Chimica e informatica: arriva il chip "a bolle"

Chimica e informatica: arriva il chip "a bolle"

I ricercatori del MIT mettono a punto una tecnologia che consente di realizzare appositi chip con funzioni di analisi chimica utilizzando piccole bolle di fluidi che simulano il comportamento degli elettroni

di pubblicata il , alle 14:34 nel canale Software
 
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Vigian14 Febbraio 2007, 15:59 #11
Originariamente inviato da: Gyxx
Quello descritto non è altro che il sistema di comunicazione di un neurone con un altro : + che di invenzione innovativa, ancora una volta sembra una ottima simulazione di qualcosa che la natura ha già inventato da tempo ;-) ...


Saluti,

Gyxx



Scusa ma, i neuroni non dialogano tra di loro tramite cariche elettriche?
fireball3314 Febbraio 2007, 16:18 #12
Originariamente inviato da: Vigian
Scusa ma, i neuroni non dialogano tra di loro tramite cariche elettriche?


le sinapsi (collegamenti tra neuroni) sono sia elettriche sia chimiche (che contrariamente a quanto si pensa nell'uomo sono la maggior parte)
II ARROWS14 Febbraio 2007, 16:23 #13
Ma c'è qualcuno che ha capito lo scopo???


Vedo gente a dire "bisogna vedere se queste tecnologie arriveranno mai a NOI consumatori", ma scusami tanto ilperfezionista: Quante reazioni chimiche pensi di dover studiare a casa tua???
abe.flagg14 Febbraio 2007, 17:04 #14
Originariamente inviato da: dario2
ma certo che al mit avranno cervelli spaventosi, chissà quanti brevetti all'anno cacciano


li abbiamo anche noi...solo che non siamo altrettanto incentivati
EddieIng14 Febbraio 2007, 17:09 #15
Non è che il mondo dell'informatica gira attorno solamente ai normali consumatori!!

Questa tecnologia non arriverà mai all'utente normale perchè semplicemente non è destinata a noi.
Magari troverà impiego nel campo sanitario, il che penso sia più importante che creare processori per far andare più veloce il gioco di turno.

Dire che è inutile e che sono soldi buttati via perché molto probabilmente non troverà un impiego per i consumatori, mi sembra quantomeno superficiale.
LZar14 Febbraio 2007, 18:13 #16
Non essendo un addetto ai lavori non so quali saranno gli impieghi di questa tecnologia, ma la cosa che mi sembra di aver capito e che trovo semplicemente affascinante ed interessantissima di questa tecnologia è l'integrazione della logica di controllo con il processo stesso che viene eseguito dal "lab-on-chip": insomma se ho capito bene, io faccio eseguire al baracchino l'istruzione "scrivi il byte 10101101 nella cella di memoria xxx" ed il baracchino per tutta risposta prende una quantità di goccine di reagente corrispondenti al byte 10101101 e lo va a posizionare all'interno del baracchino in una posizione interpretabile come la posizione di memoria xxx. Poi una volta lì, il reagente farà il suo lavoro di reagente e piloterà l'opportuna reazione che si voleva studiare. In altre parole, si "mima" la logica del silicio per far muovere i reagenti dove si vuole (mi perdonino i chimici se uso un linguaggio inadatto ma ripeto non sono del settore. COSCHIZZA SCUSAMI !!! ) , con le goccine di reagente ad interpretare la parte dei bit. Solo che qui lo scopo non è di fare un calcolo o di eseguire un'istruzione: lo scopo è di portare gli opportuni componenti negli opportuni spazi. Questa è la differenza fondamentale con un qualsiasi componente di un sistema informatico: in quest'ultimo l'istruzione posiziona l'informazione in un'area di memoria ed il suo scopo è tutto lì. Quindi (sempre se ho capito bene) nel chip "a bolle" l'informazione è costituita dal componente stesso che dovrà scatenare la reazione da studiare. Una volta che l'informazione viene portata nella opportuna "cella di memoria" inizia il vero lavoro per cui è costruito il lab_on_a_chip.

(Ovviamente potrei non aver capito un c@##0 ed aver scritto un mucchio di fesserie .... )
~efrem~14 Febbraio 2007, 18:22 #17
Originariamente inviato da: fgpx78
Funziona col Wii??
:P


Slamdunk14 Febbraio 2007, 18:50 #18
Da quello che ho capito io, è un'innovazione non prettamente vantaggiosa solo ai consumatori, ma soprattutto nel campo della ricerca: riuscire a vedere al millimetro cosa succede in una reazione con mille reagenti, controllandone ogni singolo passaggio mi sembra notevolmente importante (pensate alla ricerca in campo farmaceutico, dei materiali, perché no dei profumi).
GabrySP14 Febbraio 2007, 19:13 #19
Se questo chip con le bolle va 1000 volte più piano di quelli standard, si può dire che è una cac@t@.

Una cac@t@ con le bolle...............forse è diarrea

Sinceramente questa "invenzione" è la cosa più inutile che abbia mai sentito, degna di essere nominata in "Studio Aperto", come si fa ad usare le bolle al posto degli elettroni , allora usiamo i coriandoli come cartaigienica
zopi14 Febbraio 2007, 19:43 #20
Vorrei rivolgermi a chi (che abbia capito o meno il funzionamento) ha detto che è inutile o che nn serve: credo che in un università come il MIT si faccia ricerca seria, se anche dovesse servire a capire verso quale direzione NON bisogna andare sarebbe utile! In ogni caso se una cosa proviene da lì avrà certamente i suoi risvolti, il MIT non è l'italia non fanno ricerche stupide per mangiarsi i soldi, anzi non investono un centesimo in una ricerca se nn intravedono potenzialità....

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^