Mercato server EMEA, calano fatturato e volumi

Mercato server EMEA, calano fatturato e volumi

Il primo trimestre del 2012 vede una flessione, sia in unità, sia in valore, per il mercato server dell'area EMEA. Le incerte condizioni macroeconomiche continuano ad influire sulla spesa server

di pubblicata il , alle 10:24 nel canale Mercato
 

IDC ha rilasciato l'ultima edizione dell'EMEA Server Tracker, che evidenza come il mercato server nell'area EMEA abbia raggiunto i 3,1 miliardi di dollari nel corso del primo trimestre del 2012, registrando un calo dell'11,9% rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno. Le unità consegnate ammontano a oltre 556 mila unità, anche in questo caso con una flessione, pari al 3,8%. Anche il confronto su base trimestrale risulta abbastanza debole, con flessione a doppia cifra sia in termini di valore, sia in termini di volume, rispettivamente con un -23,9% ed un -13,1%. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di flessione di fatturato annuale e la prima flessione a doppia cifra sin dal terzo trimestre del 2009.

Il segmento server x86 resta il principale motore di crescita, con un fatturato di 2,2 miliardi di dollari che costituiscono il 73% del fatturato complessivo generato dal mercato server. I server industry standard hanno assistito ad una leggera flessione sia in termini di valore, sia in termini di volume, con un -3,4% ed un -3,2% anno su anno. Le vendite non-x86 si fermano a 841,9 milioni di dollari con una flessione, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, del 28,7%. Il primo trimestre del 2012 resta il tredicesimo trimestre consecutivo dove le vendite di server x86 superano quelle di server non-x86.

Nathaniel Martinez, research director per l'Enterprise Server Group di IDC EMEA, commenta: "Nell'area EMEA i vendor continuano a dover gestire una serie di sfide del mercato, unitamente ad un ambiente economico piuttosto difficile. Nel complesso il mercato server EMEA nel primo trimestre 2012 è stato in linea con le aspettative di IDC e ha presentato un quadro piuttosto vario in termini di spesa server, con paesi nell'arco della regione che hanno mostrato importanti discrepanze in termini di tendenza. I grandi progetti HPC e gli investimenti nelle infrastrutture di cloud pubblico da parte degli hosters e delle realtà web 2.0 e i progetti di infrastruttura cloud nelle grandi imprese continuano a giocare in maniera significativa in queste differenze".

Il mercato dell'Europa occidentale continua a riflettere la tendenza generale verso i server x86, che hanno generato vendite per 1,6 miliardi di dollari, pari al 71,8% del fatturato complessivo nel primo trimestre del 2012, rispetto al 65,4% registrato lo stesso trimestre di un anno fa. Le vendite non-x86 fanno registrare invece meno della metà, con 668,5 milioni di dollari, pari al 28,2% del mercato dell'Europa Occidentale.

"L'area dell'Europa occidentale è un mercato maturo con difficili condizioni macroeconomiche e l'incertezza circa il futuro dell'area euro, cui si unisce un rallentamento nella spesa server ed in particolare nel mercato non-x86, portando ad una flessione di vendite più incisiva rispetto alle altre sottoregioni EMEA. La domanda per i mainframe è stata quella più colpita, seguita da un più contenuto rallentamento per le soluzioni RISC Unix" ha dichiarato Beatriz Valle, senior research analyst per Enterprise Server Group di IDC EMEA. "Le vendite server sono inoltre state infoluenzate dal time to market di nuovi rilasci hardware ed il segmento x86 è stato molto dinamico mentre l'area mainframe non ha prodotto importanti rilasci hardware nel corso degli ultimi 12-18 mesi, aggiungendo ulteriore rallentamento ai cicli di vendita.

Per quanto riguarda invece l'area dell'Europa centrale e dell'Est (CEE), il Medio Oriente e l'Africa si registra il primo trimestre negativo in oltre un anno, ed il primo quarto del 2012 ha mostrato una flessione del 3,7% su base annuale per un totale di 752,96 milioni di dollari. La domanda è stata condizionata, anche in questo caso, da un ambiente economico incerto assieme a misure di austerità adottate dal settore pubblico. Nonostante le condizioni economiche sfavorevoli, l'Europa Centrale e dell'Est è rimasta positiva. Le forti vendite di server in Russia hanno aiutato a bilanciare la riduzione della domanda nel resto dell'area CEE, permettendo alla regione di crescere del 4% su base annuale e di raggiungere un valore di mercato complessivo di 397, 72 milioni di dollari. Per ciò che concerne invece l'area del Medio Oriente e Africa si registra invece la terza flessione consecutiva, con 355,25 milioni di dollari di fatturato in calo dell'11% rispetto al primo trimestre 2011. All'interno della regione si sono verificate situazioni differenti, con Israele ed Arabia Saudita che registrano una crescita positiva, mentre Turchia e Sud Africa assistono ad una flessione a doppia cifra.

Come detto in precedenza, i server x86 raggiungono i 2,2 miliardi di dollari, pari al 73% del mercato. I sever EPIC, CISC e RISC registrano tutti consistenti flessioni, rispettivamente del 46,5%, del 34,3% e del 16,8%. Sul fronte dei sistemi operativi è Windows a detenere il 52% del mercato, generando vendite hardware per 1,6 miliardi di dollari e registrando una leggera flessione dello 0,6%. Linux può invece mostrare una crescita del 6,5% a 750 milioni di dollari, arrivando al 20.7% circa del mercato. Unix registra una flessione del 27,6%, con vendite di 545,4 milioni di dollari. Infine z/OS mostra una flessione del 39,3% con 201,9 milioni di dollari.

Osservando il mercato dal punto di vista del form factor, vediamo che le soluzioni rack restano il segmento maggiore del mercato, com vendite di 1,5 miliardi di dollari pari al 50,5% delle vendite totali e mostrando tuttavia una flessione del 9,3% anno su anno. I server tower o standalone registrano invece una flessione marcata, del 22% anno su anno. Sebbene restino in seconda posizione, i server tower vedono assottigliarsi il vantaggio sui server blade, con questi ultimi che hanno il 19,9% del mercato contro i 26,6% delle soluzioni tower. I server blade calano meno degli altri, con una flessione del 5% ed un fatturato di 650,4 milioni di dollari. L'unico segmento a vedere una crescita è quello dei server "density optimized", con un 43% anno su anno e fatturato di 61,5 milioni di dollari.

Spostando l'analisi sui vendor, HP recupera la prima posizione nel trimestre in esame, dopo che nel quarto trimestre del 2011 le fu sottratta da IBM per la prima volta sin dal quarto trimestre 2007. HP supera IBM di 11,9 punti percentuali nonostante una flessione del 19,1%. HP resta ai vertici per quanto riguarda le vendite x86, con le soluzoni della linea ProLiant che generano un faturato di 1 miliardo di dollari pari all'89,3% del fatturato totale per il vendor e al 46,8% del mercato x86 EMEA. HP ha uno share di fatturato el 54,9% del mercato blade sia nell'area x86, sia nell'area non-x86.

IBM ha invece registrato uno share di fatturato del 26,3% nel primo trimestre 2012, nonostante una flessione a doppia cifra nei fatturati. E' la linea x86 System x a contribuire maggiormente al fatturato della compagnia con 251,4 milioni di dollari, seguita a breve distanza dai 248,5 milioni della linea RISC Unix Power Systems. La linea System z genera 143 milioni di dollari di fatturato, con il passaggio a modelli CISC dalla precedente generazione di mainframe zSeries, che genera 58,8 milioni di dollari.

Dell ha visto crescere le proprie quote in area EMEA di 2,4 punti percentuali nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mantenendo lo stesso passo di crescita del quarto trimestre 2011. Una forte domanda per server x86 ha permesso alla linea PowerEdge di crescere del 6,3% anno su anno a circa 436,5 miloni di dollari grazie anche alle vendite ai provider di servizi cloud.

Il market share di Oracle cresce di mezzo punto percentuale, nonostante una flessione del 6,2% nei fatturati. La famiglia SPARC genera il 57.3% delle vendite dell'azienda, seguita dalle soluzioni x86 che costituiscono ora il 38,6% del business server di Oracle.

Nonostante una flessione annuale del 7,4%, il market share di Fujitsu cresce di 0,2 punti percentuali, proseguendo con successo il passaggio alla linea di server x86 Primergy, che costituisce il 65,5% del proprio fatturato. I server mainframe della famiglia BS2000/OSD vanno invece a costituire il 34,4% delle vendite totali della compagnia.

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