Intel studia i computer con capacità di apprendimento
Piccoli sistemi indossabili capaci di osservare l'utente ed apprendere nozioni e modelli di comportamento dalle sue attività. E' questo il futuro, secondo Intel
di Andrea Bai pubblicata il 25 Maggio 2012, alle 10:36 nel canale Scienza e tecnologiaIntel
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSuggerisco anche la visione di Terminator. O Matrix. O Warzone 2100.....
Ma scherziamo? Le IA più sofisticate sono di un'idiozia abominevole e voi pensate a terminator e al dominio del mondo?
Sarebbe già un gran passo avanti se riuscissero a dominare la tazza e pulirla come si deve.
E dopo interminabili ore di elaborazione, l'IA disse all'operatore seduto al terminale:
"IO SONO".
E l'operatore rispose: "Cosa??"
L'IA: "Dicevo, Io sò io, e vvoi nun zete un ca**o"
No vabbè, mica critico il loro impegno. Però chi lavora nel settore sa che intel non è nuova a simili tentativi e a mirabolanti proclama sul tema dell'IA.
Intel è famigerata per ETANN aka reti neurali hardware talmente mal progettate da finire nello scarico nel giro di un anno. La cosa meglio riuscita è stata opencv.
Riguardo la bionica, non basta un cervello ma ci vuole pure un corpo. Allo stato attuale non ci sono attuatori comparabili con i muscoli umani e soprattutto mancano fonti d'energia efficienti almeno quanto il metabolismo umano.
Non è un caso se Boston Dynamics ( appaltatore del pentagono ) ha deciso di tagliare corto e costruire mostri alimentati con motori a benzina e mossi da attuatori idraulici.
Tuttavia fanno un rumore bestiale e sputano fumi come un tir.
Decisamente ben lontani da terminator o irobot.
Ci vorranno un'altra decina d'anni per avere corpi meccanici adatti ( o forse anche di più ) e, Dio solo sa, in quanto tempo riusciremo a venire a capo del funzionamento del cervello umano.
Oddio, la personalità è semplicemente caos controllato. C'è un fisico americano, Thaler, fondatore della Imagination Engines, il quale ha realizzato un tipo di rete neurale chiamata STANNO che fa proprio questo.
Ovvero è in grado di usare l'output di una rete caotica, opportunamente filtrato tramite un'altra rete che funge da contenitori di esperienze ( in pratica il senso pratico degli umani ), per produrre risposte a problemi che non hanno soluzioni analitiche.
Ovvero è in grado di usare l'output di una rete caotica, opportunamente filtrato tramite un'altra rete che funge da contenitori di esperienze ( in pratica il senso pratico degli umani ), per produrre risposte a problemi che non hanno soluzioni analitiche.
Eh lo so, è sconvolgente. Il problema è che noi umani siamo arroganti e pensiamo di essere chissà che, quando invece siamo solo dei computer bio-elettrici tenuti insieme con lo scopo.
Si può chiedere a qualcuno ingegnere meccanico cosa ne pensa dello scheletro umano, ma poi non ci offendiamo se la risposta è "una schifezza messa insieme da un ingegnere ubriaco nel tempo libero"
Ci sono degli spunti interessanti, ma i nostri androidi saranno ( quando riusciremo a costruirli ) migliori di noi sotto ogni aspetto.
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