Il primo chip funzionante a 7nm è di IBM

Il primo chip funzionante a 7nm è di IBM

Big Blue è la prima realtà del mondo dei semiconduttori a realizzare un chip a 7 nanometri funzionante e con l'impiego di lega SiGe per il canale transistor e della litografia EUV nel processo di produzione

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Scienza e tecnologia
IBM
 
15 Commenti
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massimo79m10 Luglio 2015, 14:21 #11
Originariamente inviato da: emanuele83
2_ibm è sempre all'avanguardia, ma solo a livello di ricerca non di produzione.


non e' assolutamente cosi', la ibm nel settore mainframe ha tecniche produttive, chip e sistemi che rendono ridicola qualsiasi cosa venga confrontata.
semplicemente e' un mercato di nicchia e poco conosciuto, ma un mainframe oggi e' la macchina piu' avanzata disponibile.
bobafetthotmail10 Luglio 2015, 19:20 #12
Originariamente inviato da: PaulGuru
In pratica è una conferma che il silicio rimarrà in vita per un altra decina d'anni come minimo.
Dall'articolo:
La distanza tra due nuclei di silicio è di circa 0,5 nanometri: con il gate che si riduce (a circa 7 nanometri, come in questo caso) il canale diviene così piccolo che i soli atomi di silicio non sono in grado di trasportare sufficiente corrente.

Il silicio semplice è morto, quello che nei transistor sta facendo il lavoro è il germanio della lega silicio-germanio ora, ma si tratta di tenere in vita un agonizzante con costi che aumentano sempre di più.

E nota come non parlano di cosa fanno quei chip. Potrebbero essere dei SoC da embedded scrausi, o da computing (quindi anche se costano 1 milione cadauno non frega niente a nessuno) o anche degli equivalenti di un "hello world" nella programmazione, quindi non avere performance particolarmente interessanti.

Palla di vetro ? No, ma di certo laddove il silicio comincierà a vacillare, non vedo dove stia il problema nell'usare altri materiali ....
che non stai solo cambiando materiale ma anche architettura del transistor, e quindi varia roba va riprogettata e ri ottimizzata, poi c'è l'usare laser di stampa sempre più complessi e percisi.
Ciò aumenta i costi a dismisura, quindi sta roba verrà usata prima nei server e nei sistemi dove il costo non è un problema, poi dopo forse arriverà anche a noi barboni nel mercato consumer o prosumer.

è per questo che stanno rallentando, non è che non è possibile ma che essendo più complesso i costi aumentano e la papera non galleggia più così bene come un tempo.
Stiamo raggiungendo i limiti del silicio (drogato o no), non solo come silicio ma anche come progettazione e processi produttivi.

Se vanno avanti di questo passo avremo processori di grafene puro prima di vedere un chip convenzionale a 7 nm
PaulGuru10 Luglio 2015, 19:41 #13
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Dall'articolo:
La distanza tra due nuclei di silicio è di circa 0,5 nanometri: con il gate che si riduce (a circa 7 nanometri, come in questo caso) il canale diviene così piccolo che i soli atomi di silicio non sono in grado di trasportare sufficiente corrente.

Il silicio semplice è morto, quello che nei transistor sta facendo il lavoro è il germanio della lega silicio-germanio ora, ma si tratta di tenere in vita un agonizzante con costi che aumentano sempre di più.

E nota come non parlano di cosa fanno quei chip. Potrebbero essere dei SoC da embedded scrausi, o da computing (quindi anche se costano 1 milione cadauno non frega niente a nessuno) o anche degli equivalenti di un "hello world" nella programmazione, quindi non avere performance particolarmente interessanti.

che non stai solo cambiando materiale ma anche architettura del transistor, e quindi varia roba va riprogettata e ri ottimizzata, poi c'è l'usare laser di stampa sempre più complessi e percisi.
Ciò aumenta i costi a dismisura, quindi sta roba verrà usata prima nei server e nei sistemi dove il costo non è un problema, poi dopo forse arriverà anche a noi barboni nel mercato consumer o prosumer.

è per questo che stanno rallentando, non è che non è possibile ma che essendo più complesso i costi aumentano e la papera non galleggia più così bene come un tempo.
Stiamo raggiungendo i limiti del silicio (drogato o no), non solo come silicio ma anche come progettazione e processi produttivi.

Se vanno avanti di questo passo avremo processori di grafene puro prima di vedere un chip convenzionale a 7 nm

Silicio o meno, l'importante per loro è tenere in piedi più possibile la legge di Moore.
Processori in grafene ? Pensi che non siano già fattibili ? Probabilmente questi "tempi" sono anche scanditi dalle necessità di mercato anzichè dalla pura capacità di evoluzione.
massimo79m10 Luglio 2015, 20:43 #14
Originariamente inviato da: PaulGuru
Probabilmente questi "tempi" sono anche scanditi dalle necessità di mercato anzichè dalla pura capacità di evoluzione.


piu' che altro i tempi per testare l'affidabilita'.
quei processori sono avanti anni luce, e quindi saranno usati in prodotti di altissima gamma, dove l'affidabilita' e' tutto, e non possono rischiare dei problemi.
bobafetthotmail11 Luglio 2015, 09:34 #15
Originariamente inviato da: PaulGuru
Silicio o meno, l'importante per loro è tenere in piedi più possibile la legge di Moore.
Nel caso non lo avessi notato, la legge di Moore è morta dal 2008 circa. In passato non si è mai visto che della gente potesse ancora usare un PC di 7 anni prima senza grossi problemi (per carichi da ufficio ovviamente) o dei PC di anche 3-4 anni prima (con GPU aggiornata) per il gaming.

Come non si è mai visto di gente che usa ancora un sistema operativo che ha più di 10 anni (vedi XP) su macchine che hanno quell'età.

Processori in grafene ? Pensi che non siano già fattibili ?
Cosa ti fa pensare che lo siano?

Gli articoli che ne parlano come questo http://www.extremetech.com/extreme/...-cmos-processes

dicono 10000 volte meglio dei chip in grafene di prima, cioè come le batterie duracell che durano X volte di più delle zinco-carbone che non esistono da decenni ormai.
E poi alla fine ammettono che quello è un chip analogico, non digitale (i processori sono chip digitali ovviamente).

Finchè non fanno comparazioni con un chip in silicio è abbastanza palese che stanno facendo schifo. Bisogna leggere gli articoli con attenzione, chi li scrive sensazionalizza scoperte minori, c'è veramente poco di rivoluzionario al momento.

Altri contender sono:
-nanotubi di carbonio (trasportano corrente elettrica ma sono molto più sottili di quanto un metallo potrà mai essere)
-chip ottici (invece che elettricità usano luce)

In tutti i casi (grafene, nanotubi e ottici) direi che IBM si stia smenando parecchio per produrre qualcosa di decente e soprattutto concorrenziale con un chip in silicio moderno.

Probabilmente questi "tempi" sono anche scanditi dalle necessità di mercato anzichè dalla pura capacità di evoluzione.
Più che necessità di mercato sono costi di sviluppo.
Le nuove tecnologie sono più complesse delle vecchie, e questo causa un aumento immenso dei costi.

Considera che non devono solo "funzionare" come è accaduto per il silicio ai suoi tempi (dove non c'era nient'altro), devono andare MEGLIO del silicio o costare/consumare MOLTO meno a parità di prestazioni.
Le pretese per rendere queste tecnologie mainstream sono molto elevate, molto di più che quando si è iniziato col silicio che bastava che funzionasse o che fosse meglio della generazione precedente e andava bene.

Inoltre, tutti i costi di sviluppo da non so quanti nm a questi 7 nm li stanno pagando le vendite di sistemi elettronici oltre che gli investitori, ma i costi di sviluppo per raggiungere qualcosa di comparabile al silicio con altre tecnologie viene dagli investitori e basta perchè non li vuole nessuno dei chip che non sono meglio del silicio e costano un fottio in più.

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