Un nuovo parco eolico darà energia al data centre Microsoft in Olanda
Microsoft ha annunciato l'avvio di un'iniziativa per dare energia al suo data centre olandese affidandosi ad un impianto eolico che sarà ampliato appositamente per rispondere alle esigenze del colosso americano
di Riccardo Robecchi pubblicata il 06 Novembre 2017, alle 16:01 nel canale Scienza e tecnologiaMicrosoft
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe cominciamo a dire che non si possono mettere nei luoghi con panorami paesaggistici ci siamo giocati il 90% dell'Italia e nel restante 10% probabilmente non tira vento.
Piazzare pale eoliche offshore ad almeno 4 Km dalla costa, che tra l'altro hanno un rendimento anche superiore perchè si possono adottare quelle di maggiori dimensioni, non è poi chiedere troppo.
Il Mediterraneo non è al livello dei mari del nord, ma è sfruttabile:
http://www.anev.org/wp-content/uplo...ure_2017_10.pdf
E' una tendenza in atto in tutto il mondo, sebbene si continuino a preferire gli impianti onshore laddove possibile.
P.S.: Il grosso del rinnovabile eolico tedesco è onshore:
https://www.energiesystemtechnik.iw...eport-2016.html
anche su questo argomento, come su tutti gli argomenti, ci vuole equilibrio: metterle in posti non tutelati o preziosi da un punto di vista paesaggistico
ce la si puo fare
Concordo con te, ce le ho a pochi km da casa dei miei e non sono male, certo meglio avere un panorama libero ma la corrente da qualche parte bisogna produrla. Preferisco di gran lunga un panorama con le pale (guardando a nord) che uno con una ex centrale nucleare/attuale centrale a metano-olio combustibile (guardando verso sud-ovest).
Non dovreste guardare al guadagno nell’immediato Ma a tutto il ciclo di vita di una centrale nucleare che se messo a bilancio ne fa un pessimo investimento.
Fra i costi di smaltimento delle scorie (che non si smaltiscono ma stoccano) i costi per la sicurezza e militarizzazione degli impianti e siti di stoccaggio i costi abnormi per lo spegnimento del reattore e dismissione centrale obsoleta senza contare tutti i problemi legati ad un eventuale fusione del nocciolo (vedi Fukushima o Chernobyl) fanno di questi edifici un pessimo affare l’unico motivo per il quale esistono tutte le centrali attualmente in funzione Che hanno visto il loro apice durante la guerra fredda è stato per la corsa agli armamenti nucleari
Non dovreste guardare al guadagno nell’immediato Ma a tutto il ciclo di vita di una centrale nucleare che se messo a bilancio ne fa un pessimo investimento.
Fra i costi di smaltimento delle scorie (che non si smaltiscono ma stoccano) i costi per la sicurezza e militarizzazione degli impianti e siti di stoccaggio i costi abnormi per lo spegnimento del reattore e dismissione centrale obsoleta senza contare tutti i problemi legati ad un eventuale fusione del nocciolo (vedi Fukushima o Chernobyl) fanno di questi edifici un pessimo affare l’unico motivo per il quale esistono tutte le centrali attualmente in funzione Che hanno visto il loro apice durante la guerra fredda è stato per la corsa agli armamenti nucleari
Non dovreste guardare al guadagno nell’immediato Ma a tutto il ciclo di vita di una centrale nucleare che se messo a bilancio ne fa un pessimo investimento.
Fra i costi di smaltimento delle scorie (che non si smaltiscono ma stoccano) i costi per la sicurezza e militarizzazione degli impianti e siti di stoccaggio i costi abnormi per lo spegnimento del reattore e dismissione centrale obsoleta senza contare tutti i problemi legati ad un eventuale fusione del nocciolo (vedi Fukushima o Chernobyl) fanno di questi edifici un pessimo affare l’unico motivo per il quale esistono tutte le centrali attualmente in funzione Che hanno visto il loro apice durante la guerra fredda è stato per la corsa agli armamenti nucleari
... oltre al fatto che, allo stato attuale, costruire una centrale nucleare ex-novo in Italia ci vorrebbero almeno 20 anni. Tanto vale investire sulle rinnovabili IMHO.
fai 7000, salvo "problemi". e cmq hai dimenticato l'area a protezione circostante e tutti gli impianti di pre e post gestione del combustibile.
che "borsa elettrica"?
e poi basta leggere la bolletta per vedere che il costo dell'energia è in gran parte oneri, accessori e tasse, e che la fonte fa una differenza davvero ridicola.
è notoriamente FALSO e stra-dimostrato da montagne di studi di tutti i generi che ormai i costi sono più elevati del gas. basta cercare con google e si trovano caterve di fonti.
x fortuna non si è fatto nucleare, altrimenti oggi avremmo cantieri al 20% di avanzamento, costi al 500% del preventivo, tangenti, cemento non a norma ed avvelenamenti vari. Oltre a royalty per la tecnologia e forniture capestro del combustibile: si vede come ci tratta la Francia x tutto, dalla telefonia (tim) ai cantieri navali... per fortuna almeno sul nucleare la rogna ce l'hanno loro e non noi.
ci sta volendo quasi 15 anni solo per la fase di cantiere pure in Finlandia (2005-2018), figurati...
Meglio aumentare l'interscambio con gli altri Paesi, vedi Francia, e lasciare che siano loro a sorbirsi i costi di manutenzione legati alle centrali nucleari fino alla loro dismissione.
Occorre concentrarsi sulla quota di produzione rinnovabile e non, per supplire alla chiusura delle centrali a carbone (credo che siano 11-12 GW nei prossimi 10 anni) e non è affatto semplice.
Le rogne sono anche nostre, 27 centali vicine ai nostri confini: tra Francia, Svizzera, SLOVENIA, Germania. Se succede qualcosa arriva anche qui.
Gli argomenti alla fine sono sempre quelli:
"
Sono paesi avanzati e civili, dove non esiste corruzione né il crimine organizzato...
Al contrario dell'Italia non subiscono attentati...
Ce lo chiede Leuropa...
Ce lo chiede la natura...
Ce lo chiede chi vende l'energia...
Le scorie prodotte... Tecnologia superata...
Siete corrotti, siete idioti, siete mafiosi... tranne me.
"
In Italia l'unico problema è un referendum post Chernobyl.
Meglio aumentare la dipendenza continuando a pagare lautamente chi ha le centrali, fatto trenta facciamo trentuno.
Adesso chiudiamo le centrali a carbone, perché siamo in surplus. L'Italia avrebbe dovuto continuare a progettare e vendere centrali, così da restare al passo.
Comunque sia mi spaventano molto di più i riufiuti delle scorie. Quello è un dramma vero.
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