Fusione tra Elpida e Micron? Samsung trema

Fusione tra Elpida e Micron? Samsung trema

Voci di fusione per le due realtà, che andrebbero così a costituire il più forte rivale che Samsung abbia mai avuto

di pubblicata il , alle 15:32 nel canale Mercato
Samsung
 

Una possibile fusione tra Micron Technology ed Elpida Memories ha il potenziale di ridefinire in maniera sostanziale il panorama competitivo del mercato DRAM, dando vita ad un attore che ha tutte le carte in regola per sfidare la leadership di Samsung Electronics. E' la società di analisi di mercato IHS che propone una chiave di lettura della speculazione, a seguito di numerose voci circolate in questi ultimi giorni.

La nuova realtà che scaturirebbe dalla fusione delle due compagnie, diventerebbe immediatamente il secondo più grande protagonista del mercato DRAM, con una capacità di produzione combinata di 374 mila wafer al mese. La nuova realtà avrebbe così in mano il 28% della capacità di produzione DRAM mondiale, alle spalle della coreana Samsung con i suoi 433 mila wafer al mese. Attualmente Elpida e Micron si piazzano rispettivamente al terzo e al quarto posto, precedute da Hynix Semiconductor che, nel caso della formazione della nuova realtà, scivolerebbe al terzo posto con uno share del 23% sulla capacità di produzione a 300 mila wafer al mese.

Mike Howard, analista per l'area DRAM&Memory per IHS, commenta: "Una fusione tra Micron ed Elpida presenterebbe a Samsung il suo più forte rivale di sempre. Samsung è di norma in vantaggio di 10 punti percentuali sul diretto concorrente, ma la fusione accorcerebbe significativamente il vantaggio a cinque punti percentuali".

L'eventuale fusione tra le due compagnie, tuttavia, non può prescindere da una serie di considerazioni. Anzitutto Elpida ha un debito piuttosto consistente, con 4 miliardi di dollari in obbligazioni in circolazione alla fine del terzo trimestre dello scorso anno. In secondo luogo bisogna considerare la forza dello Yen, la valuta di riferimento per il 60% circa della produzione di Elpida in Giappone. La forza della moneta rende infatti la produzione nell'area del Sol Levante non competitiva rispetto alla produzione in altri paesi asiatici, come Taiwan e Sud Corea dove sono realizzate la maggior parte delle memorie DRAM. Infine un elemento di attenzione è la partenrship in corso tra Micron e la taiwanese Nanya Technology, dove le due realtà condividono gli sforzi di sviluppo e che potrebbe contenere vincoli contrattuali che renderebbero difficile la fusione tra Micron ed Elpida.

Ma l'eventuale operazione presenta anche una serie di positività: per Elpida si tratterebbe di poter accedere ad una tipologia di clienti, più prestigiosa, attualmente servita da Micron mentre quest'ultima potrebbe, di contro, raggiungere i clienti di Elpida interessati alle soluzioni mobile DRAM.

Per i clienti di entrambe l'eventuale fusione potrebbe invece assumere connotati differenti, a seconda delle situazioni: da un lato, infatti, vorrebbe dire avere a che fare con un interlocutore in meno sul mercato che potrebbe condurre gli attori rimanenti a fare ancor più leva sui propri clienti. Ma la fusione darebbe inoltre prova dell'attuale necessità di un forte concorrente per mitigare l'infulenza di Sasmsung sul mercato. Nel complesso, osserva Howard, i benefici di un mercato più stabile sarebbero di gran lunga maggiori degli inconvenienti dovuti ad un fornitore in meno.

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