IBM integra mbed di ARM nella IoT Foundation

IBM integra mbed di ARM nella IoT Foundation

IBM annuncia l'integrazione dell'interfaccia cloud di ARM dedicata ai microcontroller all'interno della piattaforma IoT foundation: lo scopo è offrire una soluzione centralizzata ai provider IoT per la gestione dei dispositivi

di pubblicata il , alle 10:30 nel canale Private Cloud
ARMIBM
 

IBM sta estendendo la sua piattaforma dedicata ad Internet of Things con mbed di ARM. "IBM si mbed with ARM" ha annunciato nei giorni scorsi la compagnia, indicando che l'interfaccia IoT cloud di ARM per i microcontroller, chiamata appunto mbed, è adesso un nuovo tassello della IoT Foundation di IBM.

L'integrazione è resa possibile dalla presenza, all'interno della soluzione Bluemix cloud PaaS di IBM, di server ARM accanto ai server Power che insieme potranno offrire funzionalità di gestione dei dispositivi, analitica in tempo reale e sicurezza per un qualsiasi numero di dispositivi IoT.

Bret Greenstein, vicepresidente Internet of Things per IBM, ha commentato: "IBM ha messo insieme tutte le offerte di piattaforma IoT con i microcontrollori mbed di ARM per offrire quattro servizi fondamentali oggi e sempre di più domani. In aggiunta all'esistente pacchetto di servizi Connect IoT, che permettono di gestire milioni di dispositivi elettronici, abbiamo aggiunto soluzioni di gestione dell'informazione che organizzano raccolgono e archiviano grandi volumi di dati, soluzioni analitiche che operano in tempo reale per compiere azioni immediate al raggiungimento di determinati valori di soglia, e la gestione di dati non strutturati".

Secondo Greenstein i provider IoT saranno più propensi ad usare i servizi cloud professionali di IBM invece che partire da zero con soluzioni proprietarie o rivolgendosi a servizi cloud "generici" senza specializzazione IoT. Greenstein sottolinea in particolare come la soluzione integrata IBM sia in grado di rispondere alle pressanti esigenze della sicurezza: "Abbiamo una grande infrastruttura di risk management già allestita su Bluemix che applicandola ai sistemi IoT assicurerà che essi si stiano comportando nella maniera corretta e non facciano nulla di inusuale, andando alla costante ricerca di anomalie che potrebbero indicare una azione di hacking in corso o l'imminente necessità di una manutenzione".

Greenstein ha promesso che l'integrazione di ARM è solo l'inizio di una spinta a lungo termine per rendere l'intero settore IoT - a prescindere dal processore - facilmente collegabili alle risosre Bluemix. Il prossimo passo è la costruzione di un insieme di strumenti che permettano a qualsiasi dispositivo IoT di accedere alle risorse IBM di gestione dei dispositivi, gestione del rischio, analitica ed esigenze specializzate per dati non strutturati.

Greenstein ha citato accordi con Philips, Ionocs, Gibson Innovation e altre realtà spaziando da controller industriali a sensori meteo, da applicazioni domestiche fino a dispositivi indossabili.

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