Cloud e virtualizzazione: come cambierà l'end user computing secondo VMware

Cloud e virtualizzazione: come cambierà l'end user computing secondo VMware

La cessione del supporto a Windows XP metterà molte aziende nella situazione di dover riconsiderare in che maniera offrire gli strumenti tecnologici ai dipendenti, portando ad una trasformazione dell'ambiente operativo

di pubblicato il nel canale Software
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Individuare il punto di arrivo

Fotografato il punto di partenza, è quindi opportuno determinare quale voglia essere il traguardo al fine di poter definire al meglio il percorso che connetta i due punti. Secondo Gammage sono le nuove possibilità offerte dalla tecnologia che dovrebbero suggerirci quali sono gli obiettivi da raggiungere, partendo da un'ulteriore considerazione: attualmente sono i dispositivi che usiamo ed i sistemi operativi a vincolare le operazioni ed il supporto per l'End-User Computing. In altre parole i dispositivi e i sistemi operativi ci distraggono da ciò che ha davvero importanza, ovvero le persone, le applicazioni ed i dati a supporto del processo di business. Il Chief Market Technologist di VMware suggerisce cinque obiettivi che nell'arco del prossimo lustro dovrebbero porsi le aziende che intendono migliorare il proprio ambiente EUC:

-Rifocalizzarsi sugli utenti, sulle applicazioni e sui dati: i dispositivi ed i sistemi operativi devono essere relegati ad un ruolo di supporto.
-L'ambiente operativo deve essere più facile e meno costoso da gestire.
-Offrire un miglior supporto al business nel rapporto con il mondo esterno
-Aiutare gli utenti a lavorare in maniera produttiva venendo loro incontro per qualunque esigenza e con qualunque possibile scelta dei dispositivi che utilizzano
-Incrementare il livello di controllo, di verifica e di gestione del rischio.

Sono obiettivi di spessore, ma tutti raggiungibili e necessari poiché riguardano la produttività del primo asset di ogni azienda: le persone. Paradossalmente si tratta di obiettivi che sarebbero molto più semplici da raggiungere se le aziende avessero la possibilità di ricominciare da zero con la riprogettazione di un nuovo EUC. Ovviamente la vera sfida è quella di riuscire a centrare gli obiettivi senza fare terra bruciata ed interrompere il lavoro e la produttività dei lavoratori.

In ogni azienda vi sono numerose applicazioni EUC e molte di queste sono dipendenti dal sistema operativo in uso (che nella stragrande maggioranza dei casi è proprio Windows). Le applicazioni tendono ad avere lunghi cicli di vita e a ramificare molte interdipendenze, sia tecniche, sia di business: alcune applicazioni, in special modo quelle sviluppate internamente, hanno un ruolo chiave nell'interconnessione di sistemi o domini di business. Le aziende dovranno pertanto mantenere il sistema operativo desktop in uso per supportare le applicazioni fino a quando ne avranno bisogno. Un approccio di rimpiazzo completo non è un'opzione considerabile dal momento che queste applicazioni potranno solamente essere sostituite in itinere nel corso del tempo.

Si tratta di un processo che alcune realtà hanno già intrapreso: alcune delle nuove applicazioni sono server-based o web-based e la periodica necessità di migrare sistema operativo suggerisce di preferire applicazioni che siano neutrali al sistema operativo e al browesr. E' un processo lento: il punto di pareggio tra applicazioni desktop e applicazioni "neutrali" arriverà nel corso del 2012 ma bisognerà attendere fino al 2017 prima che si arrivi ad un 30%, che di norma è la soglia sotto la quale molte aziende accelerano il processo di sostituzione. Tutte queste considerazioni significano che le applicazioni Windows-based ed il sistema operativo continueranno a giocare un ruolo chiave negli ambienti EUC per molto tempo a venire, probabilmente almeno fino alla fine di questo decennio.

Un processo lungo e complesso, da riuscire ad innestare nella prossima attività di migrazione, ma con il fine ultimo di semplificare e rendere più flessibile l'ambiente operativo. Secondo la visione di VMware si tratta di un percorso da affrontare in tre diverse fasi, in maniera graduale: partendo dalle applicazioni, passando dal cloud ed infine abbandonando quando possibile l'ambiente desktop tradizionalmente inteso.

 
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