SAP: il trattore del futuro ti avvertirà quando si sta per guastare
Abbiamo incontrato Gonzalo Benedit nel suo primo giorno nei panni di COO EMEA di SAP, dopo aver ricoperto per diverso tempo il medesimo ruolo per l'America Latina e la zona caraibica. L'occasione è stata propizia per fare quattro chiacchiere sul momento attuale di SAP, in un mondo in cui il processo di digitalizzazione è non solo inarrestabile, ma soprattutto sui grandi cambiamenti che il futuro ci riserverà grazie a IoT, sensori, mobile e cloud
di Roberto Colombo pubblicato il 04 Giugno 2015 nel canale SoftwareSAP
USA, Europa e Italia: mondi comuni ma diversi
La spinta alla digitalizzazione dei processi produttivi e gestionali è un treno inarrestabile e la globalizzazione fa sì che lo sia in ogni luogo del globo. Vista la sua esperienza oltreoceano e la preparazione necessaria per assumere il ruolo di COO EMEA, abbiamo chiesto in chiusura a Gonzalo Benedit di darci una panoramica delle differenze tra Stati Uniti e Vecchio Continente, con un occhio in particolare al nostro Paese.
"Negli USA la parola d'ordine è sicuramente velocità: tutto è più flessibile, la rapidità delle decisioni è un punto cruciale. In Europa vedo molta più 'consistency', molta più focalizzazione sui piani pluriennali. Si fanno piani da 5/10 anni e uno dei punti focali è riuscire a seguirli con coerenza. In Europa c'è grande attenzione al tema della qualità e la sostenibilità è una tendenza ormai molto consolidata".
"L'Italia ci ha stupito: è la regione in Europa dove siamo cresciuti di più. In molti stanno cercando gli strumenti per tornare a crescere o per riposizionarsi dopo la crisi e la revisione in termini digitali dei processi di produzione e di gestione è un fattore chiave, che ci offre grandi opportunità. Grandi aziende come Gruppo Piaggio, Trenitalia e Calzedonia che hanno adottato SAP HANA, lavoriamo con Enel, ABS e Armani. Trenitalia ci ha scelti per la manutenzione predittiva, similmente a quanto fatto da John Deere".
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe sei indeciso tra informatica e meccanica, perchè non valuti anche la laurea in meccatronica?
Infatti è proprio quello che volevo fare dopo i 3 anni,
non sapevo ci fosse l'indirizzo meccatronica specifico,
forse è a Fisciano(SA) che non c'è...
Per esempio un mio procugino fece meccatronica come esame al secondo o terzo anno di Ing.Meccanica, però alla Federico II a Napoli.
Affermazione frutto della poca conoscenza del settore e dell'utilità di certe tecnologie.
non sapevo ci fosse l'indirizzo meccatronica specifico,
forse è a Fisciano(SA) che non c'è...
Per esempio un mio procugino fece meccatronica come esame al secondo o terzo anno di Ing.Meccanica, però alla Federico II a Napoli.
Un solo esame è un po pochino. Poi per carità il poco si conta il nulla no. Chiedi in facoltà se eventualmente hanno piani di studio similari a meccatronica.
PS
Da informatico ti dico, fai meccanica
PS
Da informatico ti dico, fai meccanica
Si, hai ragione, devo informarmi meglio; il progetto era andare proprio a chiedere a qualche professore dell'università dopo l'esame di stato ovviamente.. Sperando anche che facciano tipo un Open Day.
No dai, mi dici che stai facendo informatica e la rinneghi? Perchè?
Certo certo
Iniziamo a dire una cosa semplicissima: una rottura meccanico o elettronica non si può prevedere perchè semplicemente è dettata dal caso.
come la vita di una persona, si può vivere 100 anni o ci ci può prendere una bestiaccia a 30 e rimanerci secco anche non fumando, non bevendo facendo sport ecc..
Ho visto macchine con un infinità di km e ore di lavoro che non si sono mai rotte (normale manutenzione a parte) altre che già da nuove davano rogne...
Anche seguendo regolarmente tutti gli intervalli di manutenzione la rottura che sia di una biella, testata, di una centralina, sensore o qualsiasi altra cosa son sempre possibili e cqme non prevedibili
mettere un sensore su ogni componente per monitorare lo stato di usura?
bella idea si grandissima quanto inutile
Una centralina di controllo motore è formata da più cpu, più condensatori, diodi e piste, mai aperto una centralina (body computer) di una vecchia punto 188?
che lavoro fai? io sono un elettauto (che poi oggi elettrauto come categoria non esiste più è un altro discorso) ci lavoro OGNI giorno con queste cose sai..
No perchè sapresti cosa vuol dire senò e capiresti da solo che è pura follia, impensabile a livello di complessita costi e progettazione
Poi c'è la centralina confort, la gestione ABS/ESP, il clima, ecc... e sulle macchine agricole altre cosucce che non ti stò ad elencare
E se si rompe un filo? mettiamo un sensore anche lì? sai le moderne macchine quanti chilometri di cavi hanno?
E se si rompe uno di questi sensori? mettiamo un sensore sul sensore?
dai seriamente una cosa più logica e intelligente sia per chi progetta i sistemi sia per gli autoriparatori sarebbe integrare un software di autodiagnosi sulle macchine che ti dice in real time il guasto senza dover attaccare computer esterni(e questo si fa senza sensori) ma con controlli incrociati sulla linea e con la visualizzazione dei parametri oppure, come già avviene nei jet facendo un doppio impianto.
Ma ovviamente chi progetta deve dire qualcosa, senò poverini rimangono senza lavoro, e tantissime volte (sempre parlando nel campo automotive) sarebbe un bene visto che giornalmente vedo cose che un ubriaco le progetterebbe meglio, a fare alcune cose non ci vuole una laurea, basterebbe semplicemente buon senso
ma perchè rispondo su stò forum? Novella 3000 lol
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