Vendite di tablet molto positive anche in area EMEA

Abbiamo segnalato nei giorni scorsi, con questa notizia, come le vendite di soluzioni tablet a livello globale proseguano con una enfasi sconosciuta ai PC, sia desktop come notebook. IDC ha stimato un incremento dell'88,9% su base trimestrale, nel secondo trimestre 2011, e di ben il 303,8% prendendo quale riferimento i 12 mesi precedenti.

Nuovi dati provenienti da IDC ci permettono di delineare le vendite di soluzioni tablet registrate nel corso del secondo trimestre 2011 nelle regioni EMEA, vendite che di fatto sono speculari a quelle registrate a livello globale. Nel periodo di riferimento sono stati venduti ben 4,4 milioni di tablet, cifra ben più elevata della stima di 3,7 milioni inizialmente formulata e conferma della forte domanda da parte dei consumatori.

La crescita su base annuale del mercato delle soluzioni tablet è stata pari a 4x a livello globale; nelle regioni EMEA il tasso è stato superiore, pari a 5x, con un passaggio da 884.000 a 4.368.000 tablet venduti nel secondo trimestre. Le stime sono di una crescita che continuerà ad essere sostenuta nel corso della seconda metà dell'anno, con una previsione di circa 22 milioni di tablet che verranno venduti nel corso di tutto il 2011 in area EMEA.

La tabella seguente sintetizza il comportamento dei vari produttori di tablet, prendendo quale riferimento lo stesso periodo dello scorso anno.

Top 6 Vendors: Europe, Middle East, and Africa (EMEA) Media Tablet Shipments, 2Q11 (000 Units)

Evidenziamo come Apple continui a mantenere la quota dominante del mercato con il 66,6% del totale, pur se con una forte contrazione rispetto al 94,3% del secondo trimestre 2010. D'altro canto la crescita del mercato è avvenuta grazie anche alla disponibilità di prodotti alternativi agli iPad di Apple, assicurando in ogni caso all'azienda americana una crescita annuale di poco meno del 250%.

Samsung e Acer sono state capace di ritagliarsi una quota di mercato rispettivamente pari al 7% e al 6,1%, con Asus a seguire con il 3,3% e Archos e RIM capaci di guadagnare una quota di poco superiore al 2% ciascuna. La restante parte del mercato, pari al 12,4%, è in mano ad altre aziende, con una crescita annuale superiore di venti volte rispetto a quanto fatto nello stesso periodo del 2010.