FTTH Conference: il presente ed il futuro della fibra ottica

FTTH Conference: il presente ed il futuro della fibra ottica

La diffusione della fibra ottica rappresenta un passo irrinunciabile per il futuro dell'Europa, ma la difficoltà di affrontare gli investimenti rallenta il processo di sviluppo

di pubblicato il nel canale TLC e Mobile
 

Quali prospettive per il futuro?

Si evince, pertanto, che il passaggio alla fibra ottica rappresenta per gli operatori di rete un passo irrinunciabile, ma al contempo difficile da compiere. A riconoscere questa situazione è anche il dottor Roberto Sambuco per il Ministero dello Sviluppo Economico, che è intervenuto in occasione della conferenza d'apertura di FTTH Conference illustrando quale sia l'attività del Governo in merito al tema della fibra ottica. Riconoscendo l'importanza che le reti di prossima generazione rivestono in un ottica di crescita del paese, il Governo vede le infrastrutture in fibra come una priorità che richiedono un'azione che non può essere lasciata solamente alle forze del mercato.

Questa priorità si scontra tuttavia con la difficoltà di impegnare il denaro pubblico, e pertanto la formula proposta è quella che vede il Governo agire come una sorta di imprenditore temporaneo, che sostitusce il mercato per un breve periodo di tempo, dando luogo ad una partnership pubblica-privata che costruisca le infrastrutture di telecomunicazione nel Paese. Nel giro di 10 anni lo stato si ritirerà dalla compagnia per lasciare l'infrastruttura al mercato. E' in quest'ottica che lo scorso mese di novembre il Ministro per lo Sviluppo Economico, On. Paolo Romani, ha siglato una lettera d'intenti con 20 operatori di telecomunicazioni italiani. In merito alla visione del Governo italiano, si è espresso anche Chris Holden, il presidente di FTTH Council Europe: "Attendiamo con grande interesse per vedere se questo è un modello che può essere seguito altrove in Europa".

Per cercare di delineare lo scenario dei prossimi anni nel panorama europeo, FTTH Council Europe ha stilato alcune previsioni future sulla base dei dati aggiornati al mese di dicembre 2010. Secondo le proiezioni è possibile che entro la fine del 2015, nei paesi europei toccati da questa indagine, si arrivi ad un volume di 19 milioni di abitazioni toccate da una rete in fibra, ovvero il 10% circa delle totale. Per lo stesso anno è previsto che sette Paesi raggiungeranno la cosiddetta "fiber maturity", ovvero un tasso di penetrazione pari al 20%: Slovenia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Portogallo e Slovenia. Sempre nel 2015 saranno almeno altri sette Paesi nei quali la penetrazione sarà inferiore al 10%: Grecia, Regno Unito, Polonia, Belgio, Spagna, Germania, Italia e Repubblica Ceca.

E' comunque opportuno considerare che l'anno passato ha visto un importante sviluppo per lo scenario della fibra in Europa, rappresentato dalla pubblicazione dell'Agenda Digitale da parte della Comunità Europea, che stabilisce l'ambizioso obiettivo della connettività a 100Mbps per il 50% dei cittadini europei e a 30Mbps per tutti, entro il 2020. Con il rilascio dell'agenda digitale spetta però alle singole nazioni mettere in campo le proprie misure per il raggiungimento dell'obiettivo.

L'aspetto di maggior rilievo dell'Agenda Digitale è però il riconoscimento che la fibra ottica è la tecnologia ideale per rispondere alla domanda di banda larga. Holden ha voluto insistere proprio su quest'ultimo aspetto sottolineando come gli obiettivi posti dall'Agenda Digitale non siano da sottovlautare: "Siamo in una situazione dove possiamo imboccare differenti strade, ma solo la fibra garantisce l'infrastrutura del futuro".

21 Commenti
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Lanfi10 Febbraio 2011, 17:34 #1
I problemi sono sempre quelli:

1) per collegare i singoli utenti in fibra (che sia ftth o fttb) ci vogliono soldi, tanti soldi.

2) il mercato delle tlc è decisamente maturo, non è che puoi sperare di tirare su profitti da paura con cui ripagare gli investimenti in un paio d'anni.

La conseguenza del punto 1) e del punto 2) è che non possono essere i singoli operatori a costruire la rete di nuova generazione...nella storia i singoli operatori, quando si trovavano davanti al problema di dover creare un bene che è monopolio naturale (non replicabile in quanto molto costoso), sono sempre stati aiutati dallo Stato, anzi, lo Stato nella maggior parte dei casi ha tirato su la baracca da solo. Ferrovie, rete del gas, rete elettrica, acquedotti....chi li ha fatti? Sono beni pubblici, costituiscono un monopolio naturale....lo Stato li crea e poi al limite li privatizza (secondo diverse possibili modalità. La stessa rete di tlc terrestri attuali è stata costruita dallo Stato (dalla, ai tempi, SIP)...ora, il problema è che se si vuole fare qualcosa in tempi ragionevoli credo non sia abbastanza riunire tutti gli operatori intorno ad un tavolo e siglare una lettera d'intenti. Bisogna piuttosto creare un accordo tassativo, con cui i singoli operatori si obbligano ad investire nella nuova rete finanziando una società creata dallo Stato (che deve essere il maggior investitore e deve avere la maggior parte del capitale) che avrà come unico scopo quello di creare e mantenere la nuova rete in fibra.

Chiaramente tutto ciò non si farà, un po' perché attualmente abbiamo altro a cui pensare rispetto ad una noiosa rete di tlc (pensate, invece, com'è bello lanciarsi nella costruzione di un mega-ponte!) un po' perché di soldi da investire ce ne sono davvero pochi...
Sputafuoco Bill10 Febbraio 2011, 18:26 #2
Sono sorpreso nel vedere i paesi dell'Europa dell'est primi in classifica, e i grandi paesi industrializzati e più ricchi (Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna) ultimi o addirittura neanche in classifica. Evidentemente nell'Europa occidentale si è pensato ad altre priorità.
Sputafuoco Bill10 Febbraio 2011, 18:29 #3
Lanfi concordo su quasi tutto, ma "il mega-ponte" alla fine non l'ha mai costruito nessuno in questi decenni, e nonostante questo la rete in fibra ottica non c'è lo stesso, e se non c'è non può essere colpa del ponte fantasma.
hermanss10 Febbraio 2011, 18:48 #4
Sono sorpreso nel vedere i paesi dell'Europa dell'est primi in classifica, e i grandi paesi industrializzati e più ricchi (Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna) ultimi o addirittura neanche in classifica. Evidentemente nell'Europa occidentale si è pensato ad altre priorità.


Questo succede nei paesi attualmente in via di sviluppo dove precedentemente non c'era nessuna infrastruttura di rete. Si pensa perciò a costruirne una che utilizza i mezzi di ultima generazione in questo caso fibre ottiche.
In alcuni paesi dell'Africa ad esempio si è passato direttamente a reti wireless dove non esistevano e non c'era la possibilità di creare reti cablate.
pabloski10 Febbraio 2011, 19:02 #5
Originariamente inviato da: Lanfi
Ferrovie, rete del gas, rete elettrica, acquedotti....chi li ha fatti? Sono beni pubblici, costituiscono un monopolio naturale....lo Stato li crea e poi al limite li privatizza (secondo diverse possibili modalità.


hai ragione ma per favore non farci ricordare il furto che hanno commesso alle nostre spalle, altrimenti compro uno shotgun da Chuck Norris e faccio una strage

Chiaramente tutto ciò non si farà, un po' perché attualmente abbiamo altro a cui pensare rispetto ad una noiosa rete di tlc (pensate, invece, com'è bello lanciarsi nella costruzione di un mega-ponte!) un po' perché di soldi da investire ce ne sono davvero pochi...


ovviamente, perchè il governo è edilizio mica telecomunicazionistico, anzi per loro telecomunicazioni=tv+digitale terrestre+veline nude
pabloski10 Febbraio 2011, 19:04 #6
Originariamente inviato da: hermanss
Questo succede nei paesi attualmente in via di sviluppo dove precedentemente non c'era nessuna infrastruttura di rete. Si pensa perciò a costruirne una che utilizza i mezzi di ultima generazione in questo caso fibre ottiche.
In alcuni paesi dell'Africa ad esempio si è passato direttamente a reti wireless dove non esistevano e non c'era la possibilità di creare reti cablate.


su questo punto però rifletterei...non credo che in Lettonia, Lituania, Slovacchia, Russia non avessero il telefono

magari è solo che decenni di pianificazione comunista gli hanno almeno insegnato come si progetta e realizza un piano di sviluppo

da noi lo sviluppo passa per gli interessi privati del premier e dei suoi amici....leggevo dei 100 milioni per la fibra quando per il dtt ( cazzata immane, inutile e pure poco funzionante ) sborsarono 200 milioni senza batter ciglio
wercoil10 Febbraio 2011, 22:24 #7

Gli interessi ed il ns. sviluppo...

Se gli interessi privati fossero solo del ns. amato/odiato premier e dei suoi amici, tranquillo che si farebbe tutto. Purtroppo però gli interessi in gioco sono di TUTTA la ns. classe politica e di TUTTI i loro amici, dunque migliaia e migliaia di persone.
Poi in molte città (come quella dove abito io) la fibra l'hanno messa 10 anni fa in occasione di grandi opere di scavo per la ristrutturazione di reti fognarie ed acquedotto.
Peccato che poi però nessuno abbia mai ultimato i cablaggi, ergo la fibra ottica è la che marcisce lentamente!!
Aggiungo anche che nella situazione italiana attuale, in cui il vecchio monopolista delle linee telefoniche (SIP) è stato obbligato a cederle/affittarle a terzi in nome del libero mercato (libero dove?) e poi è stato smembrato e venduto a pezzetti, difficilmente qualche grossa azienda privata si sobbarcherà i costi di installazione/manutenzione di apparati col rischio che ti obblighino ad affittarli perchè altrimenti puoi fare il padrone.....

FACCIAMO RIDERE IL TERZO MONDO !!!

La soluzione stava al principio di tutta la storia, bastava non disintegrare la SIP, ora la strada è lunga e bella in salita!!
Sputafuoco Bill11 Febbraio 2011, 00:14 #8
Il digitale terrestre entro il 2012 in tutta Europa l'ha voluto l'UE per moltiplicare i canali e per trasmettere in HD, non solo in Italia, e molti paesi ce l'hanno già. Se in Italia non ci fosse allora ci sarebbe gente che direbbe che siamo sempre gli ultimi.
Tuvok-LuR-11 Febbraio 2011, 09:32 #9
tranquilli adesso ci pensa Clooney
hermanss11 Febbraio 2011, 10:15 #10
tranquilli adesso ci pensa Clooney



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