Google: IPv6 dà segni di vita
Un esperimento del colosso di Mountain View fotografa la penetrazione di IPv6 complessiva, per nazione e per OS: fra numeri esigui, emerge una situazione comunque sorprendente
di Alessio Di Domizio pubblicata il 14 Novembre 2008, alle 10:39 nel canale MercatoLa progressiva saturazione di IPv4 - accelerata dal boom di Internet in molti paesi emergenti - non ha finora impattato significativamente sul volume di client abilitati ad IPv6, che rimangono un'esigua minoranza.
Le cifre mostrate da Google presso un incontro del RIPE tenutosi a Dubai, sembrano mostrare una lieve inversione di tendenza, rispetto ad analisi precedenti. Secondo un censimento presso le proprie strutture, Google ha stimato che lo 0,238% dei client a livello mondiale, sarebbe correttamente abilitato all'uso di IPv6 e lo userebbe come protocollo preferito, quando disponibile.
Un altro dato interessante è la percentuale di client in cui il protocollo IPv6 è implementato ma non funziona: lo 0,09%, ossia un numero pari a poco meno di un terzo del totale dei client muniti di IPv6.
Disaggregando i dati di Google per nazione emergono alcune sorprese: al primo posto vediamo la Russia, con una penetrazione pari allo 0,76%, seguita dalla Francia con lo 0,65% e dall'Ucraina con lo 0,64% dell'utenza. Gli USA sono quinti con lo 0,45% mentre Cina e Giappone seguono da lontano con 0,24% e 0,15% rispettivamente.
Non esistono dati affidabili per commentare la leadership russa, ma è facile spiegare la situazione della Francia, paese nel quale molti ISP offrono router che supportano nativamente IPv6.
Negli USA invece, la quota di mercato del Mac, più elevata che in qualunque altro paese del mondo, giustificherebbe la penetrazione di IPv6: OS X usa come scelta preferita IPv6 non appena sia connesso a un router che garantisce questa funzionalità - come per esempio alcune recenti soluzioni di rete Apple.
Questa feature si traduce nel fatto che - come riportato dalla ricerca e sottolineato da ArsTechnica - il 52% dei client IPv6 a livello mondiale sono Mac e usano 6to4 - un sistema che consente la trasmissione di pacchetti IPv6 su reti IPv4, implementato per l'appunto da apparati come la stazione Airport Extreme.
Analizzando i dati disaggregati per sistema operativo, Mac OS guida la classifica con il 2.44% degli utenti abilitati all'uso di IPv6; seguono Linux con lo 0,93%, Vista con lo 0.32% - un dato che sottovaluta l'OS di Microsoft in quanto il suo sistema di tunneling, Teredo, usa IPv4 come protocollo preferito - quindi Windows Server 2003 con lo 0,07%, Windows XP con lo 0,03% e Windows 2000 con meno dello 0,01%.
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche Vista ce l'ha attivato di impostazione predefinita, XP ce l'ha a disposizione.
Non so dire Linux, ma credo che sia implementato anche lì.
Anche Vista ce l'ha attivato di impostazione predefinita, XP ce l'ha a disposizione.
Non so dire Linux, ma credo che sia implementato anche lì.
è implementato sia in windows vista che in xp che in win 200 che in linux che su mac.
l'articolo dice solamente che la maggior parte degli utilizzatori del protocollo ipv6 negli stati uniti sono macchine apple, forse a causa del fatto che i router apple supportano e hanno attivato nativamente ipv6 così come osx
Certo che è il futuro.... gli indirizzi ipv4 stanno finendo. Con l'ipv6 potremmo dare un indirizzo ip privato a tutto... copresi tostapane frigoriferi e microonde
Ergo SI DEVE PASSARE punto e stop.
Per quanto riguarda il tuo router se non lo supporta sarà vecchissimo, perchè il mio router wireless DLINK preso circa 3 anni fa ce l'aveva già.
I tempi cambiano, il mondo si evolve e le tecnologie crescono.. fosse per certi commenti che leggo ovunque la gente sarebbe restata all'età della pietra ancora..
Alcuni router dovranno essere necessariamente aggiornati, ma credo che la maggior parte di quelli che trovi in giro di buona marca siano già pronti a questo.
Senza considerare alcuni modem-router che forniscono direttamente gli ISP, che in alcuni casi vengono aggiornati dall'ISP (almeno quello che da Telecom con Alice viene aggiornato dall'isp).
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