Google acquisisce SlickLogin, la password si baserà sui suoni
Google ha comprato una nuova realtà del mondo tecnologico. SlickLogin è una società che si occupa di password basate sui suoni
di Nino Grasso pubblicata il 17 Febbraio 2014, alle 14:31 nel canale MercatoSlickLogin è adesso proprietà di Google. Ad annunciarlo è la stessa società che ha rilasciato un breve comunicato all'interno del sito ufficiale in cui si legge che l'obiettivo è quello di rendere internet ancora più sicuro rispetto ad ora. La stessa Google ha in seguito confermato l'acquisizione.
Attualmente non sono ancora disponibili i dettagli circa gli accordi fra le due società, che arriveranno probabilmente in un secondo momento. L'idea dietro SlickLogin è la seguente: per verificare l'identità di un utente e garantirne l'accesso, un sito web dovrebbe generare un suono inudibile per l'orecchio umano da riprodurre attraverso gli altoparlanti del sistema.
Un'app in esecuzione sullo smartphone registra il suono, e dopo averlo analizzato invia un ulteriore segnale al server del sito verificando l'identità dell'utente. L'applicazione sarebbe in grado di riconoscere la vicinanza dei due dispositivi attraverso una serie di tecnologie diverse, come Wi-Fi, Bluetooth, NFC, codici QR e, naturalmente, il GPS per la geolocalizzazione esatta, quando necessario.
SlickLogin sostanzialmente vuole sostituirsi ad una password tradizionale, ma non solo. Per via dei limiti stessi della tecnologia, è più verosimile che il servizio possa venire utilizzato all'interno di sistemi a doppia autenticazione, in cui viene richiesta la password "audio" dopo aver digitato correttamente quella testuale più tradizionale.
Il team israeliano alla base di SlickLogin si rivela entusiasta dell'acquisizione: "Oggi annunciamo che la compagnia farà parte di Google, società che condivide il nostro stesso concetto di sicurezza", sono le parole di SlickLogin. L'obiettivo dell'unione delle due realtà? Rendere internet un posto più sicuro, ma senza processi frustranti o troppo complicati da ripetere più volte.
6 Commenti
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Perchè basta creare un software simile all'app sullo smartphone ma installato direttamente sul PC che tenta di effettuare l'accesso, così che catturi il segnale audio destinato alle casse ed invii la risposta indietro...
ma senza ulteriori dettagli è davvero difficile capire come funzioni davvero il meccanismo. Ma una cosa è certa... fin quando le casseforti avranno una serratura ci sarà sempre un modo per forzarla.
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