Smartphone e sicurezza, un problema ignorato

Smartphone e sicurezza, un problema ignorato

Juniper Networks Global Threat Center ha reso noti i dati di uno studio, da cui emerge una generalizzata mancanza di coscienza della sicurezza legata al proprio smartphone

di pubblicato il nel canale TLC e Mobile
 

Un disinteresse generalizzato

Juniper Networks ha ovviamente interesse a realizzare questi studi, in quanto fra le numerose attività annovera anche quelle di fornire servizi e connessioni sicure per smartphone. uno dei servizi che citiamo, ad esempio, è Junos Pulse Mobile Security Suite, che si prefigge di contrastare i pericoli nascosti negli smartphone. Si possono trovare maggiori informazioni a questo indirizzo, per chi fosse interessato. In questo articolo ci preme soprattutto sottolineare la sottovalutazione dei potenziali pericoli nascosti nelle nostre tasche.

Per sensibilizzare l'utenza ad un uso più consapevole e responsabile del proprio smartphone, Juniper ci ha messo a parte di dati particolarmente curiosi che riguardano la propria clientela. Si scopre che ben un cliente su venti ha dovuto ricorrere all'azzeramento dei dati o al blocco del proprio smartphone, andato rubato o perso. Oltre a ciò, solo un terzo di questi utenti "sbadati" è ricorso al servizio a loro disposizione per geolocalizzare il proprio terminale, con un buon due terzi di utenza disinteressata alla cosa.

Fra il "coscienzioso" terzo di utenti che ha fatto qualcosa in seguito al furto o allo smarrimento del terminale, solo il 77% ha bloccato il terminale per impedire la sottrazione dei dati contenuti. Il 30% di questi, inoltre, non ha mia ripristinato il dispositivo una volta tornatone in possesso. Solo il 21% degli "aventi diritto" ha optato per la distruzione dei dati da remoto, a riprova di un atteggiamento controverso: paura di perdere dati a cui si tiene, in contemporanea ad un disinteresse per ipotetici rischi che tali dati possano cadere in mani sbagliate.

Un altro problema segnalato da Juniper è l'utilizzo dello smartphone tipico dei teenager. Vuoi per l'età, vuoi per l'abitudine a fare uso dello smartphone per qualsiasi cosa, vi sono comportamenti che fanno il gioco di chi vuol diffondere malware. Di seguito alcuni risultati.

Lo scenario di utilizzo tipico dei teenager è incentrato per oltre l'80% sulle chiamate vocali (nessuna novità: in fondo è un telefono!), seguito da SMS, utilizzo del web con annessi social network, giochi e scambio di file. Il problema risiede in quest'ultimo utilizzo, poiché la rete sta creando nuove modalità di interazione fra le persone.

A preoccupare gli esperti di informatica (solo un aspetto del problema, ce ne sono ben altri), è la candida ammissione del 20% degli intervistati di scambiare foto e video con contenuti espliciti o inappropriati tramite smartphone, oltre a scambiare file con persone mai conosciute nella vita reale. Omettendo l'importantissimo fattore sociologico del fatto, gli esperti di sicurezza di dicono convinti che tale superficialità è sicuramente sfruttata da chi intende veicolare malware.

 
^