Brevetti software vietati in Nuova Zelanda, ma è davvero la strada da intraprendere?

Brevetti software vietati in Nuova Zelanda, ma è davvero la strada da intraprendere?

Dopo un dibattimento durato cinque anni il parlamento neozelandese ha votato per l'abolizione dei brevetti software

di pubblicata il , alle 13:31 nel canale Software
 
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
cignox129 Agosto 2013, 15:13 #11
--Io non trovo eticamente inaccettabile che chi ha buone idee e investe tempo e denaro in ricerca ci guadagni sopra.
Secondo molti, vietare i brevetti sulle cose farmaceutiche, rallentera' la medicina anziche' accelerarla.--

Ha il diritto di guadagnarci sopra. Ma qui parlo di scoperte potenzialmente rivoluzionarie che potrebbero salvare o migliorare questo nostro mondo che peró non vengono trasformate in prodotti (e non si permette che altri lo facciano) solo perché é piú conveniente continuare a vendere quelli peggiori che giá si hanno.
La kodak é fallita perché, inventando la fotografia digitale, ha praticamente distrutto il proprio core businness. Immagina se avesse brevettato e tenuto in un cassetto le tecnologie prevedendo il risultato.

Ora, non avrei biasimato la kodak se, con piú lungimiranza, avesse intuito le cose e avesse 'nascosto' i brevetti.
Ma con medicine salvavita o sistemi di produzione elettrica piú ecologici, questo discorso dovrebbe essere diverso.
Per farla breve: non puoi tenere nascosta la formula della cura dell'AIDS solo perché ti conviene vendere a vita i cocktail supercostosi. (esempio stupido, se vogliamo).
jappilas29 Agosto 2013, 15:17 #12
Originariamente inviato da: dobermann77
Io non trovo eticamente inaccettabile che chi ha buone idee e investe tempo e denaro in ricerca ci guadagni sopra.
Secondo molti, vietare i brevetti sulle cose farmaceutiche, rallentera' la medicina anziche' accelerarla.
alquanto possibile
con un brevetto l' inventore rinuncia a mantenere la segretezza (se prima sussisteva) sulla sua ricerca o invenzione in cambio del diritto di sfruttamento economico esclusivo per un certo periodo
la disclosure è essenziale per permettere di valutare l' invenzione in sè, così come a chi operando nello stesso campo rischia di sprecare risorse due volte (tempo, per battere una strada già battuta fino a giungere a un prodotto funzionante - e denaro dovendo comunque pagare royalties)
ma ha l' effetto secondario non trascurabile di rendere l' invenzione parte di un corpus tecnologico globale, e di avanzare lo stato dell' arte di quel settore

mancando il brevetto e la relativa divulgazione e la relativa divulgazione, lo sviluppo tecnologico avverrebbe in segreto - ed essendo in certi settori già ora dettato dalla ricerca a livello industriale ben più di quella accademica, è facile capire come anche il suo avanzamento finirebbe per essere definitivamente condizionato ai loro interessi e arbitrio ...
Darkon29 Agosto 2013, 15:37 #13
ma senza brevetti nessuno è più spinto a fare ricerca ed innovazione.. che senso avrebbe?


Ma quando mai!? Questa è solo una leggenda propinata alla gente.

Ti faccio una serie di esempi:

- Android... le rom stock sono quasi tutte peggiori rispetto alla stragrande maggioranza delle rom cucinate di molte community che studiano il software completamente gratis.

- IO... ho sviluppato diversi strumenti per l'encoding audio/video e non voglio dire che sia io chissà chi ma se cerchi ci sono community che fanno filtri e algoritmi di encoding totalmente gratis e non sono esattamente algoritmi che sviluppi come niente... per alcuni ci sono voluti anche un anno di test e aggiustamenti.

- Mia sorella (medico chirurgo) fa ricerca per un ospedale pubblico oltre che svolgere la professione medica per un normalissimo stipendio da ricercatrice. Non prenderà mai niente di che anche se arrivasse a scoprire qualcosa di incredibilmente innovativo ma come lei ci sono tantissime altri ricercatori e ricercatrici che lavorano in quella struttura.

- La storia... se a volte si aprisse i libri di storia si saprebbe che tutte le più grandi invenzioni dell'umanità sono frutto di persone che non avevano chissà che possibilità o mezzi o laboratori.

- Infine ma non meno importante brevettare il software è un'assurdo come sarebbe brevettare l'acqua calda, come è assurdo che si sia permesso di brevettare forme, barre di notifica e altre assurdità.

Il software e tutto ciò che è informatica dovrebbe essere open source SEMPRE e se lo dico io che ho sviluppato perdendo ore e ore della mia vita qualcosa significherà.

Ah una conclusione... che io sappia salvo rarissimi casi chi crea realmente il software dai brevetti non guadagna una cippa. I brevetti arricchiscono solo SPA e INC. che hanno modo e soldi per fare trolling.
Darkon29 Agosto 2013, 15:48 #14
è facile capire come anche il suo avanzamento finirebbe per essere definitivamente condizionato ai loro interessi e arbitrio ...


Perché invece adesso? Vuoi forse farmi credere che Intel non tiene CPU molto più performanti ben nascoste perché non ha concorrenza?

O che Apple o Samsung non hanno i loro bei progetti segreti che tengono ben nascosti fino al momento giusto?

Ripeto il brevetto ha ragion d'essere dove c'era l'inventore che creava qualcosa che non era pensabile. Adesso invece prima di tutto è venuto meno la necessità economica dato che l'inventore non prende più niente ma va tutto a far cassa in super-multinazionali e poi manca anche l'invenzione perché si brevetta il nulla.

IMHO l'innovazione sarebbe molto più rapida se non esistessero i brevetti... un esempio?

Intel e AMD... senza brevetti sarebbero costrette a cercare sempre nuove soluzioni perché se una sbaglia a evolvere tempo 6 mesi e studiando la proposta altrui si adegua e fa un prodotto uguale o simile e riparte sviluppare da lì. Automaticamente non si creerebbe mai la situazione com'è adesso che le CPU evolvono lentamente e con prezzi assurdi perché non esiste concorrenza.
PacK829 Agosto 2013, 16:06 #15
Io non vedo tutto questo dramma.

L'anomalia era proprio brevettare una linea di codice, e non da cosa è composto o il suo fine. In pratica è come se io brevettassi un motivetto musicale di poche note(o anche una sola singola nota) all'interno di una canzone, ovvero una forma di "protezione" molto diversa e specifica rispetto quello che prevede il copyright.

Brevettando un software (sotto l'aspetto di programmazione) impongo che nessun altro possa crearne o utilizzarne uno simile senza la mia autorizzazione. Perché non utilizzare il copyright invece del brevetto? perché il copyright protegge solo ad opera contraffatta realizzata limitatamente alle condizioni di danno subito, mentre il brevetto consente di prendere il controllo delle opere altrui anche su nascere, di modificarle, bloccarle, eliminarle, limitarle o nel qual caso di guadagnarci sopra. Il problema è che la programmazione è quella, come lo sono anche gli strumenti: è quasi impossibile che in 2 software, anche se programmati da persone diverse, non si incontrino linee di codice simili, e qui che scatta il paradosso delle azioni legali legate al software.
demon7729 Agosto 2013, 16:09 #16
Originariamente inviato da: Darkon
Ma quando mai!? Questa è solo una leggenda propinata alla gente.

Ti faccio una serie di esempi:

- Android... le rom stock sono quasi tutte peggiori rispetto alla stragrande maggioranza delle rom cucinate di molte community che studiano il software completamente gratis.

- IO... ho sviluppato diversi strumenti per l'encoding audio/video e non voglio dire che sia io chissà chi ma se cerchi ci sono community che fanno filtri e algoritmi di encoding totalmente gratis e non sono esattamente algoritmi che sviluppi come niente... per alcuni ci sono voluti anche un anno di test e aggiustamenti.

- Mia sorella (medico chirurgo) fa ricerca per un ospedale pubblico oltre che svolgere la professione medica per un normalissimo stipendio da ricercatrice. Non prenderà mai niente di che anche se arrivasse a scoprire qualcosa di incredibilmente innovativo ma come lei ci sono tantissime altri ricercatori e ricercatrici che lavorano in quella struttura.

- La storia... se a volte si aprisse i libri di storia si saprebbe che tutte le più grandi invenzioni dell'umanità sono frutto di persone che non avevano chissà che possibilità o mezzi o laboratori.

- Infine ma non meno importante brevettare il software è un'assurdo come sarebbe brevettare l'acqua calda, come è assurdo che si sia permesso di brevettare forme, barre di notifica e altre assurdità.

Il software e tutto ciò che è informatica dovrebbe essere open source SEMPRE e se lo dico io che ho sviluppato perdendo ore e ore della mia vita qualcosa significherà.

Ah una conclusione... che io sappia salvo rarissimi casi chi crea realmente il software dai brevetti non guadagna una cippa. I brevetti arricchiscono solo SPA e INC. che hanno modo e soldi per fare trolling.


Ti rispondo solo: "OGNI COSA NELLA GIUSTA MISURA"
so benissimo che è pieno di gente che fa cose per passione e le regala al mondo e sono grato per questo. Vedi ppunto le rom cucinate o i migliaia di freeware in rete. Ma è una loro scelta.
C'è però un altrettanto grande quantità di gente che per lavoro studia e sviluppa specifici programmi per fini aziendali, roba che ricihede impegno fatica e fa girare molta economia, è da pazzi pensare che questo lavoro non abbia una tutela..
anac29 Agosto 2013, 16:13 #17
Originariamente inviato da: Darkon
Ma quando mai!? Questa è solo una leggenda propinata alla gente.

Ti faccio una serie di esempi:

- Android... le rom stock sono quasi tutte peggiori rispetto alla stragrande maggioranza delle rom cucinate di molte community che studiano il software completamente gratis.

- IO... ho sviluppato diversi strumenti per l'encoding audio/video e non voglio dire che sia io chissà chi ma se cerchi ci sono community che fanno filtri e algoritmi di encoding totalmente gratis e non sono esattamente algoritmi che sviluppi come niente... per alcuni ci sono voluti anche un anno di test e aggiustamenti.

- Mia sorella (medico chirurgo) fa ricerca per un ospedale pubblico oltre che svolgere la professione medica per un normalissimo stipendio da ricercatrice. Non prenderà mai niente di che anche se arrivasse a scoprire qualcosa di incredibilmente innovativo ma come lei ci sono tantissime altri ricercatori e ricercatrici che lavorano in quella struttura.

- La storia... se a volte si aprisse i libri di storia si saprebbe che tutte le più grandi invenzioni dell'umanità sono frutto di persone che non avevano chissà che possibilità o mezzi o laboratori.

- Infine ma non meno importante brevettare il software è un'assurdo come sarebbe brevettare l'acqua calda, come è assurdo che si sia permesso di brevettare forme, barre di notifica e altre assurdità.

Il software e tutto ciò che è informatica dovrebbe essere open source SEMPRE e se lo dico io che ho sviluppato perdendo ore e ore della mia vita qualcosa significherà.

Ah una conclusione... che io sappia salvo rarissimi casi chi crea realmente il software dai brevetti non guadagna una cippa. I brevetti arricchiscono solo SPA e INC. che hanno modo e soldi per fare trolling.



quanti luoghi comuni : puoi avere un colpo di culo e fare la scoperta del secolo pero questo è un caso su un milione tutte le altre scoperte sono fatte da professionisti che vengono finanziati e chi finanzia vuole dei guadagni quando si inventa qualcosa
il tuo ragionamento è quello che ci ha portati alla crisi attuale dato che i cinesi per 20 anni hanno preso tutte le nostre ricerche coperte da copyright e se ne sono fregati e hanno copiato con la copertura del governo il copyright è l'unica cosa che può tenere in piedi l'occidente dato che da noi ci sono le menti innovative che creano e loro copiano facendo una montagna di soldi
AlPaBo29 Agosto 2013, 16:21 #18
In realtà il software è già protetto da diritto di autore.
In altri termini:
- qualcuno copia una parte significativa del tuo programma (decide il giudice cos'è significativo): puoi invocare il diritto di autore.
- qualcuno ricostruisce qual è l'algoritmo del tuo programma e lo realizza con un suo programma diverso dal tuo: se c'è, puoi invocare il brevetto.

Il secondo caso corrisponde appunto al fatto di proteggere con brevetto una formula matematica: come giustamente osservato, lo puoi fare se fa esplicitamente parte di un processo produttivo brevettato; la copia del software è invece comunque vietata.

In queste discussioni si continua a confondere tre cose molto diverse, per finalità e normative:
- la protezione dei marchi
- la protezione del diritto di autore
- la protezione dei brevetti

È la terza quella di cui qui si discute, per il software andrebbe utilizzata la seconda.
PacK829 Agosto 2013, 16:48 #19
Originariamente inviato da: anac
quanti luoghi comuni : puoi avere un colpo di culo e fare la scoperta del secolo pero questo è un caso su un milione tutte le altre scoperte sono fatte da professionisti che vengono finanziati e chi finanzia vuole dei guadagni quando si inventa qualcosa
il tuo ragionamento è quello che ci ha portati alla crisi attuale dato che i cinesi per 20 anni hanno preso tutte le nostre ricerche coperte da copyright e se ne sono fregati e hanno copiato con la copertura del governo il copyright è l'unica cosa che può tenere in piedi l'occidente dato che da noi ci sono le menti innovative che creano e loro copiano facendo una montagna di soldi

A. La crisi attuale è stata causata delle banche e dai loro disastri finanziari che hanno indebolito sia le grandi che le medie e piccole imprese. Se le grandi compagnie vanno dal "cinese" è perché loro offrono materie prime e forza lavoro a prezzi inferiori (i "copyright" non li rubano ma glie li hanno sempre offerti su di un piatto d'argento).

B. Il "Copyright" e il "Brevetto" sono strumenti di protezione per opere d'ingegno umano ma sono parte di iter normativi e competenze diverse: La prima protegge prevalentemente le creazioni di carattere "cognitivo", la seconda quelle di carattere "fisico".
Essendo che il linguaggio software e tutti gli strumenti a esso correlati sono già sottoposte a forme di brevetto la creazione di opere subordinate sono da considerarsi come opere cognitive (es: a parte il supporto hardware un sistema operativo di certo non ha nulla di fisico).

Il punto della questione è: Brevettare qualcosa che non esiste fisicamente, scavalcando quindi il Copyright, a cosa porta?.
Gylgalad29 Agosto 2013, 16:51 #20
Originariamente inviato da: demon77
E ma che vuol dire no ai brevetti e no alla copia? Se una cosa non è protetta dalla legge te la copiano.

Esagerare coi brevetti sappiamo tutti che è sbalgiato, perchè blocca lo sviluppo.. ma senza brevetti nessuno è più spinto a fare ricerca ed innovazione.. che senso avrebbe?
Tu ti fai un culo così per mettere a punto un nuovo programma perchè hai avuto una buona idea.. poi arrivo io il giorno dopo e te lo scopiazzo identico fino al capello per poi venderlo a metà prezzo.

Ti pare giusto?


non è vero che senza brevetti nessuno più è disposto a fare ricerca ed innovazione!
questo è un luogo comune

copyright e brevetti costistuiscono un male inutile perché non generano maggiore innovazione ma sono solo degli ostacoli alla diffusione delle idee

cito Boldrin:

Quando un innovatore ha l'idea di un nuovo prodotto, ne produce delle copie da mettere in vendita: quelle copie dell'idea sono di sua proprietà esattamente come i suoi calzini e decide lui quante venderne e a che prezzo. La vendita riguarda sempre e solamente le copie: le copie di un'idea si possono vendere, non l'idea stessa. In assenza di monopolio intellettuale, una volta che io abbia venduto volontariamente una copia della mia idea ad altri – per esempio una copia di questo libro – costoro diventano i proprietari di quella copia mentre io serbo la mia idea insieme a tutte le altre copie che ho stampato ma non ancora venduto. Effettuata questa vendita, gli acquirenti possono fare ciò che pare loro più appropriato con le copie della mia idea, nello stesso modo in cui possono fare ciò che pare loro con il tritaghiaccio che avevano comprato ieri da qualcun altro.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^