Apple e i prezzi degli ebook: la Mela si prepara a dare battaglia

Apple e i prezzi degli ebook: la Mela si prepara a dare battaglia

Apple è convinta di poter smontare le accuse mosse dal Dipartimento di Giustizia USA e chiede un regolare processo per difendersi. Accanto alla Mela gli editori Penguin Group e Macmillan

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Mercato
Apple
 

Nel corso della giornata di ieri Apple ha richiesto un processo separato alla corte federale di Manatthan a seguito delle accuse mosse dal Dipartimento di Giustizia USA di pratiche anticoncorrenziali e collusione con alcuni editori in merito ai prezzi degli ebook venduti tramite iBookstore.

Daniel Floyd, rappresentante legale della Mela, ha dichiarato: "La nostra visione è che vorremmo che il caso sia deciso sui meriti. Crediamo che non si tratti di una azione appropriata contro di noi e vogliamo avvalorare questa tesi". La casa di Cupertino è quindi pronta a difendersi in tribunale, smontando le accuse mossegli contro dal Dipartimento di Giustizia la scorsa settimana.

Secondo le informazioni disponibili Apple non sarà da sola al processo: accanto alla Mela vi saranno anche gli editori Macmillan e Penguin Group che, al contrario degli altri editori coinvolti nella vicenda, non vogliono arrivare ad alcun patteggiamento.

Hachette, Simon & Schuster e Harper Collins, gli altri editori accusati di aver falsato i prezzi degli ebook in vendita sul negozio digitale della Mela, hanno infatti già trovato un accordo extragiudiziario che prevede un rimborso agli utenti. Si tratta di una mossa preventiva per evitare che le diatribe già in corso con alcune associazioni dei consumatori in 15 stati americani possano diventare di rilevanza nazionale e portare ad una causa collettiva.

Con il patteggiamento Apple non potrà più praticare la clausola "most favored nations" che lascia agli editori la possibilità di decidere il prezzo finale delle proprie pubblicazioni a patto che non vengano vendute a prezzi inferiori tramite altri marketplace.

23 Commenti
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StyleB20 Aprile 2012, 09:27 #1
ha ragione il dipartimento di giustizia! un ebook richiede meno di 1\4 del lavoro richiesto per un libro cartaceo, è assolutamente improponibile che questi vendano il digitale al medesimo prezzo del fisico e questo vale anche per films, videogiochi, etc!

spero che vinca la corte di giustizia e che poi passi a randellare gli altri settori che fanno lo stesso come video e videoludico!
WillianG8320 Aprile 2012, 11:17 #2
come i non fanboys hanno capito, ormai apple è tale uguale alla vecchia microsoft.
uncletoma20 Aprile 2012, 11:45 #3
E' vero che un e-book costa meno, ma gli autori vanno sempre pagati.
Vendere un libro elettronico di un top writer a prezzo troppo basso può essere controproducente e, inoltre, si può andare ad intaccare la vendita di libri cartacei (sia rilegati che economici).
WillianG8320 Aprile 2012, 11:51 #4
Originariamente inviato da: uncletoma
E' vero che un e-book costa meno, ma gli autori vanno sempre pagati.
Vendere un libro elettronico di un top writer a prezzo troppo basso può essere controproducente e, inoltre, si può andare ad intaccare la vendita di libri cartacei (sia rilegati che economici).


É evidente che i due mondi non possono coesistere, ma a questo punto apple doveva rimandare il tutto o stare fuori. Ma io non la penso come te e ho anche delle forti motivazioni. Io mi attengo agli ultimi 10 anni di apple, ossia sovvravalutazione per aumentare i profitti seguito da giustificazioni ridicole. Altrimenti perché in altri store i libri costano meno? Peccato che in termini di prezzi di mercato gli unici che sono capaci di dire no in massa siano i giapponesi, fossero tutti così ....
StyleB20 Aprile 2012, 11:56 #5
e per questo sei disposto a pagare spese logistiche inesistenti, spese di materiali e mano d'opera di cui non fruisci, di rilegature che non vedrai mai, poi... inchiostri, stampe, spedizioni... etc etc etc. ?
comprendo che non possono abbassare eccessivamente i prezzi, ma allo stato attuale le cose sono 2:
1- fanno pagare meno le copie cartacee in quanto parte della spesa rientra tramite digitale

2- ci guadagnano impunemente sul digitale, facendo pagare spese e servizi inesistenti.

in ambe2 i casi resta illecita la cosa.
adapting20 Aprile 2012, 12:32 #6
Originariamente inviato da: StyleB
e per questo sei disposto a pagare spese logistiche inesistenti, spese di materiali e mano d'opera di cui non fruisci, di rilegature che non vedrai mai, poi... inchiostri, stampe, spedizioni... etc etc etc. ?
comprendo che non possono abbassare eccessivamente i prezzi, ma allo stato attuale le cose sono 2:
1- fanno pagare meno le copie cartacee in quanto parte della spesa rientra tramite digitale

2- ci guadagnano impunemente sul digitale, facendo pagare spese e servizi inesistenti.

in ambe2 i casi resta illecita la cosa.


Il mercato degli ebook solo digitali per ora ha ancora costi piuttosto elevati perchè la base di vendita è così piccola da non fornire adeguata remunerazione. Quindi gli editori mantengono i prezzi elevati per evitare di uccidere la propria distribuzione di libri cartacei.

Quanto a Apple, è chiarissimo nel libro di Isacsson: invece che chiedere agli editori di avere un prezzo politico (il paradigma del music store di itunes ma anche di amazon), ha fornito loro un market dove vendere libri al prezzo che vogliono, e apple ottiene la percentuale.
Non so se questo sia illecito, lo vedremo nei resoconti dei tribunali.
Btw, i libri li leggo sul kindle.
Ciao
an-cic20 Aprile 2012, 12:34 #7
ma avete capito di cosa si parla? a me non sembra..............
AleK20 Aprile 2012, 14:22 #8
Hachette, Simon & Schuster e Harper Collins, gli altri editori accusati di aver falsato i prezzi degli ebook in vendita sul negozio digitale della Mela, hanno infatti già trovato un accordo extragiudiziario che prevede un rimborso agli utenti. Si tratta di una mossa preventiva per evitare che le diatribe già in corso con alcune associazioni dei consumatori in 15 stati americani possano diventare di rilevanza nazionale e portare ad una causa collettiva.
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E' evidente che Apple crede di poter dimostrare che i cattivi NON sono loro. Quello che invece li porterà alla condanna è semplicemente l'interpretazione della clausola "most favored nations". Imponendo per contratto il prezzo minimo di vendita, si costituisce un cartello. Ed è su questa base che l'accusa li porterà alla gogna. Naturalmente Apple cerca di difendersi per una questione di immagine. Poichè si sa che patteggiare equivale a dichiararsi colpevoli. Quindi meglio che sia un giudice a dirglielo. Spenderanno solo di più, ma mi pare che i soldi li abbiano.
an-cic20 Aprile 2012, 14:40 #9
Originariamente inviato da: AleK
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E' evidente che Apple crede di poter dimostrare che i cattivi NON sono loro. Quello che invece li porterà alla condanna è semplicemente l'interpretazione della clausola "most favored nations". Imponendo per contratto il prezzo minimo di vendita, si costituisce un cartello. Ed è su questa base che l'accusa li porterà alla gogna. Naturalmente Apple cerca di difendersi per una questione di immagine. Poichè si sa che patteggiare equivale a dichiararsi colpevoli. Quindi meglio che sia un giudice a dirglielo. Spenderanno solo di più, ma mi pare che i soldi li abbiano.


guarda che non è come dici tu..........

gli editore possono applicare qualsiasi prezzo vogliono, basta che sullo store apple ci sia il prezzo più basso; è un servizio che già si fà abitualmente con le prenotazioni on-line degli alberghi.io non vedo come questo possa portare a costituire un cartello!!!
AleK20 Aprile 2012, 14:55 #10
Originariamente inviato da: an-cic
guarda che non è come dici tu..........

gli editore possono applicare qualsiasi prezzo vogliono, basta che sullo store apple ci sia il prezzo più basso; è un servizio che già si fà abitualmente con le prenotazioni on-line degli alberghi.io non vedo come questo possa portare a costituire un cartello!!!




Ma guarda che io non li accuso di niente. E' il dipartimento di giustizia americana a farlo. Perchè non la invii a loro questa tua perla di saggezza. Sono certo che ritratteranno le accuse.
E comunque guarda che Apple ha gia un reggimento di avvocati al proprio servizio. Non credo ci sia spazio per pagarne uno in più.

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