La Gran Bretagna pensa ad un sistema per ricaricare i veicoli elettrici durante il viaggio

La Gran Bretagna pensa ad un sistema per ricaricare i veicoli elettrici durante il viaggio

Il sistema si basa sull'accoppiamento magnetico ed è già stato sperimentato in Corea. Se i risultati saranno positivi si passerà al test in condizioni reali

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Scienza e tecnologia
 

Il governo britannico ha deciso di avviare un programma pilota che avrà il compito di indagare l'effettiva possibilità di realizzare in uno scenario reale un sistema di ricarica per i veicoli elettrici che non imponga la sosta del mezzo: l'idea di base è quella di integrare al di sotto del manto stradale appositi generatori capaci trasferire senza cavi o contatti fisici l'energia al veicolo che transita al di sopra di essi.

Il sistema è stato già sperimentato in Corea con un piccolo sistema di tram e funziona secondo il principio fisico dell'accoppiamento magnetico per risonanza. Per oltre un secolo ingegneri e scienziati hanno cercato di individuare un modo di trasmettere energia elettrica senza collegamenti fisici, ma in moltissimi casi il risultato è stato quello di ottenere soluzioni poco efficienti e poco pratiche.

Un buon esempio del funzionamento dell'accoppiamento magnetico per risonanza è offerto da quanto accade a un bicchiere di cristallo quando si trova nella stessa stanza di una cantante d'opera. Le onde acustiche emesse dalle corde vocali della cantante si diffondono nella stanza e vanno a colpire il bicchiere, il quale vibra a sua volta. Quando la cantante emette una nota che ha la stessa frequenza naturale del bicchiere, ciascun ciclo amplifica le vibrazioni fino a quando non sono sufficientemente intense da romperlo. La voce entra in una speciale relazione con il bicchiere trasferendo ad esso più energia rispetto a quella trasferita ad altri oggetti, non in risonanza, presenti nella stanza.

Allo stesso modo una bobina trasmittente può inviare onde elettromagnetiche regolate alla stessa frequenza di vibrazione di una bobina ricevente, così da trasferire energia ad essa in maniera molto efficiente. Con questo sistema i ricercatori coreani sono stati capaci di ottenere un'efficienza del 75% nel trasferimento di energia, mantenendo il corpo del veicolo ad una distanza di 20 centimetri dal manto stradale. Un'auto elettrica può quindi raccogliere energia con un accoppiamento magnetico per risonanza grazie a delle bobine collocate sotto il manto stradale e ad altre bobine riceventi installate nella parte inferiore del veicolo.

Il problema di questo sistema è però il costo: il progetto coreano riguardava un piccolo tram operante continuamente su un percorso prestabilito. Le auto generalmente percorrono più di frequente brevi distanze e solamente in rare situazioni arrivano al limite dell'autonomia e, per di più, trascorrono molto tempo restando parcheggiate quando le operazioni di ricarica non sono un problema.

Il ministro dei trasporti Andrew Jones ha commentato: "La possibilità di ricaricare veicoli a bassa emissione durante il viaggio offre prospettive interessanti. Il governo si sta già impegnando in un progetto di 500 milioni di sterline per i prossimi cinque anni per mantenere il Paese in prima linea su questa tecnologia, che aiuterà a spingere i posti di lavoro e la crescita nel settore. Continuamo ad esplorare opzioni sul modo di migliorare i trasporti e rendere i veicoli a bassa emissione accessibili a famiglie e aziende".

La sperimentazione avrà una durata di 18 mesi dopo i quali, a seconda dei risultati ottenuti, potrà essere seguita da un test sulle strade reali. Highways England, la società che si occupa della gestione autostradale, è inoltre impegnata nell'obiettivo di lungo termine dell'installazione di stazioni di ricarica ogni 20 miglia sulla rete delle autostrade, come parte del Road Investment Strategy del governo.

36 Commenti
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ilratman18 Agosto 2015, 08:44 #1
Bello ma come al solito noi italiani siamo i soliti imbecilli (fate quello che volete ma devo dirlo)

Altro che Corea.

Andate a vedere il progetto stream di Ansaldo che sfruttava proprio questo principio è parliamo di 10 anni fa, infatti all'epoca era ambito da tantissimi paesi tra cui guarda caso Corea e Inghilterra.

Sapete come è finito il progetto stream, come sempre i nostri politici hanno detto che non serve a nulla togliamolo.
djfix1318 Agosto 2015, 09:56 #2
ma credo che il progetto del manto stradale ricaricabile sia meno utile dei punti di parcheggio. certo andrebbo riprogettate e ricostruite intere piazze e zone di parcheggio e nei centri storici come i nostri con pure i sanpietrini è a mio avviso impossibile in Italia. anche solo i parcheggi multipiano avrebbero problemi ad essere così ammodernati, conto in oltre la difficoltà che ha l'italia con la produzione di energia elettrica...se partisse un progetto del genere partirebbero di nuovo col nucleare.
gd350turbo18 Agosto 2015, 09:58 #3
Evidentemente la lobby del petrolio ha una notevole influenza da noi...

L'auto elettrica, ha il grosso limite data dalla carica dela batteria, se trovano il sistema di allungarla notevolmente, eh, gli sceicchi, dovranno rinunciare a qualche miliardo di dollari e forse non gli piace la cosa.
Dumah Brazorf18 Agosto 2015, 10:03 #4
Se devi scavare per installare la colonnina di ricarica scava un altro po' e infila anche una bobina nello spazio del parcheggio. Eliminando il cavo di ricarica si guadagna in tempo, in vandalismi e in utonti.
La corsia in autostrada invece è fantascienza.
karplus18 Agosto 2015, 10:04 #5
[OT]
Gli sceicchi hanno già comprato tutti gli asset appetibili e strategici, marchi e brand, aziende, interi quartieri ecc... Anche se il petrolio finisse domani loro sarebbero cmq i padroni della nuova era, avendo già comprato tutto il comprabile in svendita.
[/OT]
polkaris18 Agosto 2015, 10:09 #6
In Italia mi accontenterei di avere una stazione di ricarica vicina a casa o a dove lavoro.
Mory18 Agosto 2015, 10:33 #7
l'auto elettrica è fantascienza!! se tutte le notti almeno la metà delle auto si trovasse sottocarica salterebbe tutta la rete nazionale ma anche europea!
ma non solo per mancanza di Kw ma anche per problemi di potenza massima erogabile istantaneamente, colerebbero i cavi!
C'è da rivedere tutto il sistema di distribuzione e ovviamente di produzione o non ci sarà mai un futuro
Mory18 Agosto 2015, 10:51 #8
Originariamente inviato da: max72-ITA
forse diro una castroneria , ma se al posto di fare benzina al distributore trovassimo gia delle batterie cariche ?
ovviamente basato su un sistema di batterie standard per tutte le marche di automobili , e un sistema di sostituzione rapido .
la stazione dovrebbe solo ricaricare le batterie .


sistema già sperimentato dalla Renault se non erro. A parte il problema detto nel post precedente ci sarebbe il problema della sostituzione batteria, servirebbero stazioni aperte 24h con personale sempre presente, sai quanto pesa una batteria?
ste_jon18 Agosto 2015, 11:57 #9
Originariamente inviato da: Mory
l'auto elettrica è fantascienza!! se tutte le notti almeno la metà delle auto si trovasse sottocarica salterebbe tutta la rete nazionale ma anche europea!
ma non solo per mancanza di Kw ma anche per problemi di potenza massima erogabile istantaneamente, colerebbero i cavi!
C'è da rivedere tutto il sistema di distribuzione e ovviamente di produzione o non ci sarà mai un futuro

con le tecnologie attuali concordo con te. Detto questo utilizzerei le risorse per la ricerca di nuove batterie e nuovi modi di produrre corrente piuttosto che dotare le strade di caricabatterie per le limitate tecnologie attuali
bobafetthotmail18 Agosto 2015, 13:15 #10
ma credo che il progetto del manto stradale ricaricabile sia meno utile dei punti di parcheggio. certo andrebbo riprogettate e ricostruite intere piazze e zone di parcheggio e nei centri storici come i nostri con pure i sanpietrini è a mio avviso impossibile in Italia.
Nei progetti che ho visto io si parla di alzare il manto stradale esistente di una decina di cm, e non verrebbe certo fatto nel centro storico ma nelle tangenziali o strade grosse.

Il centro storico va chiuso al traffico, punto.

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