Anche Texas Instruments guarda ai server ARM-based

Anche Texas Instruments guarda ai server ARM-based

La compagnia annuncia sei nuovi SoC ARM-based che potranno essere usati anche a supporto di applicazioni server

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Private Cloud
ARM
 

La statunitense Texas Instruments ha intenzione di estendere le proprie soluzioni basate su architettura ARM all'interno di server appositamente realizzati, con particolare attenzione al mondo cloud, e negli apparati di rete, grazie ad una serie di sei nuovi System-on-Chip a 28 nanometri, conosciuti con il nome di Keystone, che faranno uso sia di core ARM Cortex A15, sia dei DSP TI C66x, assieme ad altre architetture di sicurezza e di networking di Texas Instruments.

"Crediamo che la reale opportunità per noi sia di scaricare una parte delle operazioni general purpose compiute dai server. In alcuni casi si potrebbero usare i core ARM per le applicazioni server tradizionali, ma non è il nostro obiettivo primario" ha dichiarato Tom Flanagan, responsabile della strategia tecnica per i processori multicore di TI.

Oltre all'ambiente server e cloud, l'obiettivo di Texas è di riuscire a guadagnarsi una posizione all'interno di sistemi progettati per l'elaborazione di contenuti multimediali, analitica video, industrial imaging, controllo e qualsiasi impiego che preveda lavori di elaborazione adatti ai propri DSP.

Si tratta del primo passo che TI compie oltre il settore dei router e degli switch, andando a confrontarsi con una serie di concorrenti piuttosto importanti tra cui Freescale, LSI e Cavium anch'essi impegnati nella realizzazione di SoC basati su core ARM e integrati con elementi proprietari.

I nuovi chip Keystone entreranno nella fase di sampling nel corso del mese di dicembre mentre la produzione in volumi è attesa per il mese di giugno per le soluzioni di fascia alta e per la seconda metà del 2013 per le versioni di fascia media e bassa.

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