La crisi europea preoccupa i produttori di sistemi notebook
La difficile situazione del mercato europeo e la difficoltà di approvigionamento di taluni processori Intel, preoccupano i produttori di portatili in previsione del terzo trimestre dell'anno
di Andrea Bai pubblicata il 20 Maggio 2010, alle 12:15 nel canale MercatoIntel
I produttori taiwanesi di sistemi notebook si trovano a dover gestire una situazione complessa, generata dalla coincidenza della difficile situazione economica che pesa sul mercato europeo, e dal problema di approvigionamento di processori Intel a 32 nanometri.
I produttori sono infatti preoccupati che la situazione del mercato europeo possa spingere il pubblico a mostrare un approccio conservativo nel corso del terzo trimestre dell'anno, ovvero quello tradizionalmente caratterizzato dai maggiori volumi di vendita, ed una bassa propensione all'acquisto di nuovi prodotti.
Queste preoccupazioni mettono i produttori nella situazione di dover decidere come gestire i propri inventari, situazione complicata dalla scarsa disponibilità dei nuovi processori Intel. Per i processori Core i3-330M, Core i3-350 e Core i5-430M è segnalata una scarsa disponibilità, che causa pertanto un rapido innalzamento delle quotazioni.
I produttori non vogliono infatti correre il rischio di un overstock di CPU acquistate a prezzo maggiorato, ma di contro non vogliono nemmeno rischare di ritrovarsi con una penuria di componenti chiave nel caso in cui il mercato dovesse mostrare una buona ripresa e, in maniera particolare, la domanda da parte del mercato europeo si assestasse su buoni livelli nel corso del terzo trimestre.
22 Commenti
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Quindi a meno che non salti qualche componente per cui debba essere sostituito, mi accompagnerà fino a che non arriverà quel giorno.
Da me altri soldi non credo che non ne vedranno, a meno un hdd esterno se ne dovessi avere bisogno.
Ma stiamo ancora aprlando di prodotti tecnologici, beni durevoli nel tempo (per la maggior parte degli utenti)?
Oppure sono anch'essi diventati (come i telefonini) beni di consumo spicciolo come latte e pane?
Ma davvero gli analisti pensano che i pc si cambiano come i pannolini? Dobbiamo sempre consumare in modo forsennato anche beni palesemente durevoli?
Boh...scusate lo sfogo ma qui il capitalismo bieco e scellerato sta mostrando tutta la sua pateticità...e la sua corsa contro il naturale svolgersi della vita terrestre...
concordo...
Commento # 5 di: greensheep pubblicato il 20 Maggio 2010, 12:41preoccupano loro con bilionate di fatturato... ma vaffanculo
esatto
Ma stiamo ancora aprlando di prodotti tecnologici, beni durevoli nel tempo (per la maggior parte degli utenti)?
Oppure sono anch'essi diventati (come i telefonini) beni di consumo spicciolo come latte e pane?
Ma davvero gli analisti pensano che i pc si cambiano come i pannolini? Dobbiamo sempre consumare in modo forsennato anche beni palesemente durevoli?
Boh...scusate lo sfogo ma qui il capitalismo bieco e scellerato sta mostrando tutta la sua pateticità...e la sua corsa contro il naturale svolgersi della vita terrestre...
ottima riflessione Cristo1976, una vergogna che si pensi a fare solo profitto di fronte a questioni ben più gravi che si affacciano agli occhi di tutti, ma poi diciamocelo chiaramente ma abbiamo bisogno di tutti sti notebook????? Purtroppo il capitalismo è arrivato ad un vicolo cieco e questa è la chiara testimonianza di come sia un sistema anch'esso fallimentare..........io sinceramente sono disgustato da tutta questa situazione...............
p.s.
ma perchè poi sti benedetti produttori non fanno crescere un pò pure Amd mettendo sul mercato prodotti più economici ed altrettanto buoni??? tanto alla fine col notebook la stragrande maggioranza degli acquirenti ci fà poco e niente..........ancora a sottovalutare Amd....ma fan....
Quindi a meno che non salti qualche componente per cui debba essere sostituito, mi accompagnerà fino a che non arriverà quel giorno.
Da me altri soldi non credo che non ne vedranno, a meno un hdd esterno se ne dovessi avere bisogno.
Quoto. Io sto utilizzando ancora il mio primo monitor, Philips 107 MB, CRT da 17 pollici, comprato nel 1999 e che appena adesso inizia a starmi stretto, ma credo che non lo cambierò finchè non si disintegra o finchè non potrò proprio farne a meno per sopravvenute esigenze ulteriori.
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