Partnership for American Innovation: Apple, Microsoft ed IBM per difendere il sistema brevetti

Partnership for American Innovation: Apple, Microsoft ed IBM per difendere il sistema brevetti

Nel nuovo gruppo anche Ford, DuPont, Pfizer e GE: lo scopo è quello di salvaguardare gli investimenti nel campo della ricerca e sviluppo e ostacolare una riforma del sistema brevetti avviata dall'amministrazione Obama per combattere i patent troll

di pubblicata il , alle 09:31 nel canale Mercato
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Un gruppo di aziende statunitensi di varia estrazione commerciale, formato da Apple, DuPont, Ford General Electric, IBM, Microsoft e Pfizer, ha deciso di associarsi nella Partnership for American Innovation (PAI) allo scopo di appoggiare l'attuale sistema brevetti americano e proteggere gli interessi dell'America come leader mondiale nell'innovazione.

L'ex-direttore dell'US Patent and Trademark Office (USPTO), David Kappos, nominato senior advisor del gruppo, ha dichiarato: "Come direttore dell'USPTO ho visto in prima persona l'importante ruolo che il sistema brevetti gioca nell'incoraggiare gli inventori, promuovendo l'investimento nell'innovazione e creando posti di lavoro. Ora non è il momento di giocare d'azzardo con il motore dell'innovazione in America - una volta che le protezioni sui brevetti vengono eliminate, non c'è modo per ripristinarle".

Il gruppo nasce poiché l'amministrazione Obama ha avviato da circa un anno una nuova iniziativa per combattere i cosiddetti patent-troll, ovvero quelle realtà che non producono alcuna proprietà intellettuale ma acquistano vari brevetti nel tentativo di ottenere un profitto dai costi di licenza o dalle cause per violazione. Alcune realtà hanno tuttavia il timore che questa azione possa estendersi oltre e andare a indebolire il sistema brevetti statunitense e, di riflesso, portare un danno a quelle aziende che basano molta della loro attività su un ricco catalogo di brevetti. Il gruppo delle aziende si impegnerà pertanto ad una campagna di informazione che, si legge nel comunicato ufficiale, "assicuri che la conversazione sia basata su fatti, non su retorica, e su ragioni, non su emozioni".

I membri del PAI, pur rappresentando settori molto diversi tra loro e basandosi su modelli di business anche piuttosto differenti sono ovviamente accomunati dalla capacità di fare leva su una proprietà intellettuale particolarmente consistente e dipendono ovviamente dalla forza del sistema brevetti per salvaguardare i circa 40 miliardi di dollari di investimenti che, considerate tutte insieme nel complesso, compiono ogni anno per attività di ricerca e sviluppo.

Sono tre i principi che vengono difesi dai membri del PAI: che l'economia Americana sia sostenuta al meglio da un forte sistema brevetti che protegga l'innovazione di alta qualità in tutti i campi della tecnologia, che la proprietà intellettuale sia rispettata da tutti coloro i quali partecipano al sistema dell'economia globale, e che l'USPTO sia opportunamente finanziato per processare in maniera efficace ed efficiente le richieste di brevetto e per approvare solamente brevetti di alta qualità. E' importante notare che, sebbene non dichiarato esplicitamente, il gruppo si oppone fortemente agli sforzi che cercano di rendere non brevettabili le innovazioni nel campo del software e delle biotecnologie.

Dall'altra parte della barricata, cioè a favore di una revisione del sistema che permetta di mettere all'angolo i patent troll, vi sono realtà come Google e Cisco che hanno fortemente supportato la riforma "Innovation Act" che ha trovato l'approvazione della Camera dei Rappresentanti USA a Dicembre. Anche Microsoft ha supportato l'Innovation Act, ma un rappresentante della compagnia sottolinea che sebbene sia auspicabile una riforma migliorativa del sistema brevetti è comunque importante riconoscere quanto esso sia essenziale nel proteggere gli investimenti delle compagnie nelle attività di ricerca e sviluppo.

"E' nel miglior interesse del nostro Paese che abbia un sistema di brevetti che si ribelli agli interessi di breve termine e crei una crescita di lungo termine per tutti i settori dell'economia. Dobbiamo muoverci oltre la retorica che afferma che 'il sistema non funziona e che i troll stanno bloccando il business' e dirigerci verso una disamina di calibrate migliorie per quello che è realmente il miglior sistema brevetti del nostro pianeta" ha concluso Kappos.

5 Commenti
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djfix1305 Aprile 2014, 09:41 #1
semplicemente i brevetti come i diritti di autore di musica e film vanno tutelati per un periodo tale da rientrare degli investimenti fatti e guadagnarci il giusto per prevedere una nuova ricerca/produzione.

quindi brevetti oltre alcuni anni in tecnologia dovrebbero cadere e diventare informativa pubblica; ci vogliono 30 anni per avere i sorgenti di DOS ? a che scopo? se windows 98 non è più usato/usabile che diventi pubblico.

così brevetti su telecomunicazioni, antenne e metodi per far fare ad un telefono il telefono...
KatayamaUkyo05 Aprile 2014, 10:10 #2
Originariamente inviato da: djfix13
semplicemente i brevetti come i diritti di autore di musica e film vanno tutelati per un periodo tale da rientrare degli investimenti fatti e guadagnarci il giusto per prevedere una nuova ricerca/produzione.

quindi brevetti oltre alcuni anni in tecnologia dovrebbero cadere e diventare informativa pubblica; ci vogliono 30 anni per avere i sorgenti di DOS ? a che scopo? se windows 98 non è più usato/usabile che diventi pubblico.

così brevetti su telecomunicazioni, antenne e metodi per far fare ad un telefono il telefono...


la durata dei brevetti non è lunghissima,la cosa più fastidiosa sono i brevetti che cercano di proteggere l'idea invece della tecnologia per eseguirla.
i brevetti software poi sono il male assoluto, su dieci un paio proteggono una vera tecnologia,il resto sono pura fuffa.
Raghnar-The coWolf-05 Aprile 2014, 10:19 #3
I patent troll fanno comodo eh?!

Pazzesco...
pabloski05 Aprile 2014, 12:41 #4
Bah, è comprensibile che vogliano evitare riforme sull'onda dell'emozione. Tuttavia ( spero ) che concordino sul fatto che l'attuale sistema dei brevetti è inaccettabile.

Prendo un nome a caso da quella lista: Apple!! Quali sarebbero i suoi fantomatici e stellari brevetti? Angoli smussati. Espulsione della SIM cliccando su un bottone. Tap sul display per aprire il motore di ricerca. E per cose del genere ha preteso ( e pretende ) miliardi dai concorrenti.

Ecco, se è questo il genere di brevetti che loro difendono, allora vadano al diavolo. Spero che invece si stiano riferendo a brevetti ben più importanti e seri.

p.s. un pò OT, ma vedo che vi è sfuggita questa notizia http://arstechnica.com/information-...g-chunk-of-net/
nokia8705 Aprile 2014, 12:52 #5
ancora con sta storia dei brevetti? ma vergagnatevi!!! le idee devono essere di tutti e condivise, non deve esistere profitto dalle idee!!!

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