Pi Charger, ricarica wireless multi-device anche a distanza
Pi è una start-up americana che punta a ridurre i limiti della ricarica wireless, consentendo la ricarica dei dispositivi anche a breve distanza
di Nino Grasso pubblicata il 21 Settembre 2017, alle 08:21 nel canale Scienza e tecnologiaDa alcuni anni il mercato mobile ha abbracciato le tecnologie di ricarica wireless con diversi standard ormai consolidati. Fra questi anche lo standard Qi, che anche Apple ha utilizzato per introdurre il supporto alla ricarica wireless sui nuovi iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X. In realtà si è trattato di una piccola delusione, visto che diversi rumor puntavano sulla presenza di una tecnologia di ricarica wireless capace di ricaricare il dispositivo anche a distanza.
Ma è davvero possibile farlo? Secondo una start-up con sede in California, Pi, la risposta a questa domanda è affermativa. Pi Charger è un dispositivo da tavolo dalla forma conica senza punta che combina la tecnologia a induzione di Qi con un algoritmo beam-forming proprietario che consente di ricaricare anche più dispositivi se posti ad una distanza di massimo 30 centimetri. In passato altre società avevano ipotizzato la ricarica senza fili a distanza, come ad esempio Energous WattUp.
Il Pi Charger è una soluzione meno efficace, ma anche meno invasiva e più pratica. Certamente un passo in aventi rispetto agli attuali pad che richiedono che gli smartphone vengano appoggiati su di essi per essere ricaricati. La tecnologia è stata inoltre mostrata dal vivo all'evento Disrupt di TechCrunch, in cui quattro dispositivi sono stati posizionati a circa 30 centimetri dal Pi Charger iniziando così il processo di ricarica grazie al sapiente sfruttamento dei campi magnetici.
I dispositivi possono essere posizionati entro un raggio d'azione di circa 30 centimetri dal caricabatterie wireless, tuttavia la ricarica sarà più rapida man mano che vengono avvicinati: "I campi magnetici rappresentano il miglior metodo per inviare l'energia a smartphone, tablet ed altri dispositivi elettronici mobile", ha detto Lixin Shi, CTO e co-fondatore di Pi. "La parte più difficile è stata capire come rendere la ricarica magnetica più flessibile estendendo il range utile di ricarica".
Il team sta ancora pensando ad un giusto prezzo al pubblico per il caricabatterie, che potrebbe essere inferiore a 200 dollari con disponibilità prevista già nel 2018. Apple potrebbe integrare una tecnologia simile con i prossimi modelli in arrivo, tuttavia ci sono diverse prove che quella scelta dalla società di Cupertino sarà sviluppata in collaborazione con Energous. La ricarica wireless sta quindi affrontando un nuovo step evolutivo, con i primi frutti ravvisabili a partire dall'anno prossimo.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"I campi magnetici rappresentano il miglior metodo per inviare l'energia a smartphone, tablet ed altri dispositivi";
sì? perchè?
"Apple potrebbe integrare una tecnologia simile con i prossimi modelli in arrivo"
Che standard usa Apple? non Qi?
altrimenti il ceo dell'azienda è un x-men
Non saprei, credo che per caricare un dispositivo servano onde elttromagnetiche di una certa potenza.. un caricabatterie normale usb da fuori 10W io una roba del genre in casa non me la metterei
E poi la gente si lamenta del wifi da 1mw
ma di questa versione, che pare che ne sia prevista una più potente
ripeto, molto fumoso come l'ice coffe dopo un pò che sta nelle vicinanze
il tutto appunto a prescindere (e non è poco) da quanto scritto sopra, non solo da me, che alla fine ne so il giusto
Avranno elaborato una tecnologia o un sensore più sensibile per creare il "ponte" tra le due spirali usate, quello che mi è francamente oscuro non essendo un esperto è come avere un flusso così circoscritto, indirizzamento via beamforming a parte. Nella mia idea ok i 30 cm ma in quei 30cm non ci metterei la testa.
Già altre startup ci avevano provato per poi abbandonare la cosa dopo aver scoperto i rischi per la salute che ne derivavano, alla fine è come avere un piccolo microonde aperto e funzionante.
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