Intel taglia del 5% nel numero di dipendenti per il 2014
Intel prevede per il 2014 una riduzione della propria forza lavoro di circa il 5%, così da meglio adeguare la struttura alle necessità di business. Confermato il focus sulla diffusione di soluzioni tablet e le difficoltà nel settore dei PC
di Paolo Corsini pubblicata il 20 Gennaio 2014, alle 09:21 nel canale MercatoIntel
La scorsa settimana Intel ha annunciato i propri risultati finanziari per il quarto trimestre del 2013, unitamente ai dati annuali. Il quadro che emerge è di una certa difficoltà, con un fatturato annuale allineato a quello del 2012 ma dati in calo per utile operativo, utile netto e margine operativo lordo.
Da questo l'annuncio di una contrazione del personale di circa il 5% da mettere in atto nel corso del 2014, come riportato da Reuters. Per Intel si tratta di una manovra che permetterà di meglio allineare la forza lavoro esistente alle attuali necessità del business.
Intel impiega al momento attuale circa 107.000 dipendenti; la riduzione del 5% dovrebbe quindi coinvolgere circa 5.000 persone. C'è da considerare che con un così elevato numero di dipendenti ogni anno una quota consistente esce in modo naturale dall'azienda per pensionamento. E' ipotizzabile che Intel possa lavorare su questo per ridurre il numero dei dipendenti, di fatto accelerando uscite dall'azienda già previste per il prossimo futuro. La riduzione del 5%, quindi, potrebbe essere frutto di un processo naturale, con di fatto posizioni che verranno lasciate vacanti e non rimpiazzate nel breve.
Riteniamo che l'annuncio sia legato anche alla decisione, comunicata la scorsa settimana, di tenere per il momento chiusa la fabbrica a Chandler, Arizona, per la quale era stata originariamente previsto l'avvio della produzione di nuovi chip con tecnologia produttiva a 14 nanometri.
I piani per il 2014 dell'azienda prevedono un volume di fatturato di fatto invariato rispetto al 2013, complice le difficoltà di crescita nel settore dei PC. Anche per questo motivo l'azienda intende investire molte risorse nel settore dei tablet, dove ha posto l'ambizioso obiettivo di vendere nell'anno in corso 40 milioni di prodotti basati su propri chip. Questo risultato verrà però ottenuto di fatto senza benefici in termini di vendite: Intel opererà con i produttori di tablet fornendo propri chip, così da estendere la presenza di mercato e di fatto prepararsi ad una presenza ancor più diretta dal 2015. Questa operazione avrà un impatto negativo sul margine operativo lordo previsto per il 2014, stimato da Intel in calo dell'1,5%.
16 Commenti
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Mi spiace per coloro che hanno perso il lavoro.
dove hai letto che qualcuno perdera o ha perso il lavoro?
fai 2+2, e riduzione forza lavoro= licenziamenti
Hanno gia' tutto pronto per il prossimo lustro almeno.
La mancanza di concorrenza porta a questo... sveglia AMD!
Trappa fatica leggere l'articolo oltre al titolo?
Pare che la maggior parte della riduzione forza lavoro verrá assorbito dal pensionamento dei dipendenti che semplicemente non verranno sostituiti!
Hanno gia' tutto pronto per il prossimo lustro almeno.
La mancanza di concorrenza porta a questo... sveglia AMD!
Ma guarda che questo nn c'entra coi licenziamenti
i licenziamenti servono a intel x risparmiare in quanto hanno avuto un bel calo lato vendita di cpu x86 desktop/notebook, questo calo è dovuto al fatto che la gente rinnova meno spesso i propri pc e se deve acquistare pensa di più ai tablet (che rispetto alla media dei portatili intel hanno prezzi di circa la metà
i licenziamenti servono a intel x risparmiare in quanto hanno avuto un bel calo lato vendita di cpu x86 desktop/notebook, questo calo è dovuto al fatto che la gente rinnova meno spesso i propri pc e se deve acquistare pensa di più ai tablet (che rispetto alla media dei portatili intel hanno prezzi di circa la metà
Dove lo hai letto? Guarda che anche nei reparti ricerca e sviluppo ci lavora gente, e si producono CPU...
Sull'articolo dice "Per Intel si tratta di una manovra che permetterà di meglio allineare la forza lavoro esistente alle attuali necessità del business." che non è certo in contrasto con quanto ho detto.
Infine ultima cosa, se veramente voglio portare Android su cpu x86 come dicono non basta ricompilarlo ma devono anche seguire il porting delle app che non dimentichiamolo sono scritte per arm e vanno quanto meno ricompilate e non sono sicuro sia un lavoro così semplice per cui anche se alla fine porti Android su Atom se hai il PlayStore vuoto hai lo stesso risultato di Windows 8 attuale su arm cioè vendite bassissime market share piccolo
Sull'articolo dice "Per Intel si tratta di una manovra che permetterà di meglio allineare la forza lavoro esistente alle attuali necessità del business." che non è certo in contrasto con quanto ho detto.
dove ho letto cosa?
cmq per quanto dici tu, noi nn sappiamo dove taglierà il personale, però dal mio punto di vista la mancanza di concorrenza lato mercato cpu x86 nn c'entra, perchè intel ha cmq un semimonopolio di fatto da quando motorola/ibm hanno lasciato il settore, x cui avebbe dovuto licenziare i depndente del R&D tempo fa, invece cmq la concorrenza d AMD ancora cè, infatti intel ha una roadmap che riguarda ancora molto il x86; i licenziamenti serviranno piu ad aggiustare le casse ed eliminare magari settori poco remunerativi (nn so itanium, le smarttv, nel settore antivirus, ecc...) perchè devono controbattere ARM nel settore mobile (vedi i finanziamenti che daranno ai produttori nei prossimi anni)
Pare che la maggior parte della riduzione forza lavoro verrá assorbito dal pensionamento dei dipendenti che semplicemente non verranno sostituiti!
e Babbo Natale ti porta i regali
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