Western Digital XE SAS, hard disk per il mondo enterprise

Western Digital XE SAS, hard disk per il mondo enterprise

Western Digital propone una nuova famiglia di hard disk da 2,5 pollici che possono essere utilizzati anche nei sistemi legacy grazie ad un adattatore da 3,5 pollici

di pubblicata il , alle 10:21 nel canale Private Cloud
Western Digital
 

Sebbene la domanda per gli hard disk da 3,5 pollici di classe enterprise ad elevate prestazioni stia nel complesso subendo un rallentamento, rimane l'esigenza di dispositivi di storage alternativi che possano fungere da soluzioni di transizione per i sistemi legacy.

Queste considerazioni hanno portato Western Digital ad annunciare la nuova linea di hard disk WD XE, unità di storage SAS caratterizzate da velocità di rotazione di 10 mila giri al minuto e realizzate in form factor da 2,5 pollici ma commercializzate anche integrate in un adattatore da 3,5 pollici, che funge da elemento dissipante.

I dischi della famiglia WD XE SAS mettono a disposizione interfaccia da 6Gb/s e un data rate sequenziale di 204MB/s. I nuovi dischi permettono di ridurre del 67% il consumo di energia rispetto a soluzioni da 3,5 pollici a 15 mila giri al minuto, consentendo così di ridurre il TCO e incrementando capienza ed affidabilità, quest'ultima garantita da 2 milioni di ore MTBF (meantime between failure).

La famiglia di dischi WD XE è caratterizzata inoltre dalla presenza delle tecnologie NoTouch e RAFF (Rotary Acceleration Feed Forward): la prima che scongiura con maggiore efficacia il contatto accidentale tra testine e piatti anche nelle fasi di trasporto del disco, la seconda che ottimizza le prestazioni quando i drive sono collocati all'interno di chassis multi-drive soggetti a vibrazioni.

I dischi saranno resi disponibili in capienze da 300GB, 450GB, 600GB 900GB, a prezzi compresi tra i 229 e i 599 dollari, che comprendono una garanzia della durata di cinque anni.

15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Bestio23 Aprile 2013, 10:48 #1
Oramai il costo x Gb di questi dischi 10k supera quello degli SSD, che senso hanno?

Se solo avessero la stessa capienza dei dischi 7200rpm ad un prezzo leggermente maggiore potrebbero ancora essere interessanti, ma cosii' non hanno senso ne come dischi di sistema ne come archivio IMHO.
inited23 Aprile 2013, 11:14 #2
E' un SAS. Che senso ha fare paragoni con gli SSD SATA? SAS si usa in un ambito diverso, anche la chimera di avere ambienti misti non ha trovato applicazione pratica.
Bestio23 Aprile 2013, 11:35 #3
Non esistono SSD SAS?
Micene.123 Aprile 2013, 12:29 #4
ho sempre pensato che questa cosa del SAS (o meglio dello scsi di cui il sa è il figlio) sia una cagata commerciale colossale

ma che mettano su tutte le periferiche di massa un solo standard ance su quelle enterprise (sata ovviamente)
Bestio23 Aprile 2013, 12:47 #5
Originariamente inviato da: Micene.1
ho sempre pensato che questa cosa del SAS (o meglio dello scsi di cui il sa è il figlio) sia una cagata commerciale colossale

ma che mettano su tutte le periferiche di massa un solo standard ance su quelle enterprise (sata ovviamente)


Beh una volta lo SCSI era necessario in quanto lo standard IDE faceva abbastanza schifo, e non era certo adatto per applicazioni professionali o ad alte prestazioni.
Ora sicuramente con il Sata le differenze si sono assotigliate, ma SAS offre comunque un livello di protezione e sicurezza migliore, e supporta anche dispositivi non supportati dal SATA, come i supporti a nastro.

Unificare tutto in un unico standard alzerebbe troppo il costo dei sistemi consumer, dato che un controller SAS da solo costa di piu' di una intera scheda madre Entuxiast.
maxmax8023 Aprile 2013, 14:06 #6
Originariamente inviato da: Micene.1
ho sempre pensato che questa cosa del SAS (o meglio dello scsi di cui il sa è il figlio) sia una cagata commerciale colossale

ma che mettano su tutte le periferiche di massa un solo standard ance su quelle enterprise (sata ovviamente)


straquoto.

alla WD è meglio che corrono ai ripari abassando drasticamente i prezzi, sennò (grazie alle ssd ed alla crisi) fra poco saremo qui a parlare del loro prossimo passivo colossale..
Micene.123 Aprile 2013, 15:40 #7
Originariamente inviato da: Bestio
Beh una volta lo SCSI era necessario in quanto lo standard IDE faceva abbastanza schifo, e non era certo adatto per applicazioni professionali o ad alte prestazioni.
Ora sicuramente con il Sata le differenze si sono assotigliate, ma SAS offre comunque un livello di protezione e sicurezza migliore, e supporta anche dispositivi non supportati dal SATA, come i supporti a nastro.

Unificare tutto in un unico standard alzerebbe troppo il costo dei sistemi consumer, dato che un controller SAS da solo costa di piu' di una intera scheda madre Entuxiast.


mah sicuramente ci puo essere del vero ma parliamo di tantissimi anni fa

per DECENNI lo scsi e l'ide han camminato insieme, con lo scsi che nn ha proposto nessun REALE vantaggio prestazionale/sicurezza con gli hd che erano fermi 30/40 MB/s di picco, ampiamente sotto dimensionati già rispetto all'ide 66 (poi che divertimento vedere l'ide 133 con hd che solo OGGI hanno raggiunto picchi superiori a 133 MB/s)....veramente una cosa di una inutilità paurosa
Bestio23 Aprile 2013, 16:01 #8
Originariamente inviato da: Micene.1
mah sicuramente ci puo essere del vero ma parliamo di tantissimi anni fa

per DECENNI lo scsi e l'ide han camminato insieme, con lo scsi che nn ha proposto nessun REALE vantaggio prestazionale/sicurezza con gli hd che erano fermi 30/40 MB/s di picco, ampiamente sotto dimensionati già rispetto all'ide 66 (poi che divertimento vedere l'ide 133 con hd che solo OGGI hanno raggiunto picchi superiori a 133 MB/s)....veramente una cosa di una inutilità paurosa


Beh anni fa i dischi SCSI erano decisamente piu' performanti rispetto agli IDE, i primi 10k rpm SCSI sono arrivati anni prima rispetto ai WD Raptor EIDE, e i 15k scsi sono tutt'ora disponibili solo SCSI/SAS. (anche se oramai con gli SSD non avrebbero piu' senso)
Inoltre fino a qualche anno fa le funzioni RAID, indispensabili in ambito server e utili in amibito workstation, erano disponibili solo su sistemi SCSI.
Infatti lo SCSI era presente anche sui PC casalinghi entuxiast, e le MoBo di fascia alta avevano un controller SCSI onboard.

Oggi ovviamente il SAS su un PC casalingo anche entuxiast non ha piu' alcun senso, ma se in ambito server è ancora utilizzato, un motivo ci sara'.
Micene.123 Aprile 2013, 16:45 #9
Originariamente inviato da: Bestio
Beh anni fa i dischi SCSI erano decisamente piu' performanti rispetto agli IDE, i primi 10k rpm SCSI sono arrivati anni prima rispetto ai WD Raptor EIDE, e i 15k scsi sono tutt'ora disponibili solo SCSI/SAS. (anche se oramai con gli SSD non avrebbero piu' senso)
Inoltre fino a qualche anno fa le funzioni RAID, indispensabili in ambito server e utili in amibito workstation, erano disponibili solo su sistemi SCSI.
Infatti lo SCSI era presente anche sui PC casalinghi entuxiast, e le MoBo di fascia alta avevano un controller SCSI onboard.

Oggi ovviamente il SAS su un PC casalingo anche entuxiast non ha piu' alcun senso, ma se in ambito server è ancora utilizzato, un motivo ci sara'.


si ma insomma anche con i 15k l'de 66 andava bene idem 100, poi chiaro si dovrebbe fare un'analisi ad hoc

ma certo i raid erano su scsi, ma era una scelta senza senso, li potevano fare anche su ide senza problemi

il dualismo scsi/ ide-sata è il classico dualismo di inutil-hardware (tipo ps2 e usb che si sono trascinati per anni) residuo di albori informatici che nn riuscirono all'epoca ad uniformare lo standard dei connettori (cosa pure normale)

ma il problema è che se dura tuttora questo dualismo quando è assolutamente inutile

secondo qualche anno e anche sas scompare
Bestio23 Aprile 2013, 16:58 #10
Una catena SCSI poteva gestire fino a 7 dischi contemporaneamente, una catena IDE solamente 2, ed in configurazione Master/Slave, percui non potevano funzionare entrambi contemporaneamente.

Quindi per gestire 2 dischi in raid0/1 ci sarebbero volute 2 catene IDE distinte (come ci volevano nei primi sistemi RAID EIDE), per gestire un raid5 o 0+1 ce ne sarebbero volute addirittura 4, mentre di catena SCSI ne bastava comunque una.

Farlo magari si poteva fare, ma non so quanto avrebbe avuto senso, anche a livello di costi, avere 8 canali IDE, ed il case pieno di FLAT IDE quando sarebbe bastato un unico FLAT SCSI con 8 connettori.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^