Connessioni di rete più veloci grazie ad un vetro "graffiato"
L'Università di Sydney mette a punto una nuova tecnologia per l'instradamento dei segnali ottici. Bassi costi di produzione e velocità fino a 100 volte superiori rispetto alle attuali: è il futuro?
di Andrea Bai pubblicata il 17 Luglio 2008, alle 14:03 nel canale MercatoSu Hardware Upgrade abbiamo avuto occasione più volte di parlare delle tecnologie di trasmissione dati sfruttando i fenomeni ottici per realizzare dispositivi e sistemi di comunicazione più performanti rispetto alle soluzioni attuali. Come spesso rimarcato, la tecnologia ottica è in grado di fornire prestazioni migliori grazie ad una maggiore velocità di comunicazione, a minori costi di produzione e ad una pressoché totale immunità alle interferenze elettromagnetiche.
Oltre ai grandi nomi del panorama IT, come IBM e Intel, molte realtà più o meno grandi e altrettanti atenei sparsi per il globo stanno lavorando a progetti di sviluppo che coinvolgono tecnologie ottiche. L'ultimo del quale si ha notizia, in ordine cronologico, è il progetto portato avanti in collaborazione dall'università di Sydney e dal CUDOS (Centre for Ultra-high bandwidth Devices for Optical Systems), annunciato recentemente in occasione della Opto-Electronics and Communications Conference (OECC).
Frutto del progetto è la realizzazione di un "chip" costituito da un particolare vetro sul quale sono state praticate delle micro-incisioni. Ben Eggleton, direttore del CUDOS, ha dichiarato: "Si tratta di un mattone essenziale e di un fondamentale passo avanti rispetto a ciò che già esiste attualmente. Si sta parlando di reti che potenzialmente potrebbero comunicare a velocità cento volte superiori rispetto alle attuali, senza alcun surplus di costi all'utente finale"
Eggleton definisce il particolare pezzo di vetro come un "Photonic Integrated Circuit", che utilizza le micro-incisioni come "canalizzazioni" per l'indirizzamento dei segnali ottici. Secondo quanto si apprende la velocità della singola operazione di instradamento è nell'ordine del singolo picosecondo che permette in potenza di raggiungere una velocità di comunicazione nell'ordine dei terabit al secondo.
La realizzazione delle incisioni sul frammento di vetro sarebbe inoltre estremamente semplice, tale quindi da comportare costi piuttosto bassi per l'eventuale produzione in volumi. La prima dimostrazione di questa tecnologia ha permesso di raggiungere una velocità 60 volte superiore rispetto alle attuali reti australiane e Eggleton assicura che con una ulteriore fase di sviluppo e affinamento, sarà possibile incrementare notevolmente il già ragguardevole risultato raggiunto.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono anni che si fanno switch, multiplexer,rings,etc etc di questa portata su vetro, vetro su silicio, con cristalli liquidi, senza cristalli liquidi, con polimeri, senza polimeri.
Non capisco dov'è la novità..se non altro nel momento in cui il "vetro graffiato" non è null'altro che un accozzaglia di guide d'onda e switches ottici di cui non vengono menzionate:
a) i processi e le tecnologie
b) le prestazioni in termini di perdita del segnale
c) le modalità di accoppiamento in fibra e le relative perdite di segnale e di energia.
d) il tipo di substrato..ovvero quale tipo di "vetro".
mah..si attende riscontro dall'università in questione..
Per citare un famoso comico, alla faccia del bicarbonato di sodio!
Ah ma per quello ci pensano i provider...
A 90€ al mese in eccezionale offerta irripetibile, per di piu'
E non paghi il canone telecom!!!
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