Emorragia di utenti per MySpace
Il social network ha perso 10 milioni di utenti unici tra gennaio e febbraio, News Corporation sempre più convinta della cessione
di Andrea Bai pubblicata il 29 Marzo 2011, alle 12:20 nel canale MercatoIl social network ha perso 10 milioni di utenti unici tra gennaio e febbraio, News Corporation sempre più convinta della cessione
di Andrea Bai pubblicata il 29 Marzo 2011, alle 12:20 nel canale Mercato
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE alla fine my_ non ci guadagnava niente. Inoltre il sito era diventato pesante e indisponente all'ennesima potenza.
Infatti io e i miei amici abbiam deciso di puntar di più su facebook, poi in futuro magari twitter e last.fm
parecchie pagine di myspace generavano traffico di decine di mega solo per caricare la pagina principale...
poi le band emergenti "furbette" si aprivano decine di account paralleli... con un traffico esorbitante...
Il discorso degli pseudoartisti narcisisti...certo, ma ogni piattaforma ha i suoi: sui forum ci sono quelli che per avere un numero di messaggi altissimo entrano in ogni discussione con commenti di poche parole giusto per...o palesemente fuori contesto, su FaceBook(?) meglio non commentare..., su YouTube penso che tutti abbiano avuto almeno una volta esperienza e su MySpace è lo stesso. Se però si guarda solo al peggio per dare giudizi su una piattaforma non si va da nessuna parte. MySpace è nata come piattaforma musicale e come tale porta con se davvero tante belle cose, stupende in alcuni casi. Certo, vanno scovate girando, ascoltando e per questo serve tempo ma quello che si trova di indipendente è notevole ed è musica vera di persone appassionate e non con le scadenze majoriane di un'album al mese per contratto.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".