Project Odyssey: HP punta ad unificare le piattaforme UNIX e x86

Project Odyssey: HP punta ad unificare le piattaforme UNIX e x86

HP annuncia una nuova roadmap per lo sviluppo di una piattaforma unificata per gli ambienti mission-critical

di pubblicata il , alle 17:12 nel canale Private Cloud
HP
 

"Odyssey" è il nome di un nuovo progetto lanciato da HP nel corso dei giorni passati che ha lo scopo ultimo di semplificare le soluzioni destinate agli ambiti mission-critical grazie all'unificazione delle architetture server UNIX e x86 per realizzare una singola piattaforma che offra maggiore disponibilità, scelta e prestazioni per i clienti.

Le organizzazioni e le aziende si trovano ad esseve vincolate ad accordi service-level sempre più rigidi per i loro carichi di lavoro e sono sottoposte alla pressione di dover essere più efficienti in termini di budget e risorse IT. Alla luce di queste considerazioni le aziende maturano la necessità di poter fare affidamento sull'affidabilità delle piattaforme basate su UNIX e, al contempo, della semplicità e del basso costo delle piattaforme standard di settore.

Nel contesto del progetto Odyssey, HP sta sviluppando piattaforme basate su una architettura modulare HP BladeSystem che consentano ai clienti di poter scegliere l'ambente maggiormente allineato alle proprie esigenze organizzative, allo scopo di assicurare la protezione dell'investimento a lungo termine.

"I clienti ci chiedono di espandere l'esperienza mission-critical che è offerta oggi con HP-UX su Integrity verso una infrastruttura basata su x86. HP pianifica di trasformare il panorama server per il computing mission critical usando la flessibilità di HP BladeSystem e portando le tecnologie chiave HP innovazioni da HP-UX ed Integrity verso l'ecosistema x86. A differenza della concorrenza HP offre un aperto, integrato, singolo approccio di piattaforma" ha dichiarato Martin Frank, senior vce president e general manager della divisione business critical systems per HP.

La nuova roadmap di sviluppo prevista da HP include innovazioni continue per i server HP Integrity, soluzioni HP NonStop e sistemi operativi HP-UX e OpenVMS. La roadmap include anche l’offerta di server blade con processori Intel Xeon per l’enclosure HP Superdome 2 (nome in codice “DragonHawk”) e per le enclosure c-Class (nome in codice “HydraLynx”) nonché il rafforzamento, nell’arco dei prossimi due anni, degli ambienti Windows® e Linux con innovazioni provenienti dal mondo HP-UX.

Grazie alla disponibilità di “DragonHawk”, nella stessa enclosure Superdome 2, i clienti potranno eseguire i carichi di lavoro mission-critical sia su sistema operativo HP-UX su blade con processore Intel Itanium®, che su sistemi operativi Microsoft Windows o Linux su blade con processore Intel Xeon.

Maggiori informazioni sul progetto Odyssey possono essere recuperate a partire da questa pagina.

7 Commenti
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Xile28 Novembre 2011, 19:47 #1
Il link non funziona!
djfix1328 Novembre 2011, 20:47 #2
alever29 Novembre 2011, 10:01 #3
Secondo me, nel titolo ed in parte del testo dell'articolo, c'è un pò di confusione tra Unix, HP-UX ed X86.
filippo198029 Novembre 2011, 10:51 #4
Quoto Alever... scritto così il titolo sembra che X86 sia il nome di un SO o, per chi non dovesse conoscere UNIX, sembra che quest'ultimo sia il nome di un tipo di processori IMHO...
Comunque la mossa di HP mi sembra chiara, pur non abbandonando la tecnologia Itanium cerca di far sviluppare applicazioni compatibili anche con X86 in modo che, in futuro, potrà proporre server ibridi Itanium-X86 per "fregare" Oracle che spinge, invece, su SPARK!
Chissà chi la spunterà
biffuz29 Novembre 2011, 10:55 #5
Da una parte progettano server ARM, dall'altra estendono l'uso di x86... sto cominciando a pensare che la Oracle un po' di ragione ce l'abbia quando dice che Itanium è destinato a finire nel cestino della carta straccia.

(P.S. SPARC si scrive con la C, non con la K)
MadMax of Nine29 Novembre 2011, 16:34 #6
Una mossa abbastanza comprensibile, l'itanium è morto già da un pezzo, c'è poco da nascondersi. Bello il fatto che con la scusa di unificare e aprirsi lo ammettono

I chip IBM power camminano parecchio, i nuovi sparc T4 ancora meglio, l'itanium è rimasto a frequanze basse e consumi/performance svantaggiosi
LMCH30 Novembre 2011, 02:06 #7
Originariamente inviato da: MadMax of Nine
Una mossa abbastanza comprensibile, l'itanium è morto già da un pezzo, c'è poco da nascondersi. Bello il fatto che con la scusa di unificare e aprirsi lo ammettono

I chip IBM power camminano parecchio, i nuovi sparc T4 ancora meglio, l'itanium è rimasto a frequanze basse e consumi/performance svantaggiosi


Per forza, è da anni che Intel "supporta" gli Itanium lo stretto necessario per rispettare i contratti che aveva fatto (in particolare con HP) e quindi HP sta cercando di abbandonare Itanium pianin-pianino (per evitare di perdere troppi clienti "pregiati" in favore di IBM ed Oracle) prima che scadano i contratti e che il divario con la concorrenza sia troppo elevato.

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