HP: "Intel e Microsoft da partner a concorrenti"

HP: Intel e Microsoft da partner a concorrenti

Il CEO di HP esprime qualche considerazione sul mutamento dello scenario competitivo, osservando come i partner di lungo corso stiano in realtà diventando dei veri e propri concorrenti

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Mercato
IntelHPMicrosoft
 

Nuovi dispositivi, tablet e smartphone su tutti, nuovi trend e nuovi modelli di business e approccio agli affari: sono tutti elementi che hanno condizionato e mutato in maniera significativa il mondo computing nel corso degli ultimi anni. Mutazioni che vanno a scardinare verità immutabili e che portano molte realtà sul mercato ad esplorare settori storicamente non di appartenenza, con le aziende specializzate nella realizzazione e sviluppo di dispositivi hardware che si interessano al mondo software e, viceversa, colossi del software che entrano "in punta di piedi" sul mercato dell'hardware.

Il CEO di HP Meg Whitman ha esplicitato il problema in occasione del recente meeting con gli analisti: "Il tradizionale e redditizio mercato di HP sta affrontando una sintomatica distruzione. Nei Personal Systems, per esempio, i dispositivi Wintel-based sono sostituiti da PC basati su ARM e dispositivi mobile che fanno uso di sistemi operativi concorrenti. I tablet crescono mentre il business dei PC tradizionali si contrae. E anche con il numero dei dispositivi personali complessivamente in espansione, il printing rimane un settore abbastanza piatto a livello mondiale".

Quale ulteriore esempio del mutamento del mercato il CEO di HP ha ricordato la situazione che si sta verificando sul mercato enterprise computing. Lo spostamento verso infrastrutture cloud, verso il software ed i servizi sta velocemente portando ad un superamento delle necessità per l'hardware tradizionale e virtualizzato. Il business del software su licenza sta inoltre subendo i contraccolpi della nascita dei modelli di business che vedono il software come un servizio e non più come un bene.

Whitman, pur mostrando fiducia e ottimismo nelle capacità della compagnia di poter capitalizzare sui nuovi trend, riconosce un altro importante problema: i partner di lungo corso, anch'essi provvisti di un importante know-how e tecologie, stanno via via assumendo il ruolo di rivali: "Vediamo cambiamenti profondi nel panorama competitivo. I nostri concorrenti si stanno espandendo nello scenario dell'IT con prodotti e soluzioni integrati. I concorrenti specifici stanno esercitando maggior pressione in aree obiettivo e seguonoi nuovi mercati. Abbiamo anche qualche concorrente emergente che sta distruggendo i mercati con nuove tecnologie e nuovi modelli di business. Gli attuali partner di lungo corso, come Intel e Microsoft, stanno diventando sempre di più dei concorrenti".

Nello specifico, Intel sta investendo in Android e Tizen per il mercato smartphone e mobile e sta collaborando con i produttori ODM di sistemi server fornendo tecnologie che concorrono con quelle sviluppate da HP per i propri server. Microsoft, invece, ha sollevato le preoccupazioni di molti partner, non solo HP, con il debutto dei sistemi Surface.

11 Commenti
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dobermann7714 Ottobre 2013, 14:04 #1
Edit
II ARROWS14 Ottobre 2013, 14:38 #2
[edit: dalla notizia sembrava che HP stesse facendo un esempio... non un elenco di concorrenti]
ionet14 Ottobre 2013, 15:26 #3
starsene zitta?
e perche e' tra i piu' grandi clienti (se non il n1)al mondo per intel e m$

casomai e' hp ad avere il potenziale di mandare in bancarotta i suoi fornitori,poi ok intel e m$ sono troppo grandi e hanno tanti clienti,ma hp merita sicuramente un posto d'onore nel tavolo delle trattative

cioe' caccia i soldi e deve pure stare zitta
GByTe8714 Ottobre 2013, 16:32 #4
Praticamente BusinessMagazine è anche una press room HP.
adapting14 Ottobre 2013, 17:59 #5
Originariamente inviato da: ionet
starsene zitta?
e perche e' tra i piu' grandi clienti (se non il n1)al mondo per intel e m$

casomai e' hp ad avere il potenziale di mandare in bancarotta i suoi fornitori,poi ok intel e m$ sono troppo grandi e hanno tanti clienti,ma hp merita sicuramente un posto d'onore nel tavolo delle trattative

cioe' caccia i soldi e deve pure stare zitta


Stare zitta o parlare? E che differenza fa più ormai?
HP ha perso occasioni storiche per diventare un player di riferimento, con una propria tecnologia, propri prodotti e un proprio mercato.
Invece ha preferito essere il partner numero uno del mondo Wintel, con margini minimi, e concorrenti del calibro di Acer e Lenovo.
IBM aveva capito l'antifona lasciando il campo nel 2004, HP invece si è intestardita a far concorrenza a cinesi e taiwanesi.
Il risultato? Appena il mondo wintel è finito ai margini, ecco che i due colossi monopolisti gli mangiano anche la sua fetta. E ora si arrangino. Protestino, piangano. Chissà a cosa servirà. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Alfhw14 Ottobre 2013, 22:05 #6
Originariamente inviato da: Bivvoz
HP secondo me aveva 2 scelte.
O stringere accordi con intel e ms per lanciare i loro prodotti nel modo migliore, però forse si sarebbe giocata il rapporto con i nuovi mercati di ARM/android.
O poteva starsene zitta come tutti e cavalcare entrambi i mercati.

Oppure spingere l'ottimo WebOS acquistato nel 2010 e poi buttato nel cesso solo un anno dopo senza neanche un serio tentativo di farlo decollare.
LMCH14 Ottobre 2013, 22:21 #7
Originariamente inviato da: Bivvoz
Mah

Intel e MS stanno lottando per mantenere le loro fette di mercato contro i concorrenti (Google con android, ARM, Apple), non stanno certo combattendo contro HP.


Secondo il modello delle forze competitive di Porter i fornitori sono da considerare come potenziali concorrenti.

In primo luogo un fornitore quando comincia ad avere troppo potere contrattuale (ed è dagli anni '90 che sia Microosft che Intel sono in tale posizione dominante nei confronti dei loro stessi clienti) ti erode gli utili o ti può far pressione nel fare scelte imprenditoriali che non sono quelle migliori per te.

In secondo luogo un fornitore potrebbe decidere di entrare nel tuo stesso settore e farti concorrenza diretta.

Quindi non è così campato in aria classificarli come concorrenti (in senso lato).
LMCH14 Ottobre 2013, 23:54 #8
Originariamente inviato da: Bivvoz
Mi sta tutto bene, tutto verissimo.

Ma non puoi dire al tuo unico fornitore di software e quasi unico di hw "ehi sai che c'è? mi stai sul cubo!" così all'improvviso senza avere alternative.
Perché montare solo cpu AMD e Linux non è un'alternativa, è un suicidio.


Mica ha detto che non compreranno più licenze di Windows o cpu Intel.
Ultimamente sia Microsoft che Intel hanno dato troppo per scontati i loro clienti e fatto scelte che in ultima analisi li hanno danneggiati, visto che HP può permetterselo, glielo dice chiaramente.
carlottoIIx615 Ottobre 2013, 03:07 #9
mi ricordo quando amd era a 64bit e intel no, e mi ricordo che winsows andò sui 64 bit solo quando intel li aveva anche
rockroll15 Ottobre 2013, 03:24 #10
Originariamente inviato da: Bivvoz
Mi sta tutto bene, tutto verissimo.

Ma non puoi dire al tuo unico fornitore di software e quasi unico di hw "ehi sai che c'è? mi stai sul cubo!" così all'improvviso senza avere alternative.
Perché montare solo cpu AMD e Linux non è un'alternativa, è un suicidio.


Addirittura?

Sarebbe l'unica a farlo o almeno la prima (se altri lo faranno c'è posto per tutti), potrebbe offrire prezzi più che interessanti, potrebbe specializzarsi in supporto Linux e magari multiboat con win7 o megio XP cristallizzato, e ancor meglio crearsi una sua versione UNICA di Linux...
Avrebbe i favori, le simpatie e l'appoggio di tanti, molti ma molti di più di quel 1.5 % che farebbero credere certe statistiche in merito.
Ma le CPU AMD (al contrario delle GPU) non sono all'altezza di Intel nella fascia alta? e chi se ne frega, a chi serve una potenza già oggi esagerata e strapagata in nome del marchio Intel, se si va di Linux anzichè di quei macigni M$, ormai disperatamente a quadrettoni!
Il problem di Linux è uno solo: la scarsa diffusione, per cui la gente stenta ad adottarlo perchè teme di sentirsi fuori dal mondo conosciuto e abbandonata a se stessa tra una miriade di distribuzioni, ma se c'è dietro una H.P. le cose cambiano decisamente aspetto, e con la sua diffusione automaticamente crescerebbe il parco applicativo, ammesso che ce ne sia bisogno.
Certo si tratterebbe di rischiare, o meglio di trarne vantaggio a lungo termine, ma se solo H.P. (e/o chi per lei) avesse il coraggio di farlo renderebbe un grande servizio all'Umanità intera, e col tempo ne godrebbe ampiamente i frutti.
Tutto sta a vedere se può permettersi anni di investimenti senza ritorno adeguato prima che il mercato venga "svegliato"...

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