STM e Ericsson decidono la divisione della joint-venture ST-Ericsson

STM e Ericsson decidono la divisione della joint-venture ST-Ericsson

Le due parent company assorbiranno ciascuna parte degli asset della realtà partecipata, terminando le altre operazioni e lasciando a casa 1600 persone

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Mercato
 

Ericsson ed STMicroelectronics hanno annunciato di aver trovato un accordo sul futuro della joint-venture ST-Ericsson, alla quale stanno lavorando da diverso tempo per individuare la miglior soluzione strategica possibile. Dopo mesi di confronti le due realtà hanno deciso di procedere allo split-up della joint venture, suddividendosi così una parte degli asset e andando incontro allo smantellamento della realtà partecipata.

Sulla base di questo accordo, Ericsson incamererà le attività di progettazione, sviluppo e vendita dei prodotti thin modem LTE multimode, inclusi 2G, 3G e 4G. ST invece si porterà in casa gli tutti gli altri prodotti ST-Ericsson e le relative divisioni di business, così come una parte degli stabilimenti per l'assemblaggio ed il testing dei prodotti. Tutte le altre parti di ST-Ericsson al di fuori di questo accordo verranno chiuse e le attività portate a termine. Il completamento dell'operazione, con il trasferimento degli asset alle due parent company dovrebbe essere completato nel corso del terzo trimestre del 2013.

Dopo l'operazione di split-up Ericsson si impegnerà ad assumere circa 1800 impiegati e contrattisti provenienti dalla joint-venture, con le maggiori concentrazioni in Svezia, Germania, India e Cina. Sullo stesso indirizzo, ST andrà ad assumere circa 950 impiegati, principalmente in Francia e Italia, per supportare il nuovo sviluppo di prodotti all'interno di ST.

Carlo Ferro è stato nominato presidente e CEO di ST-Ericsson, a partire dall'1 aprile 2013. Ferro è attualmente COO di ST-Ericsson e succede a Didier Lamouche che, lascerà la compagnia. Ferro coordinerà i lavori nel periodo di transizione per assicurare la business continuity e la conclusione dell'operazione.

Nonostante il piano di assunzioni, l'operazione che non sarà tuttavia indolore: con la chiusura delle altre attività non assorbite da ST e da Ericsson si perderanno circa 1600 posti di lavoro. ST ha inoltre stimato costi tra 350 e 450 milioni di dollari, mentre Ericsson ha già messo a bilancio circa 515 milioni di dollari.

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