Il CTO di Facebook saluta l'azienda, verso una nuova startup
Bret Taylor abbandona la compagnia per fondare una nuova startup, i cui dettagli sono ancora ignoti, insieme ad un ex-dipendente Google, Kevin Gibbs
di Andrea Bai pubblicata il 19 Giugno 2012, alle 10:01 nel canale MercatoBret Taylor, Chief Technology Officer per Facebook ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni dal colosso dei social network, che saranno effettive più avanti nel corso dell'estate. Tra le responsabilità di Taylor vi sono le attività di sviluppo di piattaforma e mobile di Facebook, che verranno prese in carico rispettivamente da Mike Vernal e Cory Ondreijka, già subalterni di Taylor.
Prima di approdare in Facebook, Taylor ha lavorato in Google fino al 2007 per poi abbandonare il colosso di Mountain View ed imbarcarsi in un'avventura personale fondando FriendFeed. Dopo che Facebook ha acquisito FriendFeed nel 2009, Taylor è entrato nelle fila del celebre social network, per diventare CTO due anni fa.
Taylor, che ha descirtto il tempo trascorso in Facebook come uno dei più soddisfacenti della sua carriera, riconosce che questa decisione può essere vista come destabilizzante, soprattutto in un momento in cui l'attenzione di media e investitori è altissima dopo l'approdo in borsa del social network.
La decisione di Taylor pare tuttavia non aver colto di sorpresa il team dirigenziale di Facebook, con lo stesso CTO che ha voluto sottolineare di aver chiarito fin da subito a Zuckerberg che egli avrebbe potuto lasciare la compagnia da un momento all'altro per fondare una nuova startup. Secondo le dichiarazioni, i due hanno convenuto che questo è il momento giusto per un passo di questo tipo.
Attualmente non è disponibile alcun dettaglio circa la nuova avventura professionale di Taylor, se non che andrà ad unire le forze con un altro ex-impiegato di Google, Kevin Gibbs, che per il colosso di Mountain View si occupavadel Google Application Engine. Taylor si è limitato ad affermare che i due si concentreranno su un settore con cui non hanno familiarità e per il quale dovranno iniziare tutto dal nulla.
E' durante il periodo di gestione di Taylor che Facebook ha lanciato Facebook camera, Facebook App Center, la Timeline, l'applicazione per iPad e le funzionalità integrate in iOS 6 recentemente annunciate da Apple in occasione della Worldwide Developer Conference.
11 Commenti
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Boh io certa gente proprio non la capisco... cioè è giusto che uno segua le sue idee... ma ora come ora non mi sembra proprio il momento di rischiare, rinunciando al ruolo che ha in un'azienda come Facebook.
Che te ne fai dei soldi quando ne hai così tanti?
Bravo, hai centrato perfettamente il punto.
ma stai lì che almeno campi tranquillo!
Boh io certa gente proprio non la capisco... cioè è giusto che uno segua le sue idee... ma ora come ora non mi sembra proprio il momento di rischiare, rinunciando al ruolo che ha in un'azienda come Facebook.
Quoto quanto detto dagli altri e aggiungo che in America la crisi economica non è paragonabile alla nostra, quindi sarebbe sbagliato valutare le scelte lavorative dal nostro punto di vista (hai un lavoro? tienilo!).
La crisi invece a me sembra che riguardi Facebook in sé, che giorno dopo giorno sta iniziando a scricchiolare sempre più forte...
ma stai lì che almeno campi tranquillo!
Boh io certa gente proprio non la capisco... cioè è giusto che uno segua le sue idee... ma ora come ora non mi sembra proprio il momento di rischiare, rinunciando al ruolo che ha in un'azienda come Facebook.
magari già immagina che facebook -con la quotazione in borsa- sta per iniziare la sua parabola discendente e preferisce mollare la baracca prima che inizi ad affondare come il Concordia..
Quelli che si devono tener stretto il lavoro sono gli operai da 1000 euro al mese, non certo i top manager...
Detto questo son curioso di vedere dove andrà a parare...!
La dinamicità del lavoro americana è altissima, la loro cultura lavorativa glielo permette tranquillamente, quasi glielo impone. In questo sono imbattibili, hanno possibilità infinite quasi.
Per noi è assurdo, ovvio.
Per loro invece sarebbe assurdo fare la fine degli impiegati dell'INPS, per esempio.
ma ti ricordo che la crisi dei mutui subprime & il crack della Lehman Brothers sono anche essi due "eccellenze" della società americana, il rovescio della medaglia...
quindi piano a prenderli come esempio in tutto, che sono i principali artefici delle globalizzazioni che stanno rovinando il mondo intero..
In USA dopo 2/4 anni si cambia la societa'.
E come giustamente e' stato detto, una volta che hai al sicuro un paio di case e 5 milioni di dollari - puoi permetterti di inseguire i sogni e cambiare.
ma stai lì che almeno campi tranquillo!
E' esattamente questo il motivo per cui l'Italia va male, perchè una volta raggiunto un buono stipendio ci si ferma per stare tranquilli.
Altra cosa quando c'è crisi è il momento giusto di provare ed innovare.
Non per ultimo, chi lavora per "fare" e non per "portare a casa la pagnotta" vuole sempre e costantemente provare ed innovare. Personalmente trovo allucinanti quei lavori ripetitivi e monotoni, come l'amministrazione dei sistemi o lo sviluppo e mantenimento di siti web. Che palle, sei sempre lì a fare la stessa cosa!!! Quindi non posso che appoggiare la sua scelta, rischiosa sicuramente, ma molto bella, avendo la disponibilità economica lo farei anche io.
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