Rambus propone un accordo alla Commissione Europea

Rambus propone un accordo alla Commissione Europea

Trovato un accordo provvisorio che fissa i tassi di royalty delle licenze per cinque anni, in cambio la Commissione Europea non comminerà sanzioni per le presunte pratiche di concorrenza sleale

di pubblicata il , alle 08:29 nel canale Device
Rambus
 

Tramite un comunicato stampa ufficiale Rambus ha annunciato di aver raggiunto un accordo provvisorio con la Commissione Europea per risolvere il caso pendente per abuso di posizione dominante. L'accordo prevede che la Commissione non si pronuncerà su responsabilità di Rambus relativamente ai sovrapprezzi correlati al JEDEC e non verrà applicata alcuna sanzione. Di contro Rambus si impegna ad offrire le proprie licenze con un tetto massimo per i tassi di royalty per i prossimi cinque anni.

Ricordiamo che nel corso del mese di agosto 2007 la commissione europea ha accusato Rambus di violare le leggi europee sulla concorrenza. La Commissione ha poi avviato una serie di indagini, a seguito degli esposti di alcuni produttori di memorie, in merito a presunte pratiche di concorrenza sleale a seguito della partecipazione di Rambus, nel periodo dal 1992 al 1995, alle attività del JEDEC, l'organismo per la standardizzazione delle memorie. Secondo le accuse Rambus avrebbe proposto sovrapprezzi per le proprie licenze a produttori terzi. Anche negli Stati Uniti Rambus ha dovuto affrontare una vicenda simile, con la Federal Trade Commission. Recentemente, tuttavia, una serie di sentenze dei tribunali statunitensi hanno sottolineato che le accuse di cattiva condotta di Rambus erano prive di fondamento.

Secondo i termini della soluzione proposta, la Commissione non farà alcuna dichiarazione di responsabilità in merito ai sovrapprezzi correlati alla partecipazione al JEDEC e non verrà comminata alcuna sanzione alla compagnia. In aggiunta Rambus si impegnerà ad offrire licenze con tassi di royalty fissati per alcuni tipi di memorie e di controller memorie. Le procedure di antitrust della Commissione Europea stabiliscono che la decisione definitiva può essere presa solamente a seguito delle consultazioni, già avviate, con terze parti che possono essere interessate all'impegno assunto da Rambus.

Thomas Lavelle, senior vice president e rappresentante legale di Rambus, ha dichiarato: "La nostra visione a riguardo delle organizzazioni incaricate per la definizione di standard è che le regole di queste organizzazioni dovrebbero essere scritte e chiare e che, pertanto, dovrebbero esservi conseguenze se e quando queste regole scritte vengono violate. Non abbiamo fatto nulla di sbagliato durante il nostro periodo di partecipazione al JEDEC, come dimostrato più volte nei tribunali statunitensi. Con questa proposta di soluzione creiamo una nuova piattaforma dove tutte le parti possono richiedere le licenze delle nostre innovazioni per l'uso futuro nei loro prodotti invece che avviare dispendiosi confronti legali".

Secondo la soluzione proposta, Rambus offrirà licenze per memorie DDR2, DDR3, GDDR3 e GDDR4 con un tasso massimo dell'1,5%. I licenziatari che consegnano meno del 10% dei prodotti DRAM per quanto riguarda le vecchie tecnologie SDR e DDR potranno inoltre beneficiare di una sospensione delle royalty per questi prodotti.

Inoltre Ramubs offrirà licenze per controller SDR con un tasso massimo dell'1,5% mentre le licenze per controller DDR, DDR2, DDR3, GDDR3 e GDDR4 saranno invece soggette ad un tasso massimo del 2,65%. Nel caso in cui le licenze fossero richieste dopo il mese di Aprile 2010 i tassi applicati saranno, rispettivamente, dell'1% e del 2%. Tutte le royalty sopra indicate saranno applicate solamente alle consegne future. I tassi sopra indicati saranno validi per cinque anni a partire dalla data in cui tale proposta verrà formalmente accettata dalla Commissione Europea.

7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Eraser|8517 Giugno 2009, 09:52 #1
Cioè Rambus, colpevole, non deve pagare nulla ma si impegna a fare sconti sulle proprie licenze? Cioè la UE dice "Ok abbiamo trovato le prove della tua colpevolezza ma facciamo finta di niente.. tu però fai il bravo altrimenti non ti compro il lecca lecca!!"
Catan17 Giugno 2009, 10:12 #2
hanno proposto questo patto.
diciamo che sono andati dalla UE a dire "ok in quei periodi ho fatto magagne invece di appiopparmi una multa salatissima che poi finisce nelle tue casse, io mi autocastro nel libero mercato, rinuncio a fare i prezzi che dico io sulla mie royalties, li tengo bassi, cosi in questa maniera sono i produttori di ram che ci guadagnano e il cittadino paga meno le ram"
non sono stupidi, invece di dare liquidità stanno proponendo all'ue di scontare le royalties facendo leva sulla recessione/stagnazione del momento.

ora dipende alla UE, se vuole i soldi si rambus per fare qualcosa, o gli sta bene cosi.
visto che in ue non ci sono produttori di ram tranne nanya che però sta in fallimento...
io dico che la ue rifiuta di sanapianta.
Billabong17 Giugno 2009, 13:06 #3

Ottimo

Bella mossa dell'UE! Quando si ha una situazione come questa è molto meglio negoziare sconti che dare multe... dal momento che i controller servono assolutamente in caso di multa rambus avrebbe immediatamente scaricato i costi sui suoi clienti, peggiorando la situazione (ok, formalmente avrebbe avuto dei vincoli, ma esistono mille maniere per aggirarli ed è difficilissimo dimostrarlo). Così invece li si obbliga a fare prezzi competitivi per la bellezza di 5 anni, che sono un'era, informaticamente perlando e risolvono il problema (quasi) alla radice!

Se solo fossi così solerte anche l'antitrust italiano...
viger17 Giugno 2009, 13:38 #4
Rambus negli anni ha vissuto grazie a una strenua e aggressiva politica di protezione dei brevetti più che ad una reale presenza sul mercato delle sue memorie.

Basta osservare la struttura della società per capire quali siano le priorità dell' azienda.

Il vice presidente della società è anche il rappresentate legale della stessa...

Questa società ha un modo assai originale di guadagnarsi il pane e penso che sia un esempio chiaro del paradosso del sistema odierno dei brevetti.
Freaxxx17 Giugno 2009, 14:04 #5
sono l'unico a vedere questo accordo come fruttuoso solo per Rambus ?

da che mondo è mondo con prezzi più bassi aumenti il tuo fatturato e da li ad aumentare il cash che incassi è un attimo visto che basta una bella economia in scala ed è fatta
Dreadnought17 Giugno 2009, 15:06 #6
Originariamente inviato da: viger
Rambus negli anni ha vissuto grazie a una strenua e aggressiva politica di protezione dei brevetti più che ad una reale presenza sul mercato delle sue memorie.

Basta osservare la struttura della società per capire quali siano le priorità dell' azienda.

Non sono proprio d'accordo con quel che dici:

Da una parte rambus produce ancora tantissimi chip RAM e memory controller, il fatto che non li produca più per le piattaforme x86 non vuol dire che è uscita dal mercato. Da quanto ricordi varie console, cellulari e PDA usano memorie rambus, PS2 e PS3 sono un esempio.
Dall'altra è corretto proteggere la ricerca con i brevetti, un po' meno proteggerla così tanto, soprattutto sottolineando che il "know how" di un brevetto arriva in percentuale maggiore dal progresso in sè e non dall'azienda stessa.

Senza le università e le scuole finanziate dalla collettività, senza la società che ti permette di progredire, senza le relazioni tra persone... anche una azienda come rambus non avrebbe in mano nulla.
blade972217 Giugno 2009, 19:32 #7
Originariamente inviato da: Dreadnought
Non sono proprio d'accordo con quel che dici:

Da una parte rambus produce ancora tantissimi chip RAM e memory controller, il fatto che non li produca più per le piattaforme x86 non vuol dire che è uscita dal mercato. Da quanto ricordi varie console, cellulari e PDA usano memorie rambus, PS2 e PS3 sono un esempio.
Dall'altra è corretto proteggere la ricerca con i brevetti, un po' meno proteggerla così tanto, soprattutto sottolineando che il "know how" di un brevetto arriva in percentuale maggiore dal progresso in sè e non dall'azienda stessa.

Senza le università e le scuole finanziate dalla collettività, senza la società che ti permette di progredire, senza le relazioni tra persone... anche una azienda come rambus non avrebbe in mano nulla.


Non proprio... E' vero che alcune piattaforme utilizzano le RIMM, ma non e' questa la fonte principale di guadagno di Rambus. Questa societa', una decina di anni fa, ha fatto la furbata di entrare nelle Jedec proponendo le sue soluzioni quando veniva definito lo standard delle DRAM sincrone. Omettendo pero' il particolare che le stava brevettando, peraltro andando contro lo statuto stesso delle Jedec. Se fosse stata sincera, le sue soluzioni non sarebbero state adottate dalle Jedec, e i suoi guadagni sarebbero stati assai inferiori. In pratica, guadagna grazie ad una menzogna.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^