Smartphone e sicurezza, un problema ignorato
Juniper Networks Global Threat Center ha reso noti i dati di uno studio, da cui emerge una generalizzata mancanza di coscienza della sicurezza legata al proprio smartphone
di Alessandro Bordin pubblicato il 17 Giugno 2011 nel canale TLC e MobileI consigli di Juniper
Il quadro che esce dallo studio è allarmante e non solo per chi utilizza lo smartphone ad uso prettamente personale, ma anche aziendale. La sottovalutazione del problema sicurezza è emerso in maniera trasversale fra tutta l'utenza, anche quella professionale e che vanta una competenza nei settori della tecnologia
I consigli per l'utente consumer assomigliano ormai a quelli per un uso consapevole del PC: attivare firewall e software dedicato per la protezione, mettendosi nell'ottica di idee che quello che si ha in mano non è più un rudimentale cellulare ma un PC a tutti gli effetti, con pregi e difetti.
Per le aziende ovviamente le misure consigliate sono di livello più elevato. Oltre ai tradizionali sistemi di controllo consigliati anche per l'utenza consumer, si invita a prendere in esame soluzioni che prevedano un'autenticazione più sofisticata, come quella offerta dai serivzi SSL VPN. Centralizzare il più possibile l'amministrazione del parco smartphone, al fine di poterli bloccare, cancellare o ripristinare in tempi utili a scongiurare il peggio.
Il messaggio generale, senza creare allarmismi eccessivi, è chiaro: manca la coscienza della sicurezza del proprio smartphone, quasi sempre in buona fede. Sottovalutare il problema però sta creando un terreno molto fertile ai malintenzionati, consapevoli di questa "fortuna", messi nelle condizioni di diffondere con estrema facilità malware di ogni genere.
Un invito a riflettere quindi, che porti alla consapevolezza di avere in tasca uno strumento che è a tutti gli effetti un PC, ma con soglie di sicurezza ben più basse. Un invito a riflettere anche per i genitori con figli in età adolescenziale, per non fare mancare loro l'educazione necessaria non tanto per evitare i malware, quanto per estendere la cautela verso aspetti ben più inquietanti dell'utilizzo che si fa dello smartphone.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSarà. . . . . . . .
devo preoccuparmi ?
EDIT: e fu così che questo articolo scatenò il panico
Sarà. . . . . . . .
dato che il malintenzionato di turno ha a disposizione il codice sorgente, è sicuramente più facile individuare bug da sfruttare rispetto a soluzioni closed di cui è necessario fare il reverse engineering...
in pratica rischia chi si installa rom non stock e ha permessi di root...
come al solito del resto
invece per tutti vale il discorso del malware... ti installi angry birds e ti ritrovi il cell a scaricare video porno da yougay e la tua ragazza ti lascia scandalizzata
come al solito del resto
invece per tutti vale il discorso del malware... ti installi angry birds e ti ritrovi il cell a scaricare video porno da yougay e la tua ragazza ti lascia scandalizzata
beh, non rischia solo chi ha fatto il root. se c'è il baco, c'è il buco.
si certo ovviamente
Questa è una boiata bella e buona.
Certo
secondo voi apple con il sistema chiuso di app store è immune da app con codici malevoli?
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