Chip mobile di Intel: vendono tanto, ma costano all'azienda anche di più
Intel ha perseguito nel corso del 2014 una strategia commerciale mirante alla crescita della quota di mercato nei dispositivi mobile, tablet e smartphone. Il risultato è stato ottenuto, pur se con un elevato costo complessivo dato dalla politica delle contra revenues. Una strategia non sostenibile nel lungo periodo
di Paolo Corsini pubblicata il 26 Gennaio 2015, alle 12:31 nel canale MercatoARMIntel
24 Commenti
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Appunto: chi compra, paga.
Questo è un non sequitur.
Correggiamo: la concorrenza, cioè AMD, SI è tagliata fuori.
E chi dovrebbe guadagnarci secondo te?
Da queste intenzioni:
http://www.hwupgrade.it/news/cpu/40...tata_53507.html
si desume che ogni dispositivo dovrebbe costare almeno (e dico almeno) 100 euro in più. Se Intel avesse voluto andare via pari e non con il solito 60 e rotti % di margine operativo lordo sul prodotto. E tenendo conto solo del costo alla produzione e non quella all'utente finale (che comprende i soliti margini di tutti i "passamano" e le tasse).
Il problema di Intel non sono i tablet Windows, ma quelli Android. Su Windows stradomina, e può fare quello che vuole, visto che AMD non propone nulla di competitivo o comunque di adeguato per questo mercato. Su Android purtroppo deve pagare pegno perché ha perso troppo terreno.
Dato che Amazon ha tutto l'interesse a guadagnare con i servizi che ti propone tramite il suo tablet (che è fatto apposta per quello), non è escluso che ci perda nella vendita. E comunque un SoC ARM, a conti fatti, costa dal 20% al 25% rispetto ad un Atom (non foraggiato). Uno cinese fatto bene la metà del Qualcomm. Quelli cinesi "scrausi" (che ormai stanno comunque crescendo di livello in maniera terrificante) pure meno.
Se avessi messo un Atom in quel Tablet e avessi voluto venderlo senza perderci (non dico guadagnarci) lo avresti pagato almeno il doppio. Più potente? Sicuramente... purtroppo per Intel pure più (troppo) costoso.
E' quello che si diceva da molto tempo: il problema per Intel non è arrivare tecnicamente a livello di ARM in termini di consumi/prestazioni ma in termini di costo.
Checché se ne dica, x86 ha una tassa per quanto riguarda (l'osoleta) architettura non indifferente: infatti necessita molto più silicio rispetta alle soluzioni ARM, e a quanto pare per avere il minimo di prestazioni decenti sotto una certa dimensione non si riesce ad andare. E questo vuol dire costi. Enormi costi, perché processi produttivi più avanzati equivalgono a più costi per stessa unità di area.
Penso che lo abbiano capito anche i sassi che da tre o quattro anni a questa parte il problema per Intel non è (posso definirla inutile?) AMD, ma ARM.
Oggi nel mobile, perché ARM parte da molto in basso in termini di performance (ma anche di consumi), ma man mano che passa il tempo e sempre più compagnie ci investono, sembra trovare sempre più sbocchi anche in nuovi mercati. Sempre più evoluti, portandola fuori dal mondo dove è vincolata ai bassi consumi.
ARM intanto oggi permette di avere una miriade di dispositivi "intelligenti" che costano veramente poco. Cosa che con Intel (ma pure con AMD) non sarebbe stato possibile. Magari sarebbero andati più veloci. Magari avrebbero consumato uguale, ma sicuramente non sarebbero costati così poco.
Checché se ne dica, questa è una cosa non vera che, purtroppo, viene continuamente ripetuta. La x86 tax è, infatti, trascurabile sia a livello di silicio richiesto sia a quanto a consumi. Questo quando parliamo di singolo core ma, soprattutto, tenendo conto dell'intero SoC (di cui la CPU è una piccola parte).
Non è qualche milione di transistor in più che possa fare la differenza su chip da miliardi di transistor...
Questo succede soltanto nei settori embedded low-cost, dove si parla di core nell'ordine di qualche milione di transistor, o anche meno.
Sarà, ma stranamente stanno TUTTI aspettando i processi produttivi più avanzati ma... più costosi...
Oggi nel mobile, perché ARM parte da molto in basso in termini di performance (ma anche di consumi), ma man mano che passa il tempo e sempre più compagnie ci investono, sembra trovare sempre più sbocchi anche in nuovi mercati. Sempre più evoluti, portandola fuori dal mondo dove è vincolata ai bassi consumi.
AMD non è un problema per Intel già da un po' di anni. Lo è, invece, ARM, a causa del tempo (ma soprattutto delle occasioni: vedi Apple con iPhone) che Intel ha perso nel settore mobile (smarthphone & tablet per la precisione).
IoT è lì per dimostrare che non è così. Ribadisco quanto espresso sopra: se si scende nell'ordine dei milioni di transistor le differenze pesano, questo sarebbe stupido negarlo.
Altrimenti la "x86-tax" diventa via via sempre più trascurabile.
La cosa interessante da notare è che ormai anche i SoC RISC, ARM in primis, sono dotati di miliardi di transistor, perché le esigenze dei consumatori sono sempre più elevate.
Per Intel tutto ciò diventa un circolo virtuoso: più aumentano le feature -> più aumentano i transistor dei SoC -> più la x86 tax diventa insignificante.
Grazie dei chiarimenti, il futuro pare sia sempre più ARM più per una questione di costi che di consumi, e allora i [B][U]recentissimi rumors di una ditta di cpu cinesi interessata a comprare AMD con l'aiuto di finanziamenti del governo cinese [/U][/B]sono veri almeno in parte. Già sappiamo che non vogliono andare oltre ad XP come sistema e forse come i russi costruirsi una cpu Arm. AMD è diventata un ottimo investimento.
IoT è lì per dimostrare che non è così. Ribadisco quanto espresso sopra: se si scende nell'ordine dei milioni di transistor le differenze pesano, questo sarebbe stupido negarlo.
Altrimenti la "x86-tax" diventa via via sempre più trascurabile.
Per Intel tutto ciò diventa un circolo virtuoso: più aumentano le feature -> più aumentano i transistor dei SoC -> più la x86 tax diventa insignificante.
Ma come mai allora ARM costa di meno? Per una questione di materiale?
E come mai AMD, Apple, Samsung, Amazon, forse Google, i russi e cinesi sono sempre più interessati a sviluppare chip custom ARM? Non è che mirirno un giorno a colmare il gap tra le prestazioni x86 e ARM? Come andrebbe un ARM con 100W di potenza?
Quale ARM? Ci sono centinaia di SoC, con caratteristiche e prestazioni fra le più disparate.
No, a mio avviso il problema riguarda il modem e la miriade di coprocessori disponibili per ARM. Intel sta provando a colmare le lacune, ma le serve tempo e investimenti.
Primo perché è diventato il mercato di riferimento nel settore mobile.
Secondo perché Intel non cede le licenze della sua architettura, mentre ARM ha fondato il suo business.
Comunque tutte le realtà che hai elencato continuano a essere interessate e a far uso di IA-32/x86.
Possono provarci. Vedremo cosa riusciranno a tirare fuori, ma io sono scettico, e da diverso tempo.
A fuoco? A parte gli scherzi, non ne ho idea. Le implementazioni di un'architettura non sono tutte uguali. Il silicio lo puoi impiegare per realizzare architetture con un elevato IPC, ad esempio. Oppure per un'elevata potenza di calcolo aggregata (tanti piccoli core).
Tutte che comunque costano meno del più scrauso Atom prodotto da Intel.
Pure il K1 di nvidia che è una bella bestia in termini di prestazioni e tecnologia costa meno.
Rumour senza fondamento.
Le licenze per l'utilizzo dell'architettura x86 non sono trasferibili, o AMD o nessuno.
oggi come oggi l'asus memo pad da 7" costa meno di 70 euro, in versione 8 gb wifi only.
non so quanto meno (posto che ci sia un "meno" mi andrebbe a costare un'analoga soluzione arm.
oggi come oggi l'asus memo pad da 7" costa meno di 70 euro, in versione 8 gb wifi only.
non so quanto meno (posto che ci sia un "meno" mi andrebbe a costare un'analoga soluzione arm.
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