Basta scatole: per i software acquistati online vince il digital download
Dall'inizio del 2010 ad oggi circa i due terzi dei software acquistati online sono stati venduti in forma di digital download
di Fabio Gozzo pubblicata il 31 Maggio 2010, alle 15:53 nel canale SoftwareL'idea del software confezionato all'interno di una scatola pare essere ormai sorpassata, o per lo meno lo è diventata online: stando infatti ad una recente analisi di mercato pubblicata da NPD Group, circa i due terzi dei software acquistati in rete sono stati venduti in versione digital download.
Il termine digital download è comunemente utilizzato dai negozi online per indicare la vendita di software e programmi senza la fornitura del supporto fisico e della confezione: all'utente vengono forniti esclusivamente i codici seriali, mentre l'applicazione e gli eventuali manuali dovranno essere scaricati da Internet.
I dati pubblicati da NPD Group si riferiscono a nuovi acquisti, rinnovi di abbonamenti e conversioni di software TRIAL in versioni a pagamento avvenuti dall'inizio del 2010. Nel dettaglio l'acquisto di nuovo software in digital download costituisce circa il 23% degli acquisti effettuati online, con una crescita dell'1% rispetto a quanto rilevato nel 2009.
Sempre riguardo al software in versione digital download acquistato online, si segnala un leggero calo nel rinnovo di abbonamenti, che da una quota del 35% del 2009 passa al 34%, mentre la conversione di software TRIAL in versioni a pagamento raggiunge l'8%, con 2 punti percentuale in più rispetto al 2009.
Per la vendita di software che prevedono sottoscrizioni annuali, quali ad esempio antivirus e suite per la sicurezza, è di fondamentale importanza fornire un sistema per il rinnovo estremamente confortevole e di semplice utilizzo. Più della metà degli utenti interrogati da NPD ha dichiarato che avrebbe preferito rinnovare il proprio abbonamento online ed ha trovato le procedure previste per il rinnovo facili da seguire.
C'è tuttavia ancora una certa diffidenza nei confronti dell'auto-rinnovo: solo il 5% degli intervistati si fida di questo genere di servizio. Le campagne pubblicitarie non richieste sono la ragione numero uno per cui gli utenti non vogliono rinnovare automaticamente il proprio abbonamento (40%), mentre le problematiche sulla sicurezza legate al fornire informazioni personali e il numero della propria carta di credito vengono citati dal 34% degli intervistati.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon come una certa UBISOFT che si vantava di togliere il cartaceo dai giochi con la scusa di salvare milioni di alberi.
Non solo non si userebbe la carta, ma neanche la plastica, e il dvd,volendo esagerare anche la benzina per andare al negozio
sono per prime le aziende che cominciano a fornire i software (soprattutto giochi) solamente online, senza alcun tipo di supporto fisico, sono più le persone che si adattano inevitabilmente alle scelte delle software house che il mercato che si piega alle richieste dei consumatori
se da una parte è lecito anche pensando al risparmio in termini di imballaggio, ecc, è anche vero che il "piacere" nell' avere un qualcosa di tangibile è, almeno per me, ancora insuperato, in parte ripaga anche emotivamente del costo sostenuto
Però, se nella scatola ci devono mettere solo il CD, è ovviamente meglio non averla! Questo per il software può anche andare ma non concordo per quanto riguarda il settore videoludico... infatti è in crisi ma non vogliono ammetterne le reali ragioni. In quel caso bisognerebbe tornare alla scatola... meglio se piena di gadgets e/o "artefatti" da far interagire col gioco!
Però, se nella scatola ci devono mettere solo il CD, è ovviamente meglio non averla! Questo per il software può anche andare ma non concordo per quanto riguarda il settore videoludico... infatti è in crisi ma non vogliono ammetterne le reali ragioni. In quel caso bisognerebbe tornare alla scatola... meglio se piena di gadgets e/o "artefatti" da far interagire col gioco!
Infatti il prezzo dovrebbe abbassare, allora potrei fare a meno del dvd e dei libretti. ma cosi non è perchè quello che a oggi risulta risparmiato e guadagnato non è da dividere con il consumatore.E cosi ripeto alcuni ti levano il librettino(risparmiando soldi) con la scusa del ecologia.
windows 7
Windows sette viene venduto on line, ti danno la iso, ma il prezzo è uguale a quello scatolato.Poi ci sono una marea di piccoli software e tool vari che effettivamente fa comodo comprarli online in digital download.
Venendo ai videogiochi, qui il discorso è molto diverso: io la scatola e il dvd li voglio, possibilmente comprensivi di manuali cartacei e gadget, soprattutto per i giochi che mi hanno appassionato di più. Perché? Semplice: perché mi piace avere un ricordo di qualcosa che mi ha dato o mi sta dando delle emozioni. Mi piace vedere l'illustrazione della confezione, la descrizione sul retro, poterne leggere il manuale in tutta comodità, magari seduto su un divano, senza dover accendere fisicamente il computer, sentire di avere qualcosa di "materiale", non un mero e tristissimo codice, facile a smarrirsi e a finire nel dimenticatoio.
Questi fanno volumi sempre più appetibili...
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