Grafene e acqua: una nuova strada per le batterie

Grafene e acqua: una nuova strada per le batterie

Impiegando l'acqua e il grafene e dando luogo ad una sorta di gel è possibile realizzare batterie con prestazioni confrontabili a quelle prodotte con le attuali tecnologie

di pubblicata il , alle 15:47 nel canale Scienza e tecnologia
 

L'impiego congiunto di due materiali ordinari, la grafite e l'acqua, potrebbe portare alla realizzazione di sistemi di stoccaggio dell'energia in grado di competere, in quanto a prestazioni, con le batterie agli ioni di litio ma capaci di ricaricarsi in brevissimo tempo ed avere un ciclo di vita pressoché infinito.

Sono i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali della Monash University, coordinati dal dottor Dan Li, ad individuare un metodo per impiegare il grafene - un foglio di carbonio dello spessore di un atomo, derivato proprio dalla grafite - come base per la costruzione di dispositivi per lo stoccaggio di energia dalla rapida operatività: "Nel momento in cui saremo in grado di trattare adeguatamente questo materiale, potremo ricaricare il tuo smartphone in pochi secondi" ha dichiarato Li.

Il grafene, un materiale che da qualche tempo è al centro delle attenzioni di numerosi laboratori e accademie, avrebbe secondo Li interessanti potenzialità per applicazioni di stoccaggio dell'energia grazie alla sua stabilità chimica, alla elevata conducibilità elettrica e all'elevata area di superficie. Tuttavia Li spiega: "La ragione per la quale il grafene non è ancora stato impiegato in progetti di ricerca simile è rappresentata dal fatto che i fogli molto sottili tendono a ricompattarsi insieme formando la grafite quando vengono impilati in una macrostruttura utilizzabile. Nel momento in cui si riforma la grafite, viene persa una gran parte della superficie e tutte le proprietà del grafene".

Il gruppo di ricerca ha però trovato una strada per riuscire a conservare le proprietà dei fogli di grafene, utilizzando l'acqua. I ricercatori hanno così creato una sorta di gel che, grazie alla presenza dell'acqua, da' luogo a forze repulsive tra i fogli di grafene prevenendo i fenomeni di ricompattamento.

I ricercatori affermano che il gel di grafene, impiegato in dispositivi di stoccaggio di energia, supera in maniera significativa le prestazioni delle attuali tecnologie basate sul carbonio, sia in termini di quantità di carica stoccata, sia in termini di velocità di carica. Una simile tecnologia per lo stoccaggio di energia risulta interessante non solo per l'elettronica di consumo, ma anche per la realizzazione di sistemi di più ampia scala nel contesto delle energie da risorse rinnovabili, così come per la costruzione di veicoli elettrici più facilmente utilizzabili.

Restano comunque aperti alcuni interrogativi sui risultati di questa ricerca. Innanzitutto i ricercatori non hanno indicato per quanto tempo è possibile conservare la carica tramite il gel di grafene, in secondo luogo non è chiaro se in condizioni di basse temperature, che porterebbero al congelamento dell'acqua, il dispositivo possa essere ancora utilizzabile.

19 Commenti
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D4N!3L318 Luglio 2011, 16:32 #1
Molto interessante.
rb120518 Luglio 2011, 16:59 #2
E le batterie al silicio di cui si parlava qualche anno fa, che fino hanno fatto?
dotlinux18 Luglio 2011, 17:13 #3
La stessa fine di tutte le "novità" annunciate dagli anni 70 ad oggi in questo campo ... nel cestino!
maumau13818 Luglio 2011, 22:23 #4
Comunque Area di Superficie non si può vedere.
lucusta18 Luglio 2011, 22:39 #5
e' probabile che si parli degli elettrodi, e non di "chimica" della batteria...
Kernel6918 Luglio 2011, 22:40 #6
Bla, bla, bla... sono stanco di leggere queste news su fantomatiche "nuove" tecnologie. Fatti, non pugnette!
Doraneko18 Luglio 2011, 23:04 #7
Abbiamo letto di batterie al grafene,ai nanotubi,al silicio,ecc...ma alla fine siamo sempre fermi al Ni-Cd e al litio!
D4N!3L319 Luglio 2011, 00:16 #8
Originariamente inviato da: dotlinux
La stessa fine di tutte le "novità" annunciate dagli anni 70 ad oggi in questo campo ... nel cestino!


Originariamente inviato da: Kernel69
Bla, bla, bla... sono stanco di leggere queste news su fantomatiche "nuove" tecnologie. Fatti, non pugnette!


Originariamente inviato da: Doraneko
Abbiamo letto di batterie al grafene,ai nanotubi,al silicio,ecc...ma alla fine siamo sempre fermi al Ni-Cd e al litio!


Il problema signori è il mercato, esistono centinaia di progetti davvero sorprendenti alcuni già attuabili e non in fase di prototipo che sono buttati in un cassetto di chissà quale scrivania.
kakaroth197719 Luglio 2011, 00:19 #9
il motivo è sempre il petrolio , se non si esaurisce niente novità concrete.
Baboo8519 Luglio 2011, 09:50 #10
Sono sempre belle queste soluzioni, alternative, economiche, piu' facili da realizzare, magari anche piu' pulite da produrre, con elementi piu' facili da reperire, che fabbisognano di qualche piccola e poco costosa modifica agli impianti attuali di produzione di batterie....



....ma che mai prenderanno piede.

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