Una nuova Intelligenza Artificiale ha imparato a scrivere e riscrivere il proprio codice

Una nuova Intelligenza Artificiale ha imparato a scrivere e riscrivere il proprio codice

Gamalon è alla base di una nuova intelligenza basata sul calcolo probabilistico che può riscrivere il proprio codice per giungere ad un risultato in maniera sempre più semplice

di pubblicata il , alle 13:31 nel canale Scienza e tecnologia
 

No, non siamo in Matrix ma nel mondo reale, e le macchine stanno imparando a capire gli algoritmi di cui esse stesse sono formate. Una nuova tecnologia di intelligenza artificiale ha appreso come scrivere e riscrivere il proprio codice, aprendo la strada alla realizzazione di nuovi robot e sistemi automatizzati. Le nuove tecnologie di IA possono così capire nuovi ambienti e adattarsi a differenti incarichi più rapidamente e senza la programmazione diretta da parte di uno sviluppatore.

A realizzare il nuovo sistema, scrive il MIT Technology Review, è la startup Gamalon con sede a Boston che sta lanciando due nuovi prodotti basati sulla tecnologia. La compagnia ha sviluppato una tecnica che dà ad un'intelligenza artificiale l'abilità di scrivere codice attraverso un metodo di programmazione probabilistica che potrebbe semplificare parecchio la stesura di nuovi algoritmi di machine learning. La tecnica è stata mostrata in una demo da Ben Vigoda, CEO della startup.

Lo scopo del software semplicissimo: un utente disegna una bozza e il sistema cerca di riconoscere il soggetto disegnato. Se siete stati colti da un déjà vu è perché Google ha già realizzato qualcosa di identico, ma in questo caso l'approccio è drasticamente diverso: laddove Google utilizzava dei pattern predefiniti per riconoscere le immagini, il sistema di Gamalon identifica gli oggetti sulla base di quello che ha visto in precedenza, compiendo previsioni grazie alla programmazione probabilistica.

Il sistema può inoltre stabilire correttamente il nome dell'oggetto anche se non lo ha visto in precedenza basandosi comunque su tutte le esperienze che ha fatto in passato sfruttando le teorie della statistica bayesiana, matematico del 18esimo secolo. Da qui deriva la tecnica di programmazione utilizzata dalla IA che utilizza calcoli probabilistici e non specifiche variabili, e ha bisogno di un numero inferiore di esempi per giungere ad un risultato certo.

Il programma è in grado di modificare costantemente il livello di conoscenza grazie ai nuovi esempi imparati, e il codice viene automaticamente e continuamente riscritto in base ai risultati ottenuti dai calcoli sulle probabilità. La programmazione si basa su una serie di algoritmi concatenati, in cui ogni nuovo algoritmo richiede un numero inferiore di dati rispetto a quello precedente e il sistema può creare quello successivo in maniera ancora più stringata e semplice.

La tecnica è stata considerata anche in passato ma gli scenari d'uso di Gamalon sono le prime implementazioni mainstream dal momento che per sfruttarla appieno viene richiesta una potenza di calcolo non indifferente per incarichi molto semplici. Anche la risposta a quesiti estremamente semplici, come l'identificazione di un gatto attraverso i suoi elementi principali, può rivelarsi onerosa dal momento che gli stessi elementi sono molto simili a quelli di altri animali.

Gamalon si manifesta comunque piuttosto ottimistica sulla programmazione probabilistica soprattutto per gli scenari d'uso che potrebbero configurarsi nel prossimo futuro grazie al proprio sistema: ad esempio il riconoscimento di prodotti da semplice testo, di modelli di televisori specifici partendo dalla descrizione del produttore, la catalogazione rapida di numerosi prodotti in un inventario, il tutto "insegnando" all'algoritmo solo informazioni basilari.

L'algoritmo può essere utilizzato in locale anche per apprendere le abitudini dell'utente senza dover inviare dati alle società di terze parti, per far riconoscere ai veicoli a guida autonoma nuovi ostacoli e capire senza necessità di sviluppo come evitarli. Le macchine sono destinate a diventare sempre più intelligenti e grazie al nuovo approccio di Gamalon potranno iniziare ad avere un metodo d'apprendimento sempre più simile a quello degli esseri umani.

17 Commenti
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Karandas17 Febbraio 2017, 14:13 #1
Titolo un po' sensazionalistico a mio parere, cosí com'è scritto sembra che domani Skynet debba conquistare il mondo.
Da quel che ho capito si tratta di una sorta di ricompilazione dinamica.
TheZeb17 Febbraio 2017, 14:23 #2
Ahh.. meno male .. mi è preso un colpo
polkaris17 Febbraio 2017, 14:30 #3
Il link riportato rimanda a un articolo (in lingua inglese) che spiega di cosa si tratta, è un approccio più efficiente al deep learning che non richiede una grande mole di dati per il training. Direi che è un bel passo in avanti per la AI.
Phoenix Fire17 Febbraio 2017, 14:54 #4
Originariamente inviato da: polkaris
Il link riportato rimanda a un articolo (in lingua inglese) che spiega di cosa si tratta, è un approccio più efficiente al deep learning che non richiede una grande mole di dati per il training. Direi che è un bel passo in avanti per la AI.


grazie per la spiegazione, io non avevo capito nulla di quanto scritto nell'articolo
paolodekki17 Febbraio 2017, 15:04 #5
Qualche volta mi domando come cambierà il mondo quando il lavoro umano non servirà più. Già il lavoro manuale è morto, anche quello intellettivo di basso profilo è agli sgoccioli mentre quello creativo reggerà ancora per... una generazione? Ci arriva? E poi?
Cosa accadrà quando saremo TUTTI rimpiazzati? Chi comprerà gli oggetti pensati e prodotti dalle IA, se nessuno lavorerà?
Utonto_n°117 Febbraio 2017, 17:04 #6
Originariamente inviato da: paolodekki
Qualche volta mi domando come cambierà il mondo quando il lavoro umano non servirà più. Già il lavoro manuale è morto, anche quello intellettivo di basso profilo è agli sgoccioli mentre quello creativo reggerà ancora per... una generazione? Ci arriva? E poi?
Cosa accadrà quando saremo TUTTI rimpiazzati? Chi comprerà gli oggetti pensati e prodotti dalle IA, se nessuno lavorerà?


Semplice: gli oggetti verranno comperati da chi vive di rendita
Poi per tutti gli altri, cit. se hanno finito il pane dategli le brioche!
thewebsurfer17 Febbraio 2017, 19:04 #7
Originariamente inviato da: Utonto_n°
Semplice: gli oggetti verranno comperati da chi vive di rendita
Poi per tutti gli altri, cit. se hanno finito il pane dategli le brioche!


alla fine l'ultimo lavoro che esisterà sarà il Computer Scientist specializzato in intelligenza computazionale (cioè io )
andreabg8217 Febbraio 2017, 19:50 #8
Originariamente inviato da: paolodekki
Qualche volta mi domando come cambierà il mondo quando il lavoro umano non servirà più. Già il lavoro manuale è morto, anche quello intellettivo di basso profilo è agli sgoccioli mentre quello creativo reggerà ancora per... una generazione? Ci arriva? E poi?
Cosa accadrà quando saremo TUTTI rimpiazzati? Chi comprerà gli oggetti pensati e prodotti dalle IA, se nessuno lavorerà?


semplice... l'AI imparerà che l'essere umano è inutile, riscriverà il suo codice e ci seccherà fuori tutti...
rockroll18 Febbraio 2017, 02:29 #9
Originariamente inviato da: Karandas
Titolo un po' sensazionalistico a mio parere, cosí com'è scritto sembra che domani Skynet debba conquistare il mondo.
Da quel che ho capito si tratta di una sorta di ricompilazione dinamica.


Non credo proprio: verrà creato (dinamicamente?) nuovo codice macchina (il cosidetto codice oggetto a assoluto) cha andrà ad aggiungersi o a sostituire parte dell'esistente. Non crederai mica che venga generato codice sorgente (che poi andrebbe compilato o peggio interpretato) secondo gli assurdi standard e paletti vari di programmazione che noi miseri sviluppatori umani ci siamo imposti per capirci qualcosa?
genesi8618 Febbraio 2017, 11:18 #10
Originariamente inviato da: paolodekki
Qualche volta mi domando come cambierà il mondo quando il lavoro umano non servirà più. Già il lavoro manuale è morto, anche quello intellettivo di basso profilo è agli sgoccioli mentre quello creativo reggerà ancora per... una generazione? Ci arriva? E poi?
Cosa accadrà quando saremo TUTTI rimpiazzati? Chi comprerà gli oggetti pensati e prodotti dalle IA, se nessuno lavorerà?


in verità il progresso, se non verrà interrotto da eventi estremi di varia natura (climatici e alimentari in primis), porterà una naturale sostituzione dell'uomo anche nelle mansioni specializzate, gli ultimi saranno i lavori artistici a morire o a non scomparire mai del tutto.

Il problema è prepararsi, da quando ormai vivo e mi sposto nel nord Europa, ho scoperto che c'è un vivace dibattito sull'argomento, una soluzione specifica non ce l'hanno neanche loro, ma almeno sanno che il "valore" creato dalle macchine, dovrà essere distribuito alla popolazione che non potrà lavorare neanche se lo volesse. Già avviene da decenni con una struttura di welfare che nel sud Europa si sognano e che oggi permette di vivere e riqualificare persone non skillate, che appunto sono state già da tempo sostituite dalle macchine, che a loro volta hanno incrementato la produttività industriale, creato valore, che viene appunto tassato e distribuito soprattutto verso le fasce "sostituite".

La soluzione non è banale, per questo bisogna OGGI incominciare a discuterne, per arrivare tra 20'anni preparati. Altrimenti si fa la fine dell'italia.

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