Samsung e Globalfoundries per i 28nm congiunti

Samsung e Globalfoundries per i 28nm congiunti

Le due aziende si accordano per sviluppare congiuntamente un nuovo processo produttivo a 28 nanometri specificamente pensato per i chip contenuti in smartphone e tablet

di pubblicata il , alle 14:17 nel canale Private Cloud
Samsung
 

In concomitanza con l'edizione 2011 della GTC Conference Samsung e GlobalFoundries hanno annunciato un accordo congiunto incentrato su un nuovo processo produttivo a 28 nanometri, di tipo HKMG (High-K Metal Gate) che entrambe le aziende metteranno a disposizione dei propri clienti, con produzione estesa in ben 4 sedi produttive: Fab 1 in Germania, Fab 8 nello stato di New York, S1 a Giheung, Korea e S2 in Austin Texas. Un approccio di questo tipo minimizza i rischi dati dal malfunzionamento di uan delle sedi produttive, permettendo ai partner di assicurarsi elevata capacità produttiva visto e considerato che l'output delle 4 fabbriche dovrebbe avvenire alla base di un design unificato.

Il processo, indicato con il nome di 28nm-LPH, viene tecnologicamente posizionato quale elemento di unione tra la tecnologia 28nm-SLP e quella 28nm-HPP. Il primo è tipicamente quello di più semplice realizzazione e che viene inizialmente messo a disposizione dei partner per la produzione; il secondo, viceversa, è ben più complesso e disponibile da un periodo successivo. HPP viene prodotto con un costo per wafer ben più elevato di quello SLP, ma permette di ottenere chip capaci di operare a frequenze ben più elevate.

Il processo LPH a 28 nanometri di fatto dovrebbe riprendere le caratteristiche tecniche di base della tecnologia SLP, rinunciando in parte alle funzionalità di risparmi energetico a favore di una superiore resa in termini di frequenze di clock. Il target di riferimento è quello delle applicazioni nelle quali si voglia bilanciare un consumo contenuto, ma allo stesso tempo cercare di avere architetture che possano garantire elevate prestazioni. Le due aziende dichiarano per questo nuovo processo una riduzione dell'active power del 60%, con un parallelo incremento del 55% nelle prestazioni velocistiche, rispetto all'utilizzo di un processo a 45 nanometri di tipo Low Power.

Considerando le specifiche di questa nuova tecnologia produttiva i prodotti che ne faranno adozione saranno principalmente i dispositivi mobile di fascia alta, smartphone in primo luogo assieme a tablet: in questo segmento l'utilizzzo di chip sempre più potenti e veloci deve necessariamente andare di pari passo con un attento controllo dei consumi di funzionamento.

1 Commenti
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Trudi_smashdream01 Settembre 2011, 11:51 #1
Le due aziende dichiarano per questo nuovo processo una riduzione dell'active power del 60%, con un parallelo incremento del 55% nelle prestazioni velocistiche, rispetto all'utilizzo di un processo a 45 nanometri di tipo Low Power.


Comparativa con i 32nm no??

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