La batteria del futuro: si ricarica in pochi secondi per un'autonomia di una settimana

La batteria del futuro: si ricarica in pochi secondi per un'autonomia di una settimana

Lo sviluppo tecnologico delle batterie permetterà nei prossimi anni di avere prodotti che si ricaricheranno in pochi secondi permettendo però autonomie oggi impensabili. Lo sviluppo dei primi prototipi è già avanzato grazie all'Istituto UCF.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Scienza e tecnologia
 
19 Commenti
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X-ray guru23 Novembre 2016, 15:42 #11
Non li produrranno mai.
Chi si fiderebbe a dare in mano all'uomo della strada una energia tale da far esplodere facilmente un'automobile, se liberata in pochi millisecondi?

Come vendere C4 in drogheria.
GabrySP23 Novembre 2016, 17:00 #12
che problema ci sarebbe a vendere una batteria con gli stessi J/kg del C4?
la benzina ha una densità di energia 10 volte superiore al TNT e non si fanno problemi a venderla (ed esplode molto più facilmente di una fantomatica batteria Samsung al grafene)
VEKTOR23 Novembre 2016, 17:02 #13
Grande Giove!
Sig. Edison, come posso ottenere quel tipo di potenza? Non si può fare!
s-y23 Novembre 2016, 17:23 #14
(nel caso sia non vaporware)
non margini di sviluppo, margini di guadagno...

perche' vendere un prodotto che da +10 quando puoi scadenzarne 10 da +1...

alta tecnologia, sese
rockroll24 Novembre 2016, 00:02 #15
Originariamente inviato da: VEKTOR
Grande Giove!
Sig. Edison, come posso ottenere quel tipo di potenza? Non si può fare!


Meglio se invochi Tesla anzichè Edison.
rockroll24 Novembre 2016, 00:23 #16
Originariamente inviato da: calabar
Come volevasi dimostrare... non si tratta di batterie, ma di supercondensatori.
Se ne parla da anni e ci sono già diversi progetti di ricerca ampiamente finanziati, ma temo si sia ancora lontani dalla commercializzazione.
A mio parere saranno la vera svolta per la diffusione dell'elettrico in molti campi.


Il problema dei supercondensatori (portatili aggiungerei) è avere superficie di armature la più ampia possibile (magari accartocciata in spazio ridotto il più possobile aggiungerei), e su questo le nanotecnologie possono sicuramente aiutarci, ma sopratutto avere un dielettrico di elevatissima efficienza con spessore (distanza tra le armature) minimo possibile: per la miniaturizzazione OK con le nanotecnologie, ma la qualità del dielettrico è il vero problema. Un dielettrico ideale dovrebbe essere tanto efficiente da evitare al massimo la dispersione per ore se non per giorni (superisolante) e quindi prevenire la scarica distruttiva (arco voltaico nel punto elettricamente più critico delle distanze fra le armature), e questa cosa, nanotecnologie o altro, la vedo più dura.
Certo downvoltando (carica parziale) si può ovviare al problema, ma bisogna vedere a quanta parte dell'energia immaganizzabile si va a rinunciare.

Tecnicamente ho detto tutto, anzi questo argomento lo esposi non ricordo se su questo forum o altrove già 4 0 5 anni or sono, peccato che mi presero tutti a pesci in faccia gli immancabili sapientoni plurilaureati poligotti da millantato QI 140 onnipresenti in certi forum.
rug2224 Novembre 2016, 00:37 #17
Originariamente inviato da: rockroll
Il problema dei supercondensatori (portatili aggiungerei) è avere superficie di armature la più ampia possibile (magari accartocciata in spazio ridotto il più possobile aggiungerei), e su questo le nanotecnologie possono sicuramente aiutarci, ma sopratutto avere un dielettrico di elevatissima efficienza con spessore (distanza tra le armature) minimo possibile: per la miniaturizzazione OK con le nanotecnologie, ma la qualità del dielettrico è il vero problema. Un dielettrico ideale dovrebbe essere tanto efficiente da evitare al massimo la dispersione per ore se non per giorni (superisolante) e quindi prevenire la scarica distruttiva (arco voltaico nel punto elettricamente più critico delle distanze fra le armature), e questa cosa, nanotecnologie o altro, la vedo più dura.
Certo downvoltando (carica parziale) si può ovviare al problema, ma bisogna vedere a quanta parte dell'energia immaganizzabile si va a rinunciare.

Tecnicamente ho detto tutto, anzi questo argomento lo esposi non ricordo se su questo forum o altrove già 4 0 5 anni or sono, peccato che mi presero tutti a pesci in faccia gli immancabili sapientoni plurilaureati poligotti da millantato QI 140 onnipresenti in certi forum.


Direi che ti sei espresso più che bene.
Aggiungo che un eventuale arco non so quanto potrebbe essere pericoloso,immagino parecchio.

In realtà il problema delle batterie è abbastanza secondario...quanti di voi hanno preso un telefono che abbia una mega batteria?quanti hanno sacrificato l'estetica alla funzionalità?Ecco appunto...
LMCH24 Novembre 2016, 00:46 #18
Originariamente inviato da: GabrySP
che problema ci sarebbe a vendere una batteria con gli stessi J/kg del C4?
la benzina ha una densità di energia 10 volte superiore al TNT e non si fanno problemi a venderla (ed esplode molto più facilmente di una fantomatica batteria Samsung al grafene)


La benzina per esplodere deve avere avere la giusta miscela tra vapori di benzina ed ossigeno ed i rischi di immagazzinamento e trasporto sono noti, con tutte le normative del caso messe a punto nel corso di decenni.

Qui invece di parla di "batterie" che esplodono per semplice cortocircuito con una densità circa 10 volte superiore alle attuali batterie al litio.
Se si fossero usate batterie simili sui Note 7 ci sarebbe come minimo scappato il morto.

Non a caso di proof of concept ne hanno già realizzati, ma il vero casino è realizzare una batteria compatta "a prova di autoscarica distruttiva" senza intaccarne troppo l'efficienza.
floc24 Novembre 2016, 00:52 #19
il problema é che non li producono, se voglio un top di gamma di un marchio top non li trovo con la batteria da 4000 a meno di non prendere un 6"

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