Il mercato dei PC è in crisi ma Lenovo ha di che sorridere

Il mercato dei PC è in crisi ma Lenovo ha di che sorridere

Non è più una sorpresa l'andamento di Lenovo: l'azienda cinese è stata capace di toccare la prima posizione tra i produttori di PC in un difficile secondo trimestre, aprendo sempre più lo spazio tra i produttori globali non solo di computer ma di dispositivi smart connected

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Mercato
Lenovo
 

I dati di vendita del secondo trimestre 2013 per il mercato dei PC rilasciati nei giorni scorsi da Gartner non lasciano spazio a interpretazioni particolari: le vendite sono in calo generalizzato, maggiormente in alcune regioni ma in generale riduzione in ogni angolo della terra. I dispositivi mobile come tablet e smartphone stanno sempre più catturando l'interesse dei consumatori che non trovano interesse e giustificazione nell'aggiornare il proprio PC con un modello nuovo.

Oltre a questo dobbiamo segnalare come stia aumentando il numero di consumatori sprovvisti di un PC che come primo nuovo acquisto di uno strumento per il collegamento al web si rivolgono proprio ad uno smartphone o ad un tablet, scartando del tutto quella che era la categoria di riferimento per questo tipo di utilizzi sino a poco tempo fa.

A dispetto delle difficoltà del mercato c'è un'azienda che ha molto di che sorridere: parliamo di Lenovo, capace nel secondo trimestre dell'anno di superare HP quale primo produttore di PC al mondo con una quota di mercato che ha raggiungo il 16,7% del totale. HP segue da vicino, con il 16,3% mentre al terzo posto troviamo Dell con l'11,8% e a seguire Acer con l'8,3%.

Molto interessanti a riguardo le dichiarazioni rilasciate da Yang Yuanqing, Presidente e CEO di Lenovo:

"Siamo orgogliosi che Lenovo sia diventato il leader mondiale nei PC, e siamo grati ai nostri clienti e al nostro team globale per questo successo. Anche in un momento di mercato tra i più difficili, Lenovo non solo ha guadagnato quota, ma abbiamo costantemente migliorato la redditività grazie anche all'introduzione di prodotti sempre più innovativi, adatti a ogni pubblico. La posizione di leadership nei PC potrebbe certamente ancora fluttuare, nei prossimi trimestri. Ma sono pienamente convinto che nel mercato globale dei PC c’è ancora spazio per una crescita redditizia e per un’innovazione sostenuta.

"Il mercato dei PC sta cambiando, ma rappresenta comunque un'opportunità da 200 miliardi di dollari. Lenovo è in grado di avvalersi di questa opportunità in misura maggiore rispetto ai concorrenti, perché abbiamo costruito un business equilibrato nel corso degli ultimi 4 anni. Nelle nostre roccaforti tradizionali – la Cina, da un lato, e i PC professionali, dall’altro - abbiamo continuato a guadagnare quote di mercato e a costruire un profitto sostenibile. Nel frattempo, abbiamo raggiunto delle economie di scala e una migliore redditività nei mercati emergenti globali (in cui siamo leader) e nei PC di fascia consumer (in cui siamo il n. 2 globale). L’equilibrio tra crescita e redditività nel business dei PC rimane il nostro obiettivo per il futuro.

Per il Presidente e CEO dell'azienda c'è quindi ancora spazio di crescita nel mercato dei PC attraverso un continuo e sostenuto processo di innovazione. La strategia sviluppata da Lenovo in questi anni si è basata da un lato sul forte mercato cinese e sulle vendite di soluzioni PC professionali, dall'altro sullo sviluppo in mercati nei quali storicamente l'azienda non è mai stata particolarmente presente. Questa dinamica è ben evidente anche nel mercato italiano, dove Lenovo sta progressivamente guadagnando una posizione di rilievo.

Il fine di Lenovo rimane però quello di estendere la propria presenza nel settore dei cosiddetti “PC+” (PC Plus), fornendo al mercato non solo i tradizionali PC ma anche tablet, smartphone, smart TV e dispositivi connessi alla rete, migliorando la posizione attuale che vede l'azienda al terzo posto a livello globale tra i produttori di cosiddetti Smart Connected Device.

1 Commenti
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Attila198815 Luglio 2013, 08:46 #1
Il declino è normale, soprattutto con la "crisi".
Ma personalemente se dovessi spendere 500€ per un tablet, preferirei 1000 volte comprare un portatile

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