Dal calore all'energia elettrica grazie ad un nuovo materiale

Dal calore all'energia elettrica grazie ad un nuovo materiale

I ricercatori della Northwestern University realizzano un materiale capace di convertire in energia elettrica il 14% del calore dissipato da un corpo

di pubblicata il , alle 16:57 nel canale Device
 
32 Commenti
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undesaparecido20 Gennaio 2011, 20:26 #11
ok e il secondo principio della termodinamica dov'è??
OEidolon20 Gennaio 2011, 20:44 #12
OMG!! ma allora la mia tesi di laurea triennale non era così fuori dal mondo °_°

comunque ragazzi prendete una cella di peltier e la usate al contrario come dice notturnia

trovate il principio come effetto seebeck

purtroppo sti aggeggi non possono essere migliorati più di tanto perchè tutto dipende dal semiconduttore usato...però ricollegandomi al discorso di notturnia, si possono usare con una utilità discreta negli scambiatori di calore, infatti alcune aziende ti preparano lo scambiatore con tante di queste celle di peltier già collegate pronte per erogare potenza elettrica.

discorso per un utilizzo su pc: non vale un razzo...

l'unico utilizzo casalingo possibilmente conveniente, oltre che per la caldaia come fosse una centrale termoelettrica , sarebbe quello di tappezzare la parete dietro i termosifoni/caloriferi dato che sarebbe a quel punto isolante e qualche watt lo si recupera...il problema è mantenere la differenza di temperatura e la teoria è veramente bellissima, ma la pratica è una gran tr**a che manda tutti i buoni propositi a quel paese
alegioit20 Gennaio 2011, 20:54 #13
Originariamente inviato da: Lian_Sps_in_ZuBeI
ok tempo che la perfezzionino,e poi una multinazionale compra il brevetto e lo mette nel casetto dove restera' x il resto della vita..

un'altro amaro tentativo :|,tanto sappiamo che se non riescono a comprarli sti brevetti,seccano i loro inventori o le loro famiglie..multinaz. = associazione a delinquere a stampo mafioso.


ecco... ti pareva che non arrivava il solito simpatico di bassa lega che comincia a rompere sui brevetti che si comprano le multinazionali....

Lo volete capire che il brevetto è uno dei pochi mezzi al mondo che permette di far si che la conoscenza venga realmente condivisa??????

Cioè voi credete veramente che io invento la cura per il cancro e poi arriva la multinazionale brutta e cattiva che si compra il brevetto per sempre???

In sintesi funziona così: io brevetto una cosa e io solo posso sfruttarla per 20 anni ( e solo per 20 non rinnovabili... ), ma il mio brevetto DIVENTA PUBBLICO ( cioè qualsiasi persona può andare in un ufficio brevetti a vederlo.....).
Se la multinazionale brutta e cattiva vuole il mio brevetto mi paga, ma la conoscenza è già diventata pubblica. Chiunque può migliorare il brevetto oppure utilizzarlo per creare delle invenzioni derivate ( questi punti sono un po' ostici da spiegare, chi ne fosse interessato è meglio che si legga la normativa europea sui brevetti... ) che NON possono essere bloccate ( cioè la multinazionale brutta e cattiva NON può obbligarmi a non sfruttarli ).
Inoltre la legge (sia italiana che europea) impedisce il mancato sfruttamento: se io so che esiste il brevetto di qualcosa e so che non è sfruttato basta che vada da un giudice ed esso è obbligato a rendere nullo il brevetto ( cioè l'argomento del brevetto diventa non più brevettabile e di dominio pubblico... ).
Oltre a questo bisogna considerare che il prezzo di un brevetto è altissimo, tanto che nessuno riesce MAI a brevettare qualcosa in tutto il mondo ( ciò è dovuto anche al fatto che non esiste una normativa internazionale e quindi devo brevettare nei singoli stati traducendo tutto nelle lingue nazionali.... ) e soprattutto che il prezzo aumenta nel tempo: il primo anno costa una frazione piccolissima del ventesimo e quindi non conviene mai brevettare fino al 20° anno ( a meno che i costi di ricerca, es farmaci, siano altissimi... ).

Quindi vuoi produrre le auto ad idrogeno, che sicuramente credi essere sperdute in un magazzino di qualche megacorporazione (modello fine dei predatori dell'arca perduta)... basta che te ne vai in uno stato dell'africa, in Antartide o in Cina ( che li se ne fregano del sistema dei brevetti internazionale, visto che hanno il loro.... ) e cominci a produrle....

PS: di sicuro c'è qualche irregolarità ed in alcuni punti il discorso è abbastanza approssimato... non mi ricordo molto bene la normativa brevettuale...

Originariamente inviato da: OEidolon
l'unico utilizzo casalingo possibilmente conveniente, oltre che per la caldaia come fosse una centrale termoelettrica , sarebbe quello di tappezzare la parete dietro i termosifoni/caloriferi dato che sarebbe a quel punto isolante e qualche watt lo si recupera...il problema è mantenere la differenza di temperatura e la teoria è veramente bellissima, ma la pratica è una gran tr**a che manda tutti i buoni propositi a quel paese


Uhm beh ma tipo tra un termosifone ed un muro esterno la differenza di termperatura credo che venga mantenuta abbastanza.... inoltre sarebbe possibile saldare degli ipotetici supporti ai tondini del cemento armato ( per le case nuove eh... ) su cui inserire questi "convertitori" per aumentare ulteriormente la dispersione del calore....
marchigiano20 Gennaio 2011, 21:06 #14
Originariamente inviato da: Notturnia
gli faccio tanti auguri.. ma mi sa che hanno scopero l'acqua tiepida..

una centrale a ciclo combinato raggiunge il 67% di efficienza energetica.. qua si parla di 15%.. certo.. magari se rivestiamo le caldaie con questo sistema recuperiamo una parte delle perdite termiche e le convertiamo in energia elettrica.. ma che temperatura serve ?.. o meglio.. che differenziale termico serve per generare energia elettrica ?.. pare una cella di peltier al rovescio..

inoltre.. il costo vale la candela ?


il 67% di costoso gas, mentre il 15% di sole gratuito. le caldaie sono già isolate non conviene... ma pensa a tappezzare muri e tetti delle case, in estate avresti parecchia energia e più fresco all'interno grazie all'effetto isolamento che produce

Originariamente inviato da: Cappej
esempio stupido ... lo applichi sul retro di un orologio e potresti ottenere il doppio della durata della batteria... idem per uno smatphone che scalda come un forno sommato al calore del contatto con il corpo umano (mano/viso)...
ma il problema temo sia il "re-immetterla nel ciclo" dell'apparecchio... non credo che questa nuova corrente ottenuta possa essere invita alla batteria... quindi dome la si immagazzina?
ciao


si ma poi ti vengono i reumatismi al polso col freddo che ti fa

smartphone o notebook non conviene, le cpu dissipano a dire tanto 30W, metti anche che ne recuperi il 15% sono 4.5W... una inezia non vale la spesa

Originariamente inviato da: flapane
lo vedo più come associabile ad un dispositivo come una caldaia che non ad un telefono/notebook, dove abbiamo delta esigui.


le caldaie sono isolate... anche i fumi escono appena tiepidi
OEidolon20 Gennaio 2011, 21:31 #15
Originariamente inviato da: alegioit
Uhm beh ma tipo tra un termosifone ed un muro esterno la differenza di termperatura credo che venga mantenuta abbastanza.... inoltre sarebbe possibile saldare degli ipotetici supporti ai tondini del cemento armato ( per le case nuove eh... ) su cui inserire questi "convertitori" per aumentare ulteriormente la dispersione del calore....


si, dovrebbe mantenersi, ma, dato il piccolo spessore delle celle, la superficie che dovrebbe restare "fredda" dopo un certo tempo si riscalda e così si perde tantissima conversione. Anche se magari il termosifone non lo si usa per tante ore quindi le celle non dovrebbero riscaldarsi troppo...

in ogni caso se qualcuno vuole giocare con sti affari si fa un salto su ebay e si compra delle celle di peltier (per curiosità ne ho comprate 2 da 90W a 6euro spedite dalla cina e ci ho giocato un pochino), alla fine usando dei semicondutori non particolari (SiGe) si spende poco...non mi sono mai messo a fare un calcolo serio, ma a naso con una cosa homemade si dovrebbe rientrare dei costi in tempi ragionevoli...in caso se mi avanzano un centinaio di euri mi toglierò lo sfizio
fdl8820 Gennaio 2011, 21:53 #16
Wow, praticamente l'effetto Seebeck col doppio dell'efficienza
OEidolon20 Gennaio 2011, 22:00 #17
Originariamente inviato da: fdl88
Wow, praticamente l'effetto Seebeck col doppio dell'efficienza


già...però non penso sia a buon mercato
fdl8820 Gennaio 2011, 22:08 #18
Originariamente inviato da: OEidolon
già...però non penso sia a buon mercato


a quanto pare non è un materiale proprio economico purtroppo
Il_maca21 Gennaio 2011, 07:06 #19
Originariamente inviato da: alegioit
Cioè voi credete veramente che io invento la cura per il cancro e poi arriva la multinazionale brutta e cattiva che si compra il brevetto per sempre???

In sintesi funziona così: io brevetto una cosa e io solo posso sfruttarla per 20 anni ( e solo per 20 non rinnovabili... ), ma il mio brevetto DIVENTA PUBBLICO ( cioè qualsiasi persona può andare in un ufficio brevetti a vederlo.....).


Piccola precisazione: per quanto riguarda le medicine, bastano "soli" 5 ani affinché il brevetto diventi pubblico!(o almeno credo xD)

Inoltre, leggendo l'articolo non mi è sembrato che si fosse parlato di differenza di calore, ma solo di calore...è questa a mio parere è una bella differenza. Perché se funzionasse realmente a differenza di temperatura, sarebbero delle normali celle di peltier e quindi per avere un'alta efficienza avremmo bisogno di un corpo che si riscaldi e un corpo che si raffreddi. E raffreddare un corpo a sufficienza non è poi così facile. Nel caso in cui invece funzioni solo con calore sarebbe davvero una grande invenzione, in quanto oggi fonte di calore genererebbe corrente. Certo non potremo mai sperare di autoalimentare una casa solo con questo sistema(II principio della termodinamica: impossibile avere rendimento del 100%....) però sarebbe un buon aiuto.
ercole6921 Gennaio 2011, 08:46 #20
Originariamente inviato da: Il_maca
Inoltre, leggendo l'articolo non mi è sembrato che si fosse parlato di differenza di calore, ma solo di calore...è questa a mio parere è una bella differenza. Perché se funzionasse realmente a differenza di temperatura, sarebbero delle normali celle di peltier e quindi per avere un'alta efficienza avremmo bisogno di un corpo che si riscaldi e un corpo che si raffreddi. E raffreddare un corpo a sufficienza non è poi così facile. Nel caso in cui invece funzioni solo con calore sarebbe davvero una grande invenzione, in quanto oggi fonte di calore genererebbe corrente. Certo non potremo mai sperare di autoalimentare una casa solo con questo sistema(II principio della termodinamica: impossibile avere rendimento del 100%....) però sarebbe un buon aiuto.


Temo che debba per forza funzionare con un differenziale di calore per poter generare della corrente. Se bastasse scaldare un semiconduttore per ottenere dell'energia avremmo inventato la macchina del moto perpetuo in quanto il passaggio di energia in un conduttore genera sempre calore, che a sua volta genererebbe più energia e così via innescando un ciclo infinito (che porterebbe il materiale al punto di fusione tra l'altro).
Molto probabilmente sono "semplicemente" delle celle di Peltier molto efficienti.
Resta interessante l'impiego in campo automobilistico dove il raffreddamento potrebbe non essere così impegnativo come sembra (viaggiando si riesce a far passare una discreta quantità di aria attraverso ad esempio un radiatore).

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