Allarme Codacons: Wi-Fi sui treni oltre i limiti anche del 6800%

Allarme Codacons: Wi-Fi sui treni oltre i limiti anche del 6800%

Da recenti misurazioni effettuate a bordo dei treni, risulterebbe una esposizione alle onde magnetiche ed elettromagnetiche ben superiori a quelle fissate dalla legge. Ecco alcune cifre.

di pubblicata il , alle 17:03 nel canale Scienza e tecnologia
 
41 Commenti
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ellerix09 Ottobre 2012, 18:16 #11
Originariamente inviato da: SpoX
Si dai il 200% sono 3 dB ? facciamo ridere i polli considerato che quando telefonamo abbiamo 1watt attaccato alla scatola cranica alle stesse frequenze .....
ma dai ......
Le misure di campo elettromagnetico sono veramente difficili da fare e tra l'altro non ci sono dati certi sulla pericolosità delle frequenze rf.
Se stai davanti al microonde ad aspettare la tazza del caffè è peggio .....


Si, ogni volta che raddoppi la potenza sono 3dB.
Sul fatto che sia peggio il telefonino o il microonde... mmmh... bisogna tener conto che il wifi e' acceso 24/7 mentre le telefonate sono mediamente corte e il micro in 2 minuti scalda la tazza del latte. Quindi a livello energetico (ovvero potenza per tempo) il discorso cambia parecchio.
matsnake8609 Ottobre 2012, 19:14 #12
mah...

Comunque a me un giorno un tizio che lavorava in atlantis mi disse che fà meno male una giornata di access point a 10 cm dalla testa che 5 minuti di cellulare.

Credo non ci sia da preoccuparsi del wi-fi.

Ci sono altre cose che ci ammazzano senza saperlo.
LORENZ009 Ottobre 2012, 20:20 #13

non ne va mai bene mezza...

...se non ci si può connettere, diventiamo il paese "Indietro di 30 anni" rispetto al resto dle mondo...se fanno le strutture, allora salta fuori che è pericoloso...
Non se ne viene proprio fuori...
Crystal198809 Ottobre 2012, 21:00 #14
Originariamente inviato da: !fazz
è solo fuffa mediatica tanto per fare notizia,

anche sul sito del codacons le informazioni sono frammentarie e poste in un modo volutamente sensazionalistico

1) hanno mischiato misure di campo magnetico con misure di emissione elettromagnetica sia a 50 Hz e nell'intera banda uhf
2) hanno dato la colpa al wifi quando hanno misurato l'intero spettro UHF a dimenticandosi bellamente che il wifi usa solo una piccola parte dello spettro e ha una potenza delimitata in hw
3) su Italo non sono riusciti a fare le misure dello spettro em ma comunque si parla di un 272%

Insomma due misure prese a caso con l'unico scopo di far notizia, a sto punto facevano prima ad infilare uno spectrum analyzer all'interno di un forno a microonde e iniziare a strillare come i covenant di halo 1 (moriremo tutti!!!)


Quoto a pieni voti.

Per altro, aggiungo un parere personale...

Mi ero informato un bel pò nei riguardi dell'utilizzo del WiFi e le influenze che potrebbe avere sul corpo umano. Avevo letto (mesi scorsi, non anni fa) articoli e pubblicazioni in merito.

Premettendo che il 99% degli studi (e quasi sempre sono i più citati) sono commissionati da compagnie telefoniche, produttori di apperecchiature del campo delle radiocomunicazoini (inteso come telefoni, wifi e compagnia bella) e via dicendo... ... l'unica cosa che si era accertata (TUTTAVIA sempre su campioni statistici minuscoli..) è che le onde WiFi influiscono (in funzione della loro intensità/densità ovviamente) sulla riproduzione corretta o meno degli spermatozoi nell'uomo. Sostanzialmente spermatozoi in VITRO (senza protezioni di nessun tipo) esposti a onde WiFi presentavano una ben ridotta attività generalizzata, una forma di impotenza diciamo, più maggiori danni del normale al DNA compreso. Il fatto è che questo fattore è riconducibile all'aumento di temperatura, non alla onde stesse (effetto indiretto), ed è un test ove non c'è lo scroto,che naturalmente fa da barriera. Un'altro test che avevo letto riguardava l'utilizzo di laptop sulle gambe, con wifi accesso, e laptop su di un tavolo. L'effetto era quello di un aumento di riproduzione errata di spermatozoi (spermatozoi inutilizzabili per alterazioni) e riduzione di attività. Anche ciò però è da ricondurre all'aumento di temperatura, per altro in questo caso dettato prevalentemente dalla presenza del laptop che riscalda non poco e fa da tappo sovrastante.
Basta fare qualche collegamente a problemi come il varicocele per esempio.. di fatto è l'aumento di temperatura a creare problemi in merito.

Io personalmente, mi sono fatto questa idea.

Poi nulla toglie che un segnale WiFi troppo intenso possa magari portare a problemi di altro tipo.. ma allo stato attuale delle cose non mi risulta affatto.
mirkonorroz09 Ottobre 2012, 21:04 #15
Ma non ho capito se contestate le misure e quindi date dell'incompetente a chi le ha fatte oppure (non esclusivo) e' la notizia che e' scritta da incompetenti che hanno interpretato/trascritto male le misure?

L'alternativa ad incompetente e' "fatto apposta"
villex09 Ottobre 2012, 21:18 #16

wi fi sui treni

i campi magnetici generati dalla linea aerea e dalle rotaie quelli si che sono intensi,altro che wi fi.
DaIceMan10 Ottobre 2012, 00:01 #17
Purtroppo questo è un campo complesso e le valutazioni sono difficili da effettuare così "en passant". Concordo pienamente con fazz comunque.
Siamo immersi quotidianamente in onde elettromagnetiche di varie frequenze, dalle più basse (50Hz) della ns. rete elettrica a quelle più alte (1 e 2GHz e oltre, il Wifi è una porzione della banda 2.4GHz) dei cellulari e apparecchi wifi e BT. Bisogna considerare, come in tutte le misurazioni, le DOSI e lo spettro intaressato nonchè di assorbimento del "bersaglio". Le rilevazioni fatte così senza isolamento e selezione sono a dir poco ridicole.
Gli allarmismi di questo tipo sono come al solito scoop mediatici. Poi c'è gente che si spaventa per un AP in ufficio attaccato al muro a 5 metri quando passa la maggior parte del tempo al cellulare incollato al cranio, mi viene da ridere.

Che i campi EM di diverso spettro abbiano influenza sul nostro organismo è certo (dai primissimi studi sulle microonde dei tedeschi), ma l'entità di tale influenza dipende dalla potenza assorbita in un determinato periodo di tempo (DOSE) e dalla frequenza esattamente come per le radiazioni ionizzanti. Andiamo ad analizzare l'intensità del campo RF in zona radio Vaticana o della RAI in zona Corso Sempione a Milano. Vi stupirete. Altro che AP. Certo, se poi un mette l'AP sotto al cuscino e ci dorme sopra per un mese, di sicuro non gli fa bene! Insomma, ad ogni cosa, la giusta misura. Ricapitolando, la distanza di rilevazione del segnale, la frequenza ed il tempo di esposizione sono tutti fattori fondamentali. Questi poi sono solo parte dei fattori che rendono il discorso molto difficile da spiegare alla popolazione generale inesperta, ed è un motivo in più per cui coloro che rilasciano certe informazioni dovrebbero considerare le conseguenze di tali affermazioni se non debitamente spiegate.
X360X10 Ottobre 2012, 00:40 #18
Il fatto che non ci siano studi approfonditi che dimostrano eventuali danni non significa che non ci sia possibilità di danni, quindi prendere precauzioni è una cosa da fare.

Ma pensare che sia un viaggio sul frecciarossa, prendendo poi misure a cavolo, a farci venire qualcosa la vedo una cosa a dir poco fantasiosa.

mi preoccuperei di più di stare 3 ore a respirare l'aria di Milano che di 3 ore per andarci sul frecciarossa col wifi
DooM110 Ottobre 2012, 00:45 #19
Ma perché parlano di disattivare il wifi nelle tratte dove è più intenso ?
Che c'entrano le tratte dei treni con la potenza del WiFi???
ipertotix10 Ottobre 2012, 03:00 #20
in effetti sono dati che lasciano un po il tempo che trovano...con tutto l'inquinamento elettromagnetico che c'è, vanno a pensare all'influenza che puo avere qlk ripetitore wireless sulla salute della gente, quando in certe zone abitate passano degli elettrodotti che generano campi magnetici assurdi...per non parlare delle emittenti a bassa frequenza (vedi radio vaticano) che continuano a trasmettere indisturbate...e li si che si parla di seri danni alla salute...quelle però non si toccano.

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