Per Obama la crescita economica in USA passa dalla Silicon Valley

Per Obama la crescita economica in USA passa dalla Silicon Valley

Il Presidente degli USA ha incontrato alcuni importanti protagonisti del panorama Hi-Tech, per discutere con loro della crescita economica del Paese

di pubblicata il , alle 15:30 nel canale Mercato
 

Alla fine della scorsa settimana il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha incontrato alcuni dei principali esponenti dell'industria tecnologica USA per un confronto sullo sviluppo del settore hi-tech come traino per l'economia globale del paese.

Se sono noti i nomi dei partecipanti alla cena (riportati poco sotto), meno noti sono gli effettivi argomenti cui si è discusso. Il segretario per le pubbliche relazioni della Casa Bianca, Jay Carney, ha dichiarato: "Il Presidente ha discusso nello specifico ha discusso le proprie proposte per investire nella ricerca e nello sviluppo ed espandere gli incentivi per le compagnie per la crescita e la creazione di posti di lavoro".

L'obiettivo del Presidente Obama è di trovare nuove strade che permettano al governo e al settore privato di collaborare a stretto contatto per dare una nuova spinta all'economia, un impegno annunciato nel corso delle settimane passate con l'iniziativa Startup America, della quale abbiamo avuto modo di parlare in questa notizia.

Ecco i partecipanti alla cena:

-John Doerr, Partner, Kleiner Perkins Caufield & Byers
-Carol Bartz, President and CEO, Yahoo Inc.
-John Chambers, Chairman and CEO, Cisco Systems Inc.
-Dick Costolo, CEO, Twitter Inc.
-Larry Ellison, Co-Founder and CEO, Oracle Corp.
-Reed Hastings, CEO, Netflix Inc.
-John Hennessy, President, Stanford University
-Steve Jobs, Chairman and CEO, Apple Inc.
-Art Levinson, Chairman and former CEO, Genentech Inc.
-Eric Schmidt, Chairman and CEO, Google Inc.
-Steve Westly, Managing Partner and Founder, The Westly Group
-Mark Zuckerberg, Founder and CEO, Facebook Inc.

Leggendo la lista salterà subito all'occhio come manchino almeno due grossi nomi del mondo IT statunitense: Paul Otellini per Intel e Steve Ballmer per Microsoft. Nel primo caso, in realtà, il Presidente Obama ha visitato i laboratori Intel di Hillsboro il giorno successivo, venerdì, cogliendo l'occasione per nominare Otellini membro del President's Council on Jobs e Competitiveness. Ad ora non sono invece noti incontri tra Obama e Ballmer, ma è abbastanza verosimile supporre che in un una visione e in un impegno come quello espresso dal Presidente degli Stati Uniti, Microsoft non possa essere lasciata a guardare.

In merito all'incontro tra il presidente Obama e i principali hi-tech, è interessante leggere il parere di Robert X. Cringely, noto giornalista e scrittore in ambito IT, il quale in particolare sottolinea come vi sia una sostanziale differenza tra la filosofia che permea la Silicon Valley, dove vi è un più vivace e per certi versi avventato spirito imprenditoriale, ed il resto della realtà americana che si muove con ritmi e modalità più tradizionali, di stampo "old" economy.

La cena della scorsa settimana non dovrebbe rappresentare un episodio isolato: Barack Obama ha infatti lasciato intendere di voler incontrare periodicamente i protagonisti del panorama IT per meglio portare avanti il proprio impegno.

2 Commenti
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alexdal21 Febbraio 2011, 16:46 #1
Non mi piace che sono stati fuori.
Una cena con i massimi dirigenti e poi non chiamano chi grazie al lavoro svolto a create decine di migliaia di posti di lavoro.

Intel e' hardware, manca infatti anche IBM e tanti produttori.

Ma Ballmer o Gates dovevo essere stati chiamati.

Freaxxx21 Febbraio 2011, 17:00 #2
http://www.flickr.com/photos/whitehouse/5455525432/

la gente c'era

Intel serviva come sponsor dato che produce moltissimo in America, da sempre praticamente, ed impiega moltissimi americani, altre aziende delocalizzano molto di più le attività

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