L'alluminio è meglio del litio: da Stanford una nuova batteria rivoluzionaria
Un batteria agli ioni di alluminio è più sicura, economica e soprattutto ha una longevità maggiore delle batterie prodotte con le tecnologie attuali. I ricercatori di Stanford propongono un progetto con interessanti potenzialità commerciali
di Andrea Bai pubblicata il 08 Aprile 2015, alle 14:31 nel canale Scienza e tecnologia
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe è vero quello che hanno scritto, sono batterie usabili solo mettendo insieme una serie-parallelo di celle, in modo da arrivare sui 100 V ai morsetti, cosicché il caricatore può erogare correnti sopportabili dai cavi che si usano tutti i giorni.
C'è anche il tempo che conta.
Se portiamo i minuti a 10, sono già 500 A, valore molto alto ma già più maneggiabile.
Ok... solo che se alzo il contatore di casa a 10kW solo per l'aumento di potenza bimestralmente (a prescindere dai consumi) mi arrivano delle legnate che allo stesso prezzo compro batterie al litio una volta al mese e rinnovo tutto il parco batterie di casa.
2V sono davvero pochi... ma con una spolverata di GRAFENE arriveranno a veicolare un paio ci Gigavolts su cavi da 0.01 mm !
ho pure io il vago presentimento che queste batterie in alluminio finiranno assieme al grafene nel cassonetto degli x-files vorrei davvero vederle realizzate e introdotte anche solo come prototipo nel mercato entro un anno
Se è vero quello che hanno scritto, sono batterie usabili solo mettendo insieme una serie-parallelo di celle, in modo da arrivare sui 100 V ai morsetti, cosicché il caricatore può erogare correnti sopportabili dai cavi che si usano tutti i giorni.
C'è anche il tempo che conta.
Se portiamo i minuti a 10, sono già 500 A, valore molto alto ma già più maneggiabile.
I 5kA sono un problema a prescindere che sia a monte o a valle del caricabatterie. Sono troppi per usare del cavo, di solito si trasportano in barra di rame o alluminio ma per potenze così piccole è uno spreco di materiale.
Certo.
Se ti accontentassi di caricarla in 10 minuti invece che in uno, ti basta ed avanza quello attuale da 3,3 kW, visto che ti servirebbe "solo" 1 kW.
Certo, ma se usi una serie di 50 celle, per portare la tensione sui 100 V, a parità di tempo di carica (1 minuto), ti ci vogliono delle connessioni che sopportano 100 A, quindi fili grossi ma non chlogrammi di rame o alluminio. Se poi magari ti accontenti di caricare in 4 minuti, bastano 25A, cioè cavi da qualche mm2 di rame.
Sto pensando alle automobili elettriche o altre diavolerie simili, non certo ai telefoni cellulari.
Il problema dei 2 V per cella non esiste proprio.
Sto pensando alle automobili elettriche o altre diavolerie simili, non certo ai telefoni cellulari.
Pardon, forse non mi ero spiegato bene, per potenze piccole intendo <1MW (megawatt - lavoro nel settore idroelettrico)
Comuque siamo d'accordo: non si faranno singole celle 2V da 1kg
A parte che i processori moderni vanno tutti a 1,2 V, quindi avere i 3,3 V è più un'abitudine del passato che una reale esigenza.
In un telefono cellulare, in cui la lunghezza delle connessioni è minima, 2 V vanno più che bene, se tutta l'industria elettronica decidesse questo valore di alimentazione (2 V) come lo standard.
In un telefono cellulare, in cui la lunghezza delle connessioni è minima, 2 V vanno più che bene, se tutta l'industria elettronica decidesse questo valore di alimentazione (2 V) come lo standard.
Meno.
Solo circa 40Wh/Kg contro i 130..2000 Wh/Kg delle batterie a ioni di litio (esistono varianti in base ai materiali usati per catodo, anodo ecc.).
Ma non è male rispetto ad altre batterie tipo quelle piombo+acido (30..40Wh/Kg) e le Nichel-Cadmio (40..60Wh/Kg).
Ma già le NiMH stanno a 95Wh/Kg.
Ma c'e' da notare che esistono batterie al litio-qualcosa che raggiungono densità ancora
più elevate.
Ad esempio la Tadiran propone batterie Li/SOCl[SIZE="1"]2[/SIZE] (Litio - Cloruro di tionile) che arrivano a 1420Wh/Kg con durata in servizio dai 15 ai 25 anni.
Premesso questo, potrebbero già essere interessanti perche anche se "poco capienti" non sono a rischio di esplosione o di perdita di liquidi, quindi ad esempio le si potrebbe usare in un auto elettrica piazzandole lungo tutta la carrozzeria al posto di pannelli fonoassorbenti ecc. (distribuendo anche meglio il peso).
Penso che continueranno a lavorarci sopra cercando di raggiungere almeno i 100 Wh/Kg.
Per ora sarebbero interessanti come sostituto delle piombo-acido, ma quelle sono ultra-economiche.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".