutte le aziende pensano al cloud e' perche' vogliono avere tutto sotto controllo in "casa loro" vero?

No perche' altrimenti non mi spiego tutta questa voglia di spingersi in questo sistema retrogrado, tornando indietro.

Oltretutto secondo me e' anche antieconomico, in quanto (correggetemi se sbaglio) serviranno dei server potentissimi che dovranno rimanere accesi 24/7 consumando una valanga di corrente, mentre allo stato attuale i pc casalinghi, di aziende, ecc non rimangono accesi 24/7... Certo la maggior parte dei pc sono sovradimensionati per l'utilizzo che se ne fa, ma penso che alla fine dei conti se tutto il mondo fosse in cloud, il consumo di corrente sarebbe molto piu' alto...

No?
gsorrentino11 Giugno 2011, 11:32 #8
Originariamente inviato da: Baboo85
L'unico motivo per il quale tutte le aziende pensano al cloud e' perche' vogliono avere tutto sotto controllo in "casa loro" vero?

No perche' altrimenti non mi spiego tutta questa voglia di spingersi in questo sistema retrogrado, tornando indietro.


In ambito aziendale ciò non è poco. Considerando la media dei casini combinati dagli agenti che hanno un portatile in dotazione e che riescono a sputtanarlo installandoci qualunque cosa (anche se protetti da policy di dominio)...

Poi aggiorni una volta per aggiornare tutti insieme, sai quanto tempo risparmiato?

Oltretutto secondo me e' anche antieconomico, in quanto (correggetemi se sbaglio) serviranno dei server potentissimi che dovranno rimanere accesi 24/7 consumando una valanga di corrente, mentre allo stato attuale i pc casalinghi, di aziende, ecc non rimangono accesi 24/7... Certo la maggior parte dei pc sono sovradimensionati per l'utilizzo che se ne fa, ma penso che alla fine dei conti se tutto il mondo fosse in cloud, il consumo di corrente sarebbe molto piu' alto...

No?


No. Un server DELL da 3500 € gestisce tranquillamente la produttività aziendale (quindi niente giochi e poco multimedia) di 15-20 utenti. Ammettendo che questi utenti utilizzino un netbook (50 watt) per accedere e che il server Dell consumi circa 600 watt, scopri che stiamo parlando di un massimo di 90 Watt ad utente.

Se a questo aggiungi che negli ambienti cloud (come quelli virtualizzati) i server freezano le utente non attive (ma lasciate appese) e che si mettono in stand-by loro stessi passando il carico agli altri, è probabile che un azienda con circa 200 dipendenti vada in pari come consumo energetico, e se anche non fosse i vantaggi superano il poco aumento di consumi...
Baboo8511 Giugno 2011, 11:37 #9
Originariamente inviato da: gsorrentino
In ambito aziendale ciò non è poco. Considerando la media dei casini combinati dagli agenti che hanno un portatile in dotazione e che riescono a sputtanarlo installandoci qualunque cosa (anche se protetti da policy di dominio)...

Poi aggiorni una volta per aggiornare tutti insieme, sai quanto tempo risparmiato?



No. Un server DELL da 3500 € gestisce tranquillamente la produttività aziendale (quindi niente giochi e poco multimedia) di 15-20 utenti. Ammettendo che questi utenti utilizzino un netbook (50 watt) per accedere e che il server Dell consumi circa 600 watt, scopri che stiamo parlando di un massimo di 90 Watt ad utente.

Se a questo aggiungi che negli ambienti cloud (come quelli virtualizzati) i server freezano le utente non attive (ma lasciate appese) e che si mettono in stand-by loro stessi passando il carico agli altri, è probabile che un azienda con circa 200 dipendenti vada in pari come consumo energetico, e se anche non fosse i vantaggi superano il poco aumento di consumi...


No io parlavo piu' in discorso generale, non la singola azienda che sta attiva per 10-12 ore al giorno...

Comunque non penso che un server da 3500 euro consumi 600 watt, mi sembra troppo poco... Certo i processori e nuovi sistemi sono voltati al risparmio energetico oltre che alla potenza, ma 600 watt sono pochi...

E poi tu hai preso l'esempio di un'azienda normale. E un'azienda che fa lavori piu' pesanti? Oppure un servizio globale cloud in cui le persone di tutto il mondo si collegano e quindi e' necessario un server che lavori di continuo 24/7?

Boh...
Itacla13 Giugno 2011, 14:08 #10
Originariamente inviato da: Baboo85
L'unico motivo per il quale tutte le aziende pensano al cloud e' perche' vogliono avere tutto sotto controllo in "casa loro" vero?

No perche' altrimenti non mi spiego tutta questa voglia di spingersi in questo sistema retrogrado, tornando indietro.


Non è il SOLO motivo, i vantaggi del cloud sono ormai ben noti e consolidati, sopratutto a livelli di costi (passare da costi fissi a costi variabili per l'azienda è un miglioramento importantissimo, soprattutto in un mercato pazzo come questo) e a livelli di flessibilità operativa e riorganizzazione delle infrastrutture.

Oltretutto secondo me e' anche antieconomico, in quanto (correggetemi se sbaglio) serviranno dei server potentissimi che dovranno rimanere accesi 24/7 consumando una valanga di corrente, mentre allo stato attuale i pc casalinghi, di aziende, ecc non rimangono accesi 24/7... Certo la maggior parte dei pc sono sovradimensionati per l'utilizzo che se ne fa, ma penso che alla fine dei conti se tutto il mondo fosse in cloud, il consumo di corrente sarebbe molto piu' alto...

No?


Casomai è l'esatto contrario di quello che dici.. con il cloud puoi razionalizzare e minimizzare le tue risorse hardware interne gestendo in maniera centralizzata le richieste gravose di ogni utente. Come puoi capire ciò si traduce in una maggiore ottimizzazione appunto nei consumi e nelle risorse necessarie.

Certo ci sono poi anche svantaggi, ma io vedo in questo passaggio molte analogie al concetto di outsourcing che hanno applicato fino ad oggi tutte le maggiori aziende produttrici del mondo, rapportato all'IT. Per questo vedo una diffusione del cloud sempre maggiore, perlomeno in ambito aziendale.

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