Data Center galleggiante di Google nella baia di San Francisco?

Data Center galleggiante di Google nella baia di San Francisco?

Pur mancando certezze, sembra proprio che Google voglia continuare a stupire con la costruzione di Data Center anomali e in luoghi inconsueti: l'ultima stranezza è vicino alla sede e più precisamente nella baia di San Francisco

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Scienza e tecnologia
Google
 

I più informati sapranno che Google è da tempo impegnata in una miriade di progetti futuristici, andando a toccare ogni aspetto di quella che potrebbe essere lo stile di vita del futuro. Gli esempi non mancano, prendendo ad esempio i Google Glass o l'automobile senza guidatore, attualmente nella fase finale dello sviluppo. Gli esempi però non finiscono qui, come dimostrano alcune installazioni di Google per quanto riguarda i propri Data Center.

Google

Aveva fatto discutere, in positivo, l'installazione in Finlandia di un Data Center molto particolare, in grado di alimentarsi interamente da una centrale eolica svedese, sfruttando per giunta le rigide temperature finlandesi per raffreddare i server presenti al proprio interno. Questo impianto ha così permesso di tagliare i costi complessivi in maniera molto significativa, mettendo alcune basi concrete a quello che potrebbe essere lo standard del futuro.

In questi giorni emerge però un'altra novità, sempre rimanendo nel campo delle installazioni di Data Center: come riporta VR-Zone, la prossima stranezza Google si troverebbe nella baia di San Francisco, sebbene se ne preveda l'installazione definitiva sulla costa, al di fuori della baia. La particolarità del nuovo Data Center è che ... è ormeggiato, essendo di fatto una costruzione galleggiante. In seguito ad alcune indagini giornalistiche, sembra che il tutto sia stato assemblato nell'hangar 3 sulla Treasure Island, una piccola isoletta artificiale posta a metà del bay bridge nella baia di San Francisco.

I più informati si sono però ricordati di alcuni brevetti presentati da Google nel 2009, legati appunto alla realizzazione di Data Center galleggianti, oltre a trovare conferma che le tre persone che hanno apposto alla firma al brevetto,  Jimmy Clidaras, David Stivere William Hamburgen, sono ancora aggi alle dipendenze di Google.

Anche in questo caso al centro di tutto vi sarebbe la forte riduzione di energia elettrica necessaria a far funzionare un data center normale, grazie al raffreddamento garantito dall'acqua di mare, opportunamente filtrata per eliminare il problema della corrosione da sale. Per ora l'installazione è top secret, ma ne sapremo di più fra qualche tempo.

27 Commenti
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IlCarletto28 Ottobre 2013, 09:48 #1
fico. in caso di terremoto o altri casini terrestri potrebbe continuare a lavorare.
come fonte di energia: maree/vento/sole
PhoEniX-VooDoo28 Ottobre 2013, 09:58 #2
Originariamente inviato da: IlCarletto
fico. in caso di terremoto o altri casini terrestri potrebbe continuare a lavorare.
come fonte di energia: maree/vento/sole


si, e in caso di tsunami?
Microfrost28 Ottobre 2013, 10:04 #3
Originariamente inviato da: PhoEniX-VooDoo
si, e in caso di tsunami?


verrebbe catapultata direttamente a mountain view,pratico!
qboy28 Ottobre 2013, 10:04 #4
Originariamente inviato da: PhoEniX-VooDoo
si, e in caso di tsunami?


LOL STAVO PER DIRLO io,beh penso si immerge sott'acqua
nickmot28 Ottobre 2013, 10:06 #5
Originariamente inviato da: PhoEniX-VooDoo
si, e in caso di tsunami?


Battuto sul tempo!
Immagino che in quel caso anzichè il risultato della QUERY ti venga recapitato a acasa direttamente il server.
Portocala28 Ottobre 2013, 10:37 #6
Si può dire che "Prende acqua da tutte le parti".

(•_•)
( •_•)>⌐■-■
(⌐■_&#9632
PhoEniX-VooDoo28 Ottobre 2013, 10:38 #7
Originariamente inviato da: nickmot
Battuto sul tempo!
Immagino che in quel caso anzichè il risultato della QUERY ti venga recapitato a acasa direttamente il server.


no route to host, in tutti i sensi
Mparlav28 Ottobre 2013, 10:39 #8
A parte il discorso raffreddamento, io vedo un altro risvolto più pratico: un datacenter su nave può battere una bandiera di comodo.

Se apro un datacenter negli Usa devo sottostare al Patriot Act, se lo apro in Finlandia, oggi ho una legislazione favorevole, ma rischio sempre che domani possano peggiorarla.

Invece con una nave, cambio bandiera e porto, molto più facilmente.

Difficile che possa "lavorare" direttamente in acque internazionali: "tirare" una dorsale non è cosa da poco e comunque serve sempre un'infrastruttura sulla terraferma.

Ma Google sta lavorano anche su "Project Loon" (una rete di mongolfiere per l'accesso ad internet), magari i progetti sono collegati.
greeneye28 Ottobre 2013, 10:48 #9
Tra un po' i server di Google batterano bandiera panamense.....
IlCarletto28 Ottobre 2013, 10:56 #10
gli tsunami sono quasi impercettibili fino a circa poche centinaia di metri dalla costa (dipende cmq dal fondale)

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