Dazi doganali su prodotti hi-tech: attriti tra USA ed EU

Dazi doganali su prodotti hi-tech: attriti tra USA ed EU

Gli Stati Uniti accusano l'Europa di violare un accordo del WTO in merito all'applicazione delle tariffe doganali sui prodotti elettronici

di pubblicata il , alle 14:23 nel canale Mercato
 

Gli Stati Uniti hanno presentato una lamentela formale all'organizzazione internazionale del commercio (WTO - World Trade Organization) affinché l'Unione Europea abroghi le tariffe doganali imposte su diversi prodotti elettronici. La richiesta è stata presentata sulla considerazione secondo la quale tali tariffe rappresenterebbero una violazione dell' ITA - Information Technology Agreement stipulato nel 1996 tra 70 diversi membri del WTO e impegna le varie parti nell'agevolazione del commercio di prodotti tecnologici.

L'Unione Europea, tuttavia, è di diverso avviso ed asserisce che le tariffe imposte sono state applicate solamente ad alcuni prodotti con particolari nuove funzionalità, che non sarebbero previste nei termini dell'accordo siglato più di dieci anni fa.

Gli Stati Uniti ne danno però un giudizio molto duro, ritenendole un ostacolo al progresso tecnologico e all'innovazione, esattamente in opposizione a quelli che dovrebbero essere gli scopi dell'accordo. "L'Unione Europea dovrebbe collaborare con gli Stati Uniti per la promozione delle nuove tecnologie ed evitare di adottare strategemmi protezionistici per incrementare i dazi su questi prodotti. Si rende necessario che l'Unione Europea elimini definitivamente i nuovi dazi e cessi la manipolazione delle tariffe per scoraggiare l'innovazione tecnologica" ha dichiarato Susan C. Schwab, Rappresentante del Commercio USA.

70 miliardi di dollari sarebbe, nello specifico, il valore sul quale si fonda il malcontento degli Stati Uniti e che rappresenterebbe il valore delle esportazioni dello scorso anno relative ai prodotti al centro della vicenda. Secondo una serie di rilevazioni statistiche l'Unione Europea praticherebbe tariffe pari al 14% circa per alcuni prodotti, che pur essendo commercializzati da compagnie statunitensi sono spesso prodotti al di fuori degli Stati Uniti.

Il governo USA ha dichiarato di avere già tentato di risolvere il problema in modo informale con il comitato WTO ITA, senza tuttavia riuscire ad arrivare ad una posizione condivisa. Con la presentazione di una lamentela formale ora le parti hanno tempo 60 giorni per risolvere la disputa: nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, il caso potrebbe diventare di competenza dell'intero WTO con l'avvio di operazioni di indagine e valutazione sulle tariffe applicate.

Proponiamo, agli interessati ad approfondire l'argomento, anche questo post sul nostro blog, Appunti Digitali, dove Alessio Di Domizio tratta delle differenze di prezzo euro-dollaro di uno stesso prodotto. Buona lettura!

68 Commenti
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int main ()29 Maggio 2008, 14:33 #1
oddio speriamo vincano gli usa almeno finalmente si potrà comprare senza dogana e risparmiare d brutto!!!!!!!! speriamo bene
Paganetor29 Maggio 2008, 14:35 #2
eeeeeeeeehhhhhhhhhhh, magari!!!!!!!!!!!!!!

in compenso mi rincuora un po' il fatto che non sia un problema prettamente italiano, ma che riguardi l'intera UE...

vediamo cosa succede, anche se togliere i dazi non significa che non paghi l'iva in ingresso...
gas7829 Maggio 2008, 14:37 #3
infatti:
il problema per i nostri acquisti all'estero e' l'IVA..e quella non e' possibile eliminarla
int main ()29 Maggio 2008, 14:41 #4
mi ero illuso XD
Paganetor29 Maggio 2008, 14:44 #5
be', già solo il fatto di sapere che pagherai il 20% (su oggetto e spedizione ) anzichè il 20% + una percentuale random di dazio ti permette di fare dei conti un po' meno spannometrici sulla convenienza di un acquisto...
Wasted Years29 Maggio 2008, 14:50 #6
Però che strano, ho appena controllato per curiosità sul libro delle tariffe doganali e merci come processori ed accessori risultano essere esenti da dazio. In teoria c'è "solo" l'IVA (20%) da pagare al momento dell'importazione. Non capisco...

Ho chiesto ad un operatore doganale e dovrebbe funzionare così: prezzo dell'oggetto + dazio + IVA sul totale di prezzo e dazio.
al13529 Maggio 2008, 14:54 #7
infatti un oggetto ti viene a costare un 30% in piu. gia provato diverse volte. che schifo
Tefnut29 Maggio 2008, 14:59 #8
senza contare che ti rimane fermo in dogana per chissà quanto.
bonzuccio29 Maggio 2008, 15:03 #9
Scusate ma col dollaro in quelle condizioni che pretendono?
Io sono contro i dazi ma potevano svegliarsi almeno un po prima, chi me lo farebbe fare di comprare un apparecchio in europa con gli euro se in america costa la metà grazie al dollaro debole?
Se l'europa vuole la moneta forte per importare il semilavorato ed esportare tecnologia guadagnando su questo punto non può fare altro che difendere il suo mercato interno specie in queste condizioni imho
bonzuccio29 Maggio 2008, 15:05 #10
Originariamente inviato da: Paganetor
eeeeeeeeehhhhhhhhhhh, magari!!!!!!!!!!!!!!

in compenso mi rincuora un po' il fatto che non sia un problema prettamente italiano, ma che riguardi l'intera UE...

vediamo cosa succede, anche se togliere i dazi non significa che non paghi l'iva in ingresso...


Veramente il problema italiano è che noi esportiamo praticamente MANUFATTI (moda etc etc)
in concorrenza coi cinesi facendo leva su un made in italy che (a sua volta) si basa su fabbrichette al nord piene di cinesi clandestini assoldati dalle case della moda a 2 lire.
Chiaro che ci sono piccole eccellenze e altri ambiti ma mediamente il problema è questo guardando i dati di crescita rispetto agli altri paesi che hanno usato l'euro forte investendo in ricerca e innovazione

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